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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Mercoledì 2 Giugno 2010 (di Valeria Blanco)

A Veglie anche sindaco e assessore tornano tra i banchi di scuola:
«Ecco come potersi salvare la vita»

Guida sicura. Partendo dalle 9,15

 

VEGLIE - Le tragedie della strada, che secondo le statistiche subiscono un'impennata nell'imminente stagione estiva, impongono una riflessione. Ognuno la fa a modo proprio e Salvatore Ingrosso - istruttore di guida sicura e delegato pugliese dell'Associazione collaudatori automobili, nonché presidente del Ferrari club di Veglie - fa la sua parte organizzando periodicamente corsi di guida sicura.

All'ultimo, tenuto domenica scorsa, hanno partecipato una ventina di persone, per lo più soci del Ferrari club, compresi il sindaco di Veglie, Alessandro Aprile, e l'assessore ai Lavori pubblici e viabilità, Valerio Armonico.

«Se maggiore consapevolezza serve a salvare anche solo una vita umana - spiega Ingrosso - sono ben lieto di dare il mio contributo».

Si parte dall'Abc, cioè dalla posizione corretta da assumere sul sedile. Nozioni che possono apparire banali, ma la cui applicazione assicura notevoli vantaggi in caso di urti o tamponamenti. Quando si guida, il sedile dev'essere in posizione quasi verticale: la testa va appoggiata al poggiatesta per evitare il colpo di frusta in caso di tamponamento; le braccia sono leggermente piegate, per evitarne la rottura. Anche le gambe, seppur aderenti al sedile fino al ginocchio, devono essere leggermente piegate per consentire un buon movimento dei piedi sui pedali ma, soprattutto, perché le gambe dritte non consentono l'assorbimento di un eventuale urto, con conseguenti danni al bacino. Anche il piede sinistro, se non impegnato sul freno, dev'essere posizionato sul poggiapiede, in modo da garantire maggiore aderenza alla schiena sul sedile. Infine, la cintura: allacciarla sempre, anche in città e per brevi tragitti non basta. Bisogna anche accertarsi che sia posizionata bene sull'omero perché ciò impedisce in caso di urti di subire fratture o lacerazioni al viso.

Le mani sul volante, invece, vanno posizionate alle 9.15: «Tra i piloti di mia conoscenza - spiega Ingrosso per sdrammatizzare - solo Jean Alesi guidava con le mani alle 10.10. E non mi risulta che abbia mai raggiunto grandi vittorie».

Allenamento, pratica. concentrazione. Bastano pochi minuti per capire che la guida è questione di compromessi. Ne è convinto Salvatore Ingrosso, che è anche l'unico nell'intero Salento ad essere affiliato all'Anpss, l'Associazione nazionale per la guida sicura. Il suo corso serve anche a sfatare qualche mito: in caso di incidenti, i rettilinei possono essere persino più pericolosi delle curve. Naturalmente, però, sono le curve le più complesse da affrontare e quelle su cui si concentra buona parte del corso teorico. È tutta questione di bilanciamento del peso della macchina: la frenata brusca sposta il peso del veicolo in avanti, facendo perdere alle ruote posteriori nel peggiore dei casi, l'aderenza con l'asfalto. L'accelerazione riporta il peso della macchina indietro, ma se si schiaccia troppo il pedale, si rischia di perdere il controllo della parte anteriore del veicolo.

Per affrontare la curva in modo ottimale si frena quando le ruote sono ancora dritte, poi si procede a velocità costante. In ogni caso, la curva può essere intrapresa a una certa velocità solo se la si conosce bene: in tutti gli altri casi l'unico metodo per affrontare una curva in sicurezza è andare piano.

Questione di cultura della sicurezza, quella su cui lavorano gli istruttori di guida sicura: «La sicurezza stradale - conclude Ingrosso - può essere immaginata come un triangolo ai cui vertici ci sono il mezzo meccanico, la strada e l'uomo. La parte più importante la svolge il cervello, ed è questo che alleniamo nelle scuole di perfezionamento guida». Dalla teoria alla pratica, il passo è breve. Il secondo step per i corsisiti sarà la prova su strada.

Valeria Blanco

 

Il decalogo: Cinture allacciate e posizioni corrette sono tra le regole per affrontare meglio i pericoli

Concentrazione e prudenza: così si riducono gli incidenti

 

VEGLIE - Piccole accortezze possono bastare a ridurre il rischio di incidenti stradali e persino a salvarsi la vita:

  1. Assumere una posizione corretta sul sedile, cercando di rimanere costantemente concentrati (vietati sia l'ascolto di musica ad alto volume che il trasporto di animali liberi in auto).

  2. Effettuare periodici controlli della vista: indossare occhiali da sole di giorno e lenti o occhiali correttivi la sera, anche se sulla patente non ne è prescritto l'obbligo. Di notte, gli occhi possono fallire: aumentare le distanze di sicurezza.

  3. Non guidare se si è stanchi. Meglio fermarsi e riposare: bastano venti minuti.

  4. Mantenere la testa alta e spingere lo sguardo lontano, in modo da scorgere per tempo le situazioni critiche. I pericoli arrivano anche dai lati della strada: volgere spesso lo sguardo attorno e tenere sotto controllo gli specchietti.

  5. Tenere puliti i vetri e sgomberare il cruscotto da oggetti che possono limitare la visuale.

  6. In caso di incidenti o code impreviste, accendere le quattro frecce per segnalare l'anomalia ai guidatori che seguono.

  7. Se si ha davanti un furgone o un mezzo che impedisce la visuale, imitare il comportamento del guidatore se frena o se si sposta dalla normale linea di marcia: è probabile che si sia trovato davanti a un ostacolo imprevisto che non vediamo ancora.

  8. Se su asfalto bagnato le ruote perdono il contatto con l'asfalto, frenare è controproducente: addolcire l'acceleratore e reagire con lo sterzo per non perdere il controllo del veicolo.

  9. Per non rimanere abbagliati dai fari delle auto che procedono in senso contrario, tenere quanto più possibile la destra e, se necessario, fissare la riga bianca sull'asfalto.

  10. Se un animale attraversa la strada all'improvviso e non si può far nulla per evitarlo, meglio non frenare all'improvviso o sterzare bruscamente.

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