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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 17 agosto 2004

dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 17/08/04

Scooter contro auto sulla Veglie - Porto Cesareo: le vittime sono un ragazzo di Cellino e una ragazza di Guagnano

Schianto, muoiono due fidanzati

VEGLIE - Due teli da bagno dai colori vivaci arrotolati per terra. Un paio di ciabatte in una pozza di sangue. Un casco capovolto sull'asfalto. E il silenzio. Quello, alla canicola di una calda giornata d'agosto, è quello del dolore, di un grido strozzato nella gola dinanzi a due vite falciate di netto, sull'onda di una giornata che sarebbe dovuta essere di svago e divertimento e si è invece improvvisamente incupita del funesto grigiore della tragedia.

Graziano Spagnolo e Stefania Mele, giovani fidanzati salentini, ieri mattina avrebbero dovuto raggiungere il mare ma dietro una curva, lungo la provinciale che collega Veglie a Torre Lapillo, hanno trovato ad attenderli la morte. Terribile, istantanea quasi, a spezzare in un attimo l'esuberanza della loro età. Lui, 26 anni, nato a San Pietro Vernotico e residente a Cellino San Marco (in provincia di Brindisi) e lei, cinque anni più giovane, originaria di Guagnano, ma da qualche tempo trasferitasi a Reggio Emilia con la famiglia. Si volevano bene, Graziano e Stefania, e le vacanze erano per loro il modo per passare un pò più di tempo insieme. Poche cose, una passeggiata, un bagno al mare, non avevano bisogno d'altro, come racconta chi li conosceva bene.

Ieri si erano alzati di buon'ora, qualche telefonata per organizzare la giornata e lui, lasciata Cellino, era passato a prenderla da casa, un'abitazione in via Isonzo a Guagnano, a bordo di uno scooter Suzuki Burgman 400. Poi insieme via, alla volta di Porto Cesareo. Meno di quindici chilometri più in là, in contrada "Corda di lana" è accaduto l'irreparabile. Erano le 11 o giù di lì, lo scooter all'altezza di una curva si è scontrato contro una vecchia Peugeot 205 condotta da Gino Anesano, contadino, 75enne di Veglie. Difficile al momento stabilire come sia potuto accadere. Probabile che alla base dell'impatto vi sia stato un sorpasso azzardato, l'alta velocità o una disattenzione di uno dei due conducenti ma su questo stanno lavorando i carabinieri di Porto Cesareo diretti dal maresciallo Antonio Casciaro ed i colleghi della Compagnia di Campi al momento diretti dal tenente Sante Picchi.

Graziano Spagnolo in seguito allo schianto è stato sbalzato lontano ed è caduto oltre il guard-rail, al di là del canale di scolo in cemento costruito al lato della carreggiata per la raccolta delle acque piovane. Poco distante, sul selciato, la fidanzata. In breve sulla provinciale sono giunti gli operatori del Ser di Veglie, i colleghi del 118 di Campi e Lecce ed i vigili del fuoco del comando provinciale. Lo scooter era incastrato sotto l'auto, ammaccato sulla parte posteriore, lo spettacolo non lasciava molto all'immaginazione. Sotto shock, ma praticamente illeso, l'anziano alla guida dell'auto. Stefania, invece, è stata caricata in ambulanza che respirava ancora, poi quei battiti via via più flebili e nella corsa alla volta dell'ospedale di Copertine, all'ingresso di Veglie, la sua battaglia per la vita è cessata. Come anche per Graziano, che ha smesso di respirare qualche minuto dopo lo scontro, ucciso da un trauma toracico. Hanno provato a rianimarlo, ma invano. Inutile il ricovero, il giovane è infatti rimasto lì su quella strada maledetta, dove solo il primo agosto dello scorso anno un'altra giovane vita, quella di una donna di 35 anni, di Veglie, si era spezzata in circostanze analoghe.

Ad indicare la presenza del ragazzo solo un lenzuolo bianco, per terra.

di Fabiana Pacella

La testimonianza

«Respirava ancora»

