Il Libro

Dopo i santi, giochiamo con i fanti

Presentazione del libro – Cosimo Fai

 

Nell'aprile del 2004 il Circolo Culturale "Amici della Fotografia" si è impegnato per la realizzazione di una mostra, con stampa di relativo catalogo, sui "Santi di casa, Santi di questa terra - Immagini della devozione popolare", puntando il proprio "obiettivo fotografico" sulle stampe di devozione che ancora fanno bella mostra nelle nostre case. Un'indagine storiografica e sociologica intesa a ripercorrere la produzione e la distribuzione di tali stampe popolari, dai contenuti artistici spesso modesti, destinate ad una larga diffusione. Il catalogo è stato arricchito dalla prestigiosa collaborazione di eminenti studiosi italiani e stranieri.

Anche la produzione e la distribuzione delle carte da gioco si può inserire, a giusta ragione, nel più ampio fenomeno delle stampe di produzione e distribuzione popolare. Sono oggetti nati per dilettare, ma che sia per essere un documento del loro tempo, sia per la complessità delle indagini cui si prestano, sicuramente fanno anche riflettere.

Per noi sono semplicemente degli "oggetti di affezione" finalizzati al divertimento, al passatempo, uno dei tanti passatempo, che rimanda ad una innocua tradizione, che spesso, nella sua spicciola popolarità, giunge ad un fruitore anche non alfabetizzato, divenendo mediatore e tramite di quel più vasto processo formativo umano, che si estrinseca nella dimensione cognitiva, affettiva e ludica.

Abbiamo condiviso l' "affetto" con cui gli amici Nicola de Giorgio, Sergio Mastromarino, Giuliano Crippa, Carmelo Calò Carducci ricercano questi oggetti e li custodiscono. Abbiamo compreso appieno come il semplice mazzo di carte da gioco che reca, su uno dei lati, numeri e segni particolari, con il passare del tempo ha mutato il proprio status, passando da semplice "oggetto di utilità" a quello ben più intimo e personale del godimento estetico, perchè il semplice passare del tempo li carica di simbolicità e di allusioni altrimenti non comprensibili. Una scelta che il collezionista persegue dopo essersi smarrito in una selva di oggetti eterogenei e distanti tra di loro, che sembrano dare una sensazione intollerabile di disordine e soffocamento dovuto alle tante presenze generanti il caos, e da qui la decisione razionale di mettere ordine alle proprie scelte, di dare una priorità agli oggetti con cui relazionarsi.

Abbiamo voluto assecondare gli amici collezionisti che hanno messo a disposizione i mazzi presenti in questo catalogo, per arricchire la nostra curiosità, ripercorrendo la storia di queste carte, e del suo fabbricante, Gugliemo Murari, con la sorpresa di avere riscoperto non solo qualcosa di utile, che fino a poco tempo fa abbiamo utilizzato e poi tralasciato, ma anche qualcosa di bello, un segno inaspettato, tangibile di storia, di memoria e anche di nostalgia.

Per scelta editoriale non abbiamo voluto neppure lontanamente lambire l'idea di addentrarci ad approfondire gli aspetti psicologici legati all'atteggiamento ludico, né la funzione pedagogica del gioco stesso.

Semplicemente abbiamo inteso presentare le carte, il prodotto tipografico destinato ai giocatori italiani ed europei di uno stampatore in particolare, Guglielmo Murari appunto, il quale per motivi che spesso sfuggono ad una indagine retrospettiva, o per quella fatalità che il destino riserva a ciascuno di noi, o per semplice opportunità commerciale, si è trovato a impiantare la sua azienda al Sud, a Bari, e divenire il promotore di una manifattura di livello europeo.

Il Circolo Culturale "Amici della Fotografia" che per statuto si è assunto il compito di "Ricerca e Salvaguardia", è sicuro di aver contributo, collaborando alla realizzazione della mostra e di questo catalogo, alla diffusione della cultura del bello, della conservazione e della cura delle cose che appartengono indissolubilmente alla nostra storia, con il mezzo a noi più congeniale, con l'immagine, soprattutto attraverso l'approfondimento e la divulgazione della conoscenza storica di un oggetto "minuto" e semplice qual è la carta da gioco.

Tutto il resto è affidato alla sensibilità e alla cultura del lettore.

Sentiamo il dovere di ringraziare l'Amministrazione Comunale di Veglie per aver sostenuto economicamente l'iniziativa e l'amico Gigi Frisenda per la collaborazione offerta alla elaborazione grafica delle immagini.

E' una iniziativa del Circolo Culturale "Amici della Fotografia"