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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Lunedì 4 Ottobre 2010  (di Danilo Lupo)

Il Consorzio, che raggruppa 8.600 coltivatori, chiede il rilascio dell'accertamento di conformità dell'impianto

«Dite sì al sansificio». Da Salento agricolo una diffida al Comune

 

VEGLIE - Sansificio, ora la «Salento agricolo» diffida l'amministrazione comunale: «Abbiamo tutte le carte in regola – è il succo della missiva arrivata sul tavolo del primo cittadino Alessandro Aprile – non potete non farci aprire».

La diffida è arrivata al protocollo del Comune di Veglie il 29 settembre scorso; a firmarla è Francesco Rizzo, il presidente del consiglio d'amministrazione della «Salento Agricolo», il consorzio agrario che è subentrato nella gestione alla «Oil Salento», consorziando 8.600 coltivatori della provincia di Lecce e prendendo in affitto l'impianto di essicazione di sansa e produzione di nocciolino in località “La casa”. In sostanza l'azienda ha chiesto al Comune di rilasciare l'accertamento di conformità dell'impianto, un atto che concluderebbe il tormentato iter urbanistico (di competenza del Comune), lasciando così l'ultima parola alla Provincia di Lecce, titolare invece delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera.

Proprio sul fronte urbanistico si erano registrate le vittorie giudiziarie del fronte del no al sansificio; non solo il Tar, ma anche il Consiglio di Stato aveva infatti sancito che l'impianto era pensato su una logica industriale e non come ultimo anello di una filiera agroalimentare, per cui non era giustificabile la sua nascita in zona agricola. Da qui la sentenza sfavorevole alla Oil Salento, che aveva di fatto comportato anche un'ordinanza di demolizione dell'impianto e il ripristino dello stato dei luoghi. Proprio quelle sentenze sfavorevoli alla «Oil Salento» vengono ora citate nella diffida della «Salento Agricolo»: il consorzio agrario riunisce al proprio interno alcuni dei frantoi più noti della provincia (Primolio di Casarano, Congedi di Ugento, Nuova Generazione di Martano, Melcarne del Capo di Leuca e diversi altri), che raggruppano circa 8.600 olivicoltori. Ora che l'impianto è stato preso in affitto da una cooperativa di frantoi, si legge nella diffida della «Salento agricolo», i requisiti richiesti dai giudici amministrativi per far funzionare il sansificio ci sono tutti. Da qui la richiesta al Comune per l'accertamento di conformità. Il cerino, insomma, passa in mano all'amministrazione comunale e al sindaco Aprile, che proprio in questi giorni sta studiando come affrontare la questione.

 

Danilo Lupo

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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Martedì 5 Ottobre 2010  (di Katia Manca)

Dopo la diffida di «Salento Agricolo», finalizzata al rilascio del certificato di conformità dell'impianto, gli ambientalisti vanno all'attaccco

Il sindaco Aprile frena sul consorzio «Lì dentro abusi di cui chiedono sanatoria»

 Il Comune non si sbilancia e resta in attesa del parere dell’ufficio tecnico «Questione complessa»

 

VEGLIE - Muro contro muro tra il consorzio "Salento Agricolo", e il Comune. Se da una parte il consorzio, affittuario da giugno scorso dell'impianto di contrada la Casa, diffida l'amministrazione comunale per il mancato rilascio dell'accertamento di conformità dell'impianto, il Comune, dal canto suo, intende «aspettare la conclusione dell'iter amministrativo, oggi ancora oggetto di valutazione da parte dell'ufficio Urbanistica». A dichiararlo, lo stesso sindaco Sandro Aprile.