VEGLIE - Una scena disarmante,, triste, di una tristezza che sa di impotenza e teste scosse e sguardi bassi. Così la raccontano i primi soccorritori giunti in contrada "corda di lana" pochi minuti dopo l'incidente. «Per un po' abbiamo pensato che gli occupanti dello scooter, o almeno uno dei due - si potessero salvare - commenta Lorenzo Bocconi, presidente del Ser Veglie, arrivato con l'ambulanza sul posto insieme ai volontari Valerio D'Elia e Stefania Errico - Graziano Spagnolo infatti respirava ancora mentre la sua fidanzata sembrava versare in condizioni più critiche. Aveva il volto pieno di ferite, era irriconoscibile e per questo abbiamo subito predisposto il tutto per il trasporto al nosocomio. Il suo polso dava ancora pochi battiti, poi...», il ragazzo si ferma, fa spallucce e guarda dritto per terra... «mi sono precipitato con la mia auto appena è arrivata la chiamata in centrale - spiega Mimmo Saponaro, un altro volontario - ma... ecco... una situazione raccapricciante. Vedere un tuo coetaneo lì per terra, in fin di Vita... in seguito all'urto era andato a finire oltre il guard rail e ancora oltre il canale. Con l'ausilio di un defibrillatore abbiamo tentato di tenerlo in vita, ma era chiaro che aveva preso un brutto colpo perché ha cominciato a gonfiarsi all'altezza del torace e poco dopo è spirato. Per terra c'erano le sue cose e quelle della sua ragazza, sparpagliate qua e là».

di F. P.


da La Gazzetta del Mezzogiorno del 17/08/04

Ieri mattina, nei pressi di Veglie, hanno perso la vita Graziano Spagnolo, 26 anni, di Cellino San Marco, e Stefania Mele, 21 anni, di Guagnano

Sbalzati dallo scooter, muoiono due giovani

Tragico impatto contro una Peugeot. Un sorpasso azzardato forse all'origine dello scontro

VEGLIE - Ancora sangue sulle strade in direzione del mare. Un sorpasso azzardato o forse soltanto sbagliato, potrebbe essere all'origine del tragico incidente in cui hanno perso la vita due giovani salentini, che si trovavano a bordo di uno scooter Suzuki 400.

Si tratta di Graziano Spagnolo, 26 anni di Cellino San Marco, che era alla guida, e di Stefania Mele, una camiciaia di 21 anni di Guagnano, attualmente domiciliata a Reggio Emilia, da dove era rientrata con la famiglia per le vacanze estive.

Per cause ancora tutte da chiarire da parte dei carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, giunti sul luogo dell'incidente al comando del tenente Sante Picchi, il mezzo a due ruote è entrato in collisione con la Peugeot 206 guidata da Ugo Gino Arnesano, 74 anni di Veglie, che procedeva nello stesso senso di marcia.

Nonostante che i due centauri indossassero il casco, per loro non c'è stato nulla da fare. Spagnolo è morto sul colpo, mentre la sua amica ha cessato di vivere durante la corsa disperata verso l'ospedale di Copertino.

Il doppio tragico incidente mortale si è verificato ieri mattina attorno alle ore 11, sulla statale salentina 174, nei pressi dell'incrocio per Veglie, in località «Corda di lana». I due ragazzi provenivano dai rispettivi Comuni di residenza ed erano diretti in una spiaggia della costa jonica dove avrebbero dovuto trattenersi per una tranquilla giornata di sole e mare. Ad un certo punto, sentendosi evidentemente sicuro, il conducente dello scooter avrebbe avviato il sorpasso della Peugeot, ma forse perché chi si trovava alla guida della vettura francese ha svoltato all'improvviso, i due mezzi sono entrati in collisione. In seguito al violentissimo urto la coppia di giovani è stata sbalzata dal sellone. Graziano Spagnolo, dopo un volo di alcuni metri oltre il guardrail che delimita la sede stradale, è ricaduto su un muretto a secco: e si è trattato di un impatto che non gli ha lasciato via di scampo. Stessa traiettoria per la sua sfortunata amica, il cui cuore ha però continuato a battere per alcuni minuti.

Allertati i soccorsi, i primi a giungere sul posto sono stati i carabinieri della vicina stazione di Porto Cesareo, seguiti dai vigili del fuoco della caserma comando di Lecce e da un'ambulanza medicalizzata del servizio sanitario d'urgenza del 118 di Campi, che ha soccorso la giovane per il trasferimento al Pronto soccorso dell'ospedale copertinese. Ma come si diceva, il cuore della giovane donna ha purtroppo cessato di battere prima di giungere alla meta. I sanitari, infatti, le hanno riscontrato gravi lesioni al cranio ed al volto, oltre ad una serie di traumi agli arti superiori. Se la caverà in cinque giorni, invece, il conducente della Peugeot, che ha riportato soltanto una dorsalgia da contraccolpo.

Del tragico incidente è stato avvertito il magistrato di turno, il sostituto procuratore Emilio Arnesano, che ha disposto una ricognizione medico legale sui cadaveri dei due giovani, nel frattempo trasferiti presso nell'obitorio del nosocomio copertinese.

di Giovanni Greco

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