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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Giovedì 30 Settembre 2010

Mattinata movimentata sulla Lecce-Arnesano. La segnalazione al 112 per un furto in villa

Corpo a corpo e pistolettate: preso un ladro, fugge il complice

 

VEGLIE - Colpi di pistola sula Lecce-Arnesano all’altezza della clinica “Città di Lecce”. Si è temuto un nuovo assalto armato ieri mattina verso mezzogiorno dopo la gambizzazione di sabato sera a Lecce e la sventagliata di kalashnikov a Surbo. Ma non si è trattato di qualche regolamento di conti, ma di due colpi sparati da uno dei carabinieri che hanno sorpreso una coppia di ladri appena usciti da una villa con due borsoni carichi di roba rubata. Militari e malviventi sono venuti alle mani, poi un carabiniere ha estratto una pistola ed ha sparato due volte in aria.

Lo ha fatto per scoraggiare la fuga dei ladri. Uno è stato bloccato, l’altro è scappato nelle campagne dopo aver strattonato un miliare. In manette è finito V.C., 31 anni di Veglie: dopo aver sentito il parere del pubblico ministero di turno Giovanni Gagliotta, gli è stata contestata l’ipotesi di reato di rapina impropria. Se non avesse cercato di tenere lontano i carabinieri se la sarebbe cavata con l’accusa di furto aggravato in concorso, ma cercando di fuggire non ha fatto altro che aggravare la situazione. Il complice invece ce l’ha fatta a scapparsene.

Tutto è successo perché la pattuglia dei carabinieri del Nucleo investigativo ha notato un giovane uscire frettolosamente da una villa di Arnesano e raggiungere una Fiat Punto portando dietro due borsoni.

In quei borsoni sono stati ritrovati poi diversi gioielli, anche in oro, orologi, argenteria e pezzi pregiati di arredo. E c’era pure tutto il corredo del ladro scassinatore. I carabinieri sono tornati nella villa: c’erano tutti i segni del passaggio dei ladri, mobili ed arredi erano stati aperti e spostati. E una finestra del retro è apparsa forzata, quella da cui si sono infilati nell’abitazione.

Io faccia a faccia, insomma, i carabinieri dovrebbero averlo avuto con una coppia di ladri esperti al punto da no attendere il buio per andare a rubare. Ma, ieri, lo hanno fatto in pieno giorno e in una zona che non è nemmeno tanto isolata.

Ora le indagini si stanno concentrando sulle ricerche del complice di V.C., cioè dell’uomo riuscito a fuggire. Il compito appare non proprio semplice alla luce delle numerose frequentazioni dell’arrestato, ma i carabinieri il ricercato lo hanno visto in faccia. E quel volto lo hanno memorizzato. Tra l’altro a Veglie, paese di V.C., c’è una stazione dei carabinieri: il che implica la conoscenza del territorio e delle persone.


 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 30 Settembre 2010

Recuperati alcuni borsoni pieni di gioielli, orologi ed altro materiale di notevole valore

«Ripuliscono» una villa ma fuori ci sono i carabinieri. In manette uno dei ladri

 

Ce l’avevano quasi fatta a svaligiare una villetta. Ma sul più bello. quando ormai i borsoni con dentro la refurtiva erano stati gettati in auto, i carabinieri li hanno sorpresi. V.C. aveva appena «ripulito» una villa di Arnesano insieme con un complice, poi riuscito a fuggire: il 31enne di Veglie è stato arrestato in flagranza di reato e dovrà rispondere ora di rapina impropria in concorso.

V.C. è caduto nella rete dei controlli di routine che i militari del Nucleo investigativo di Lecce compiono nelle zone particolarmente esposte a furti e rapine. Ieri mattina, subito dopo il furto, ha pure tentato la fuga a bordo di un auto, una Fiat Punto: ma è stato tutto inutile. Almeno per lui. Il complice, cui ora i carabinieri danno la caccia, spintonando un militare è invece riuscito a dileguarsi nella campagna.

La pattuglia ha notato l’uomo mentre usciva frettolosamente dalla villa: aveva in mano due grosse borse e si era infilato nell’auto. Al volante il complice. I due colpi di pistola sparati in aria da uno dei carabinieri, ha convinto i due a proseguire la fuga a piedi: V.C. è stato subito bloccato. Immediata la perquisizione del veicolo. Nei borsoni gli uomini del Nucleo investigativo hanno rinvenuto gioielli, orologi ed altri oggetti di ingente valore. Insomma la refurtiva sottratta qualche minuto prima dall’interno della villa. Immancabili anche gli «attrezzi da lavoro», utili allo scasso e che ora sono stati sequestrati, come la Fiat Punto.

Dopo aver controllato l’auto, i carabinieri sono entrati in villa per un sopralluogo: hanno ritrovato mobili e suppellettili a soqquadro ed una finestra divelta. Lo stesso scenario che si è aperto ai proprietari al loro rientro in casa. Il Nucleo investigativo, agli ordini del capitano Biagio Marro, sono ora impegnati nell’identificazione del complice: un lavoro che si preannuncia difficile, visto l’ampio ventaglio di conoscenze vantato da V.C.

 

 

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