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da "Veglie News"  - Giovedì 7 febbraio 2002

 

Palazzetto – Volley - Basket: poteva essere un tris vincente, e invece…

 

Proprio così. Poteva essere un tris da far invidia a molti paesi e invece i protagonisti di questo tris se lo stanno facendo sgretolare nelle loro stesse mani.

Ma la cosa peggiore è che di tutto questo chi ne paga le conseguenze sono e saranno i bambini e i ragazzi vegliesi che di questi sport vogliono essere protagonisti.

 

Dei retroscena di quanto sta accadendo tra questi due ambienti sportivi vegliesi non ne sono a conoscenza e forse lo sono in pochi. Anzi, sarebbe opportuno che qualcuno spiegasse quanto sta accadendo.

Mi sto comunque permettendo questo sfogo in quanto padre di un bambino di 6 anni iscritto con tanto entusiasmo al corso di minibasket. Ebbene, con oggi (7/2/02) sono ormai tre settimane che i nostri bambini rimangono a casa perché non hanno più un posto dove fare allenamento e non sanno ancora se lo avranno in futuro.

Tutto questo è avvenuto esattamente con l’assegnazione della gestione del "Palazzetto dello Sport" (comunale) alla dirigenza della squadra del Veglie Volley.

Ripeto, non sono a conoscenza dei termini del contratto di gestione per il palazzetto e tanto meno degli estremi delle proposte presentate dalle squadre (volley e basket) nella gara d’appalto.

Fatto sta che (forse a causa di “ripicche” personali - perché secondo me solo di questo si può trattare) il disaccordo tra i due ambienti sportivi sta ripercuotendosi negativamente sui nostri bambini che non hanno più uno spazio per praticare una disciplina sportiva alla quale si stavano avvicinando con tanta passione.

Lo sport (qualsiasi disciplina) dovrebbe essere una scuola di vita per i ragazzi. Questi due ambienti sportivi vegliesi stanno invece diventando una palestra dove imparare a prevaricare i diritti degli altri senza riconoscere i propri doveri. Sentendo i discorsi dei ragazzi che praticano queste due discipline infatti, la colpa di quello che sta succedendo è sempre dello sport antagonista.

Credo che a tutti noi genitori non importa sapere di chi sia la colpa e tanto meno (come è stato scritto in altri interventi a tal proposito) se tutto questo stia succedendo per colpa della "politica". L’importante è che, sia la dirigenza del Basket, sia quella del Volley e soprattutto l’amministrazione comunale nella persona dell’assessore allo sport, si impegnino a risolvere questo problema che, come ho già detto prima, non fa altro che danneggiare solo i nostri ragazzi.

Evitiamo di far ricadere su chi non ha colpe e vuole solamente avvicinarsi in maniera pulita ad uno sport, i disaccordi personali di quanti hanno il "potere" di gestire la crescita sportiva, e non solo, dei bambini.

Spero che questo sfogo sia preso in considerazione da chi ha la possibilità e il dovere di farlo.

Grazie.

Veglie News

  Interventi

 


da "Observator"  - Venerdì 8 febbraio 2002

 

Incompetenza sportiva

In passato questa situazione mi sembrava scontata. Avevo forse ragione di pensarlo?

 

Col passare del tempo mi sono reso conto che le cose per lo sport a Veglie non stavano poi andando tanto bene e questa è la conferma!

 

A parte il calcio che ha un discorso a se. Essendo l'unica attività sportiva che potesse praticare il campo comunale, non avrebbe poi tanti problemi.

 

Ma il palazzetto?

Si sta capendo in questi giorni, dagli stati d'animo dei ragazzi e soprattutto dei genitori degli stessi, che le cose non stanno andando per il verso giusto.

Ed infatti, a mio avviso era piuttosto scontata questa situazione di supremazia e di screzio da parte degli appaltatori.

Da quasi un mese i ragazzi del minibasket sono a casa!!! Perché?

Perché i prezzi per affittare uno spazio per fare allenamento sono abbastanza alti.

 

Ma il bandolo della matassa non è da ricercare  negli interessi (legittimi) degli inquilini del palasport. E' una società e come tale deve fare i conti col suo bilancio.

 

Il problema è da ricercare a monte.

A mio avviso è stato sbagliato sia il criterio di aggiudicazione della gara sia i termini di gara sia la gara stessa!

Secondo me il palazzetto doveva essere gestito dal comune di Veglie punto e basta.

Avrebbe assicurato dei posti di lavoro, ed avrebbe messo a tacere tutti.

Avrebbe fatto  i suoi interessi (sempre legittimi), avrebbe stabilito i prezzi, accessibili da tutti, ed avrebbe stabilito gli orari, accessibili per tutti!

Ed avrebbe guadagnato sicuramente molto di più di quanto non lo stia facendo oggi. Al limite poi se fosse andata male per i primi due anni si sarebbe deciso per una assegnazione tramite gara. Ed avrebbe soprattutto evitato i problemi che ci sono oggi!

 

Ed invece no!

Il concetto di base all'epoca fu quello di assegnare la gara e di lavarsene le mani!

E così si fa?!!!!

 

E' questa pura incompetenza sportiva e mancato senso dell'investimento e del guadagno.

Ma i vostri ragionieri di fiducia ed i vostri geni dei bilanci niente vi dicono?

