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da "Veglie News"  - Domenica 5 Gennaio 2003

VE.LE.NO. Jazz: il coraggio di osare!

     Sabato, 4 gennaio 2003: a Veglie, nella ormai "classica" - ma non più sufficiente - palestra delle scuole Marconi, si esibisce il nuovo gruppo jazz VE.LE.NO. (nome tratto dalle iniziali dei paesi di provenienza dei componenti del gruppo Veglie-Lecce-Novoli).

L'inizio del concerto è previsto per le ore 20.30 ma di pubblico non se ne vedeva granché se non quattro o cinque amici.

Il presentatore alle 20.45 decide di iniziare ugualmente lo spettacolo. Il tempo di preparare gli strumenti e... (guarda un pò) il pubblico comincia ad entrare. Non molti per la verità. In tutto un pò meno di un centinaio di persone. Ma di certo, e questo lo posso affermare con sicurezza, il 90% del pubblico è composto da gente che ha voglia di ascoltare questo e solo questo tipo di musica: il Jazz.

Non erano i soliti volti che si vedono nelle manifestazioni musicali di questo periodo. Quelle in cui si va perché è Natale e ci si deve andare. No. Era poca gente è vero, ma  era lì perché voleva ascoltare qualcosa di diverso. Era lì perché sapeva quello che stava ascoltando.

E già questo, a prescindere dal resto, è un successo. E' il segno che Veglie ha voglia anche di musica diversa. E di questo bisogna dare atto ai ve.le.no. che hanno avuto il coraggio di osare di proporre a Veglie, e in particolar modo in questo periodo, una musica che non tutti apprezzano e che non tutti "sanno ascoltare".

Parliamo ora un pò del del gruppo. E' formato da sei elementi. Tastiere, basso, chitarra, batteria, sax contralto e sax soprano. Due di questi, tastiere e sax contralto - Giuseppe e Adriano Patera - sono di Veglie. Gli altri sono: Claudio Stomaci (chitarra, Novoli), Pierluigi Milli (Basso, Novoli), Gaetano Filieri (Batteria, Lecce), Roberto Milli (sax soprano, Novoli).

Il loro repertorio è basato su standard classici del jazz e su qualche pezzo composto dal chitarrista.

Come dicevamo, il gruppo è di nuova formazione. Ma gli elementi che lo compongono, a parte i due giovani ragazzi vegliesi, hanno già una lunga esperienza nel campo jazzistico e lo si è visto durante l'esecuzione di alcuni brani.

I nostri due fratelli Patera, già protagonisti di altre esperienze musicali, si sono da poco tempo affacciati su questo nuovo mondo che è il jazz. Hanno già una buona tecnica di improvvisazione che hanno maturato in altri generi, ma devono ancora spogliarla dagli elementi estranei al jazz.  Questo è un mio parere personale. Non è una critica negativa, anzi, è un incoraggiamento a migliorare in questo genere musicale perché sia Giuseppe che Adriano ne hanno le capacità.

Al di là di tutto, occorre ringraziare il gruppo e Giuseppe in particolare per aver avuto il "coraggio di osare" in questa nuova avventura per Veglie che è il jazz. E noi possiamo "osare" e dire che questo è il primo passo per un nuovo periodo musicale a Veglie.

 

Veglie News 

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