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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Martedì 17 Settembre 2002 

 

Vivaci proteste nella Materna «Rodari» dei genitori della terza A
Entrano a scuola, ma l'aula non c'è

Prevista per oggi l'occupazione simbolica del locale contestato

 

VEGLIE - Primo giorno di scuola tra le polemiche alla materna «Rodari». Ieri mattina, infatti, i ragazzi della terza A si sono presentati a scuola ma hanno trovato la loro vecchia aula occupata dai bambini della prima. A loro era stato assegnato un locale sottoposto, dove però mancavano i banchi e, tra l'altro l'aula, e stata ritenuta dagli stessi genitori, inadeguata ad ospitare la classe.
Il dirigente scolastico, per far fronte all'emergenza aveva disposto la suddivisione dei 27 ragazzi in tre classi diverse per qualche giorno. Questa soluzione, però, non è piaciuta ai genitori anche a cusa delle resistenze degli stessi bambini. A questo punto è scattata la protesta dei genitori che, alla fine, hanno riportato a casa i loro figli. La questione però avrà certamente un seguito. Per oggi è prevista l'occupazione simbolica dell'aula e ieri sera alle 18,30 i genitori si sono riuniti e alla fine hanno deciso di inviare un documento di protesta firmato da tutti loro all'amministrazione scolastica di Lecce. «In quell'aula piove - dicono i genitori - e il bagno è unico per i bambine e le bambine. Inoltre - dicono ancora - i lavori promessi non saranno ultimati prima della fine dell'anno, fino ad allora dove faranno scuola i nostri ragazzi?». Queste sono alcune delle rimostranze fatte dai genitori che comunque pretendono una sistemazione adeguata per i loro figli.
Sul posto sono arrivati il presidente del Consiglio comunale Valerio Armonico e l'assessore Antonio Cascione che hanno cercato di placare gli animi senza però riuscirsi. Anzi le spiegazioni che avrebbero dato non hanno fatto altro che infuriare ancor più il gruppo di genitori che le hanno ritenute insufficienti. Da parte sua, invece, il dirigente dell'ufficio tecnico del comune l'ingegnere Antonio Greco ha fatto un sopralluogo per verificare lo stato del locale. «I banchi non erano pronti - ha spiegato l'ingegnere comunale - solo perchè la fornitura che ci è stata recapitata non era adeguata ai bambini delle materne e probabilmente già oggi il problema sarà risolto. Dopo di che i locali assegnati alla terza A sono perfettamente a norma, identici a quelli che usano nella scuola di via Ferramosca. Peraltro abbiamo disposto da tempo dei lavori migliorativi che a causa delle lungaggini burocratiche non sono ancora stati terminati».
Intanto per oggi alle 17 è stato convocato il Consiglio di circolo.

Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 19 Settembre 2002 

 

Ancora polemiche alla Materna «Rodari» 

E' ormai muro contro muro tra genitori e Comune

VEGLIE - E' ancora muro contro muro tra i genitori dei ragazzi della terza A della scuola materna «Gianni Rodari» e l'amministrazione comunale. Il consiglio di circolo e la stessa amministrazione sono rimasti fermi sulle loro decisioni: la terza A sarà sistemata nei locali già destinati, e cioè il refettorio. Tuttavia potranno entrarvi solo quando saranno concluse le opere che il Comune sta procedendo a realizzare e che dovrebbero essere pronte entro il 15 ottobre prossimo.
Ieri i ragazzi, comunque, sono andati regolarmente a scuola e sono stati sistemati in un'aula insieme ad un'altra classe e lì dovrebbero rimanere fino a quando, appunto, l'aula a loro destinata non sarà disponibile. Inutile sottolineare che i genitori non sono affatto soddisfatti della soluzione adottata. Per questa ragione proprio ieri hanno inviato un documento, tra gli altri, al dirigente scolastico regionale e provinciale, alla Asl e ai Vigili del fuoco. Nel documento, sottoscritto da tutti i genitori, si chiede se i locali hanno l'agibilità per lo svolgimento delle attività didattiche; se sono rispettate le norme di sicurezza e per quale ragione e in che modo è stata cambiata la destinazione d'uso del locale finora adibito a refettorio.
Inoltre si chiede se i lavori di adeguamento sono stati approvati dalla Asl e dove sarà ubicato il refettorio. Infine, i genitori chiedono agli uffici, a cui la lettera è indirizzata, se i 27 alunni, maschi e femmine, dovranno usare un unico bagno comune provvisto di un solo water. E ancora. «Risponde a verità che nel locale in questione durante le giornate di pioggia entra acqua?» Infine: «Vi sono vie di fuga in caso di incendio?»

Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 20 Settembre 2002 

Catamo sulla vicenda della Materna «Rodari»
«Non abbiamo colpe»

«Il Comune ha fatto ciò che gli è stato chiesto»

VEGLIE - «Muro contro muro tra genitori e Comune? Ma quando mai!». Il vice sindaco Lorenzo Catamo con delega ai Lavori pubblici precisa la posizione della sua amministrazione sulla vicenda relativa alla terza A della scuola materna «Gianni Rodari». La classe, ricordiamo, è stata spostata dalla vecchia aula in una nuova che si trova sottoposta. Esigenza, ha spiegato la direzione della scuola, dovuta al maggior numero di iscrizioni. I genitori degli alunni, però, non hanno accettato la nuova soluzione e hanno protestato in diversi modi.
Per questa ragione l'assessore ai Lavori pubblici ha voluto precisare che i locali in cui sono stati destinati gli alunni della terza A sono perfettamente agibili; che la stessa situazione è stata messa in atto nel plesso speculare alla «Rodari» da dodici anni, senza che ci fosse nessuna lamentela; che la protesta dei genitori, come da dichiarazione verbalizzata nel corso del consiglio di circolo, era indirizza nei confronti del dirigente scolastico e non nei confronti dell'amministrazione. Al Comune, insomma, non è stata rivolta alcuna critica e a Palazzo, pertanto, ritenevano che la vicenda dovesse ritenersi conclusa, appunto nel contrasto tra la dirigenza della scuola e gli stessi genitori.
«Di fronte a questi fatti - dice il vicesindaco - appare evidente il tentativo maldestro di qualcuno di strumentalizzare e gonfiare una vicenda per fini completamente differenti dall'interesse dei bambini che, va detto, vanno in un'aula perfettamente agibile e non in una topaia».
«Per concludere e porre una parola definitiva sulla vicenda - aggiunge l'assessore ai Lavori pubblici Lorenzo Catamo - l'amministrazione comunale non decide nulla a livello scolastico, non fa muro contro muro con i genitori che l'hanno eletta e si limita, forse più del dovuto, a venire incontro ai desideri della scuola ed alle esigenze degli scolari. E se gli organi di dirigenza scolastica, e soltanto loro, vogliono cambiare idea, a noi non importa assolutamente niente».

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