Per spiegare l'intera vicenda bisogna necessariamente fare un passo indietro. Il 18 giugno scorso, il consorzio, presidente Francesco Rizzo, si stabilisce nei locali della Oil Salento «e il 23 giugno, continua il primo cittadino - giorni prima che scadessero i novanta giorni concessi dall'ordinanza sindacale del marzo 2010, con la quale veniva intimato alla Oil Salento il ripristino dello stato dei luoghi, il consorzio presentava un nuovo progetto avente le stesse caratteristiche del progetto presentato in passato dalla Oil Salento». Ricordiamo che a febbraio scorso il Consiglio di Stato ha definito abusivi alcuni impianti dello stabilimento, annullando pertanto i titoli edilizi rilasciati alla Oil Salento dal Comune da parte della passata amministrazione guidata da Fernando Fai.

«Oggi - continua il sindaco Aprile - non solo le parti abusive dello stabilimento (canna fumaria alta 40 metri, parte degli uffici, e macchine trasportatrici) non sono state smantellate, ma è lo stesso consorzio a domandarne la sanatoria. E' una questione complessa. Attendiamo pertanto il giudizio tecnico del responsabile dello Sportello Unico per le Attività produttive del Comune a cui è rivolta l’istanza».

Sulla questione interviene anche Serena Saponaro, coordinatrice del Comitato Ambiente Sano. «La costituzione del Consorzio e la sanatoria presentata costituiscono un mero escamotage per ottenere i titoli edilizi che sono stati annullati. Secondo il ragionamento del Consorzio, la sentenza del Consiglio di Stato verrebbe ampiamente superata, in forza della qualità soggettiva di imprenditore agricolo detenuta dalle aziende facenti parte del Consorzio stesso, in realtà sole 20 aziende. In tal modo l’attività di trasformazione e commercializzazione del nocciolino oggetto dell’impianto diventerebbe improvvisamente “attività strettamente connessa all’agricoltura”. In altre parole, è come se la legittimità di un progetto potesse discernere dalla bellezza del soggetto proponente! Ebbene, inutile ribadire ancora una volta che l’impianto in questione è di natura industriale e che, soprattutto, dalla sua attivazione potrebbero derivare effetti dannosi per la salute e l’agricoltura così come acclarato dall’Arpa e l’Asl».

 

Katia Manca

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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Sabato 23  Ottobre 2010  (di F.Pac.)

Nuova assemblea per il sansificio

 

VEGLIE - Sansificio di Veglie, atto secondo. Secondo da quando non si parla più di Oil Salento, ma di consorzio, composto da ben 8.600 coltivatori, il "Salento Agricolo" nato dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha affittato la struttura e ora attende una risposta dal Comune.

Un gruppo composto da decine di frantoiani che hanno preso in affitto la mega struttura ormai fermo dal 2008. Ieri assemblea, dalle 18, presso lo stesso impianto di contrada "la Casa" e tutti i componenti della Salento Agricolo presenti per discutere del preavviso di diniego giunto da Palazzo di Città.

Un documento che porta la firma del dirigente, ma segue il parere legale degli avvocati. Due i problemi ostativi a sostegno del fronte del no: la cooperativa di agricoltori non avrebbe i requisiti per richiedere l'accertamento di conformità dell' impianto e la tipologia dell' attività non sarebbe configurabile come connessa.

 

F. Pac.

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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 30  Ottobre 2010  (di Katia Manca)

L'Impianto si erge ancora indisturbato nonostante l'ordinanza di demolizione

Mega sansificio Oil Salento: riparte la «guerra» del Comitato

Il 2 novembre incontro nel Centro polifunzionale di Salice

 

VEGLIE - Il comitato Ambiente Sano di Veglie rimette in moto la protesta contro il mega sansificio dei fratelli Panarese, Oil Salento. Con la sentenza del Consiglio di Stato, notificata a febbraio scorso, che ha annullato la concessione in sanatoria rilasciata all'Oil Salento dal Comune, e il parere negativo dell'Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale), che ha ritenuto l'impianto nocivo, lo scontro sociale si considerava chiuso. «Ma purtroppo non è così», dice Serena Saponaro, coordinatrice del Comitato.

Infatti, nonostante sia stata notificata dal Comune l'ordinanza di demolizione perché ritenute abusive diverse parti dell'impianto di contrada la Casa, (canna fumaria alta 40 metri, parte degli uffici, e macchine trasportatrici), la Oil Salento ha indirizzato la notifica verso un «fantomatico Consorzio Agrario, costituito da 20 aziende del basso Salento, che, «ritenendo di aggirare il dispositivo della sentenza del Supremo Collegio, domanda di sanare l'impianto abusivo, interrompendo di fatto l'ordinanza di demolizione predisposta dal Comune».

Il Comune ha rigettato l'istanza ma il Consorzio - continua Saponaro - «intraprende comunque una campagna mediatica per lasciare intendere che l'impianto, per cui è stata richiesta la sanatoria, è un intervento diverso rispetto a quello inizialmente progettato dalla stessa Oil Salento e minaccia pubblicamente, qualora non dovesse essere accoltala richiesta di sanatoria, di versare nella pubblica piazza la sansa prodotta nei propri frantoi». «È incredibile - conclude Saponaro - come nonostante ci sia una pronuncia del Tribunale, un'ordinanza di demolizione e un fascicolo aperto presso la Procura della Repubblica, concordi sull'abusività del Megasansificio, nelle nostre campagne si erge ancora indisturbato un camino alto 40 metri e la minaccia d'attivazione di bruciatori dalla potenza termica di quarantotto megawatt».

Il Comitato però non molla e fissa già il 2 novembre un primo importante incontro con tutti i soggetti che sono parte in causa (i sindaci dei comuni interessati, le cantine, il Consorzio di Tutela, tutte le associazioni e i cittadini) alle 18.30 nel Centro polifunzionale «Padre B. Perrone» , via Pasquale Leone a Salice Salentino.

 

Katia Manca

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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 4 Novembre 2010  (di Katia Manca)

I risultati dell'incontro tenutosi a Salice

«Stop al sansificio» i comuni si coalizzano

Il «fronte del no» ribadisce la posizione intransigente

 

VEGLIE - Riconfermato dai sindaci dei d comuni limitrofi il no al sansificio della Oil Salento. Cittadini, associazioni e amministrazioni pubbliche non mollano e ricostruiscono il fronte del no che si oppone ancora una volta all'apertura dello stabilimento di contrada La Casa della famiglia Panarese.

Questo è quanto emerso martedì scorso, durante l'incontro presso il Centro Polifunzionale di Salice Salentino, a cui hanno preso parte tutti i soggetti interessati alla vicenda.

In particolare, i sindaci di Veglie, Salice Salentino, Guagnano, San Donaci, presenti all'appuntamento, hanno ribadito «l'incompatibilità dell'impianto rispetto alla vocazione del nostro dal territorio, vocazione che va, pertanto, difesa e sostenuta a tutti i costi», dice Serena Saponaro coordinatrice del Comitato Ambiente Sano.

Ricordiamo che furono gli stessi sindaci in passato ad impugnare innanzi ai giudici amministrativi di primo e secondo grado i titoli edilizi a suo tempo rilasciati in favore della Oil Salento, che oggi ha concesso in locazione l'impianto al Consorzio Agrario. Qualora il Consorzio dovesse impugnare il rigetto, già annunciato dal Comune di Veglie, alla domanda di sanatoria presentata dallo stesso Consorzio, i Comuni di Salice, di Guagnano, di San Donaci saranno pronti ad intervenire in giudizio con un intervento ad adiuvandum, sostenendo le ragioni del No all'impianto.

«Inoltre, sono state individuate diverse iniziative al fine di informare correttamente la cittadinanza sulla vicenda - continua Saponaro - Tali iniziative verranno, infatti, realizzate di concerto con tutte le associazioni del posto che hanno dimostrato una notevole sensibilità per la tutela del territorio e dell'ambiente».

Katia Manca

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