 

Finiremo, con questa logica, nell'ammirare tra qualche anno l'ennesima cattedrale nel deserto nel nostro paese. Ci scommetto. A proposito, giacché ci sono, CHE NE FACCIAMO DELLA STRUTTURA FIERISTICA? La abbattiamo? Tanto vale!....

 

Ed intanto i nostri ragazzi aspettano delle risposte concrete, ma quanto ancora devono aspettare?

 

Saluti

Observator

  Interventi

 

 


 

Gabriele M. segnala uno stralcio di un articolo apparso sul Quotidiano di Lecce

 

BASKET: Si ritira il Veglie.

Stifanelli: «Siamo stati ghettizzati»

…In promozione via al girone di ritorno con la lotta a distanza tra le squadre in testa alla classifica. La notizia più importante, però è quella del ritiro, avvenuto in settimana, da parte del Boys Center Basket Veglie. La società vegliese ha deciso di chiudere l’attività e ritirarsi oltre che dal torneo di Promozione anche da quelli giovanili, per essere stata estromessa dall’utilizzo, in maniera adeguata, del palasport comunale. Senza un parquet sul quale far svolgere l’attività ai 65 atleti tesserati, il Veglie ha detto «basta» ed ha chiuso una amara pagina della sua storia sportiva. «Purtroppo siamo stati ghettizzati – commenta amareggiato Piero Stifanelli ormai ex presidente del team di basket e fautore dei progressi nella cittadinanza vegliese dello sport cestistico – A questo sport nessuno ha voluto bene. In prima persona mi sono impegnato per la realizzazione del palasport. Ma una volta completata la struttura e assegnato l’appalto alla società di volley, per il basket c’è stato spazio solo in orari notturni. Mi sono anche dimesso da presidente per smentire qualcuno che mi additava come la causa dei disaccordi. Ma non c’è stato nulla da fare e tutti hanno chiuso la porta in faccia al basket».

Una storia non proprio edificante, insomma, sia per la società sportiva che per la stessa città di Veglie che non può certo assistere passivamente all’episodio che vede negare a decine di giovani la possibilità di fare sport. …

di Fabrizio Carcagni

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Dal "A.S Boys C. Basket Veglie" - Lunedì 4 Marzo 2002

Sito ufficiale: basketveglie.cjb.net

@mail: basketveglie@inwind.it

 

LETTERA UFFICIALE DEL PRESIDENTE AI TIFOSI E AI GENITORI DEGLI ATLETI

 

Dopo dieci anni di attività, è con grande rammarico che, a causa del perdurare dell'impossibilità ad utilizzare il Palazzetto dello Sport secondo le effettive esigenze dell'A.S. e per i conseguenti sopravvenuti insormontabili problemi economici, l'A.S Boys C. Basket si vede costretta ad interrompere ogni attività sportiva.

 

Tale decisione, in data 27.02.2002, è stata comunicata alla Federazione Italiana Pallacanestro.

 

Scusandoci per i problemi che tale sofferta decisione creerà ai ragazzi, Vogliate gradire i più cordiali saluti.

 

 

Veglie,28 Febbraio 2002

Il presidente  

Piero Stifanelli

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Da "Stefania Ingrosso" - Sabato 9  Marzo 2002

 

BASKET, SPORT SOPPRESSO: POVERI RAGAZZI

 

Ho assistito attentamente alle vicende sullo sport a veglie e mi rendo conto che mio figlio, e suppongo molti altri ragazzi, non praticheranno più basket. Tutto ciò è terribile, assurdo, e ingiusto.

Non voglio dare colpe a nessuno, non conosco esattamente le vicende (vi invito a delucidarmi) ma posso raccontarvi che dall'ultimo giorno che mio figlio non gioca più soffre.


A mio parere non mi sembra giusto che una struttura pubblica venga assegnata, se pur in maniera legittima e legale, ad una sola associazione sportiva. E' chiarissimo che qualunque associazione tende a far fuori l'altra specie
se la posta in gioco è alta. Prima di tutto bisognava definire una figura di supervisore preposto a far rispettare alcune regole e norme per l'utilizzo corretto (quindi equo) della struttura.

 

Dopo la notizia della chiusura del basket, a noi genitori non è andata giù, ci sentiamo vittime dell'arroganza di alcune associazioni sportive che si sono impossessate del palazzetto dello sport, mandando a casa RAGAZZI DI VEGLIE, per far entrare giocatori da fuori. E sì loro hanno la precedenza, loro producono BUSINESS loro rappresentano l'investimento economico, i ragazzi del basket quelli vengono molto dopo, se vogliono si devono allenare quando lo diciamo noi e al prezzo nostro.

Ci dispiace anche per il Sig. Stifanelli che da più di 10 anni si è prestato per coltivare uno sport che ha fatto sognare e divertire molti ragazzi e invece oggi vede svanire tutti i suoi buoni propositi, questo è la distruzione
dello sport.

 

Vorremmo che la nostra voce giungesse a chi ha il potere per risistemare la situazione, non è mai troppo tardi i ragazzi sono un bene prezioso , devono praticare lo sport e l'amministrazione comunale deve garantirglielo perché in quella struttura ci sono soprattutto soldi dei cittadini di veglie.


Veglie, uniamoci per la rinascita del basket.
Siamo fiduciosi.

Stefania

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Da "Chiara" - Domenica 10 Marzo 2002

Basket, ad alta voce!

 

Ho incontrato pochi giorni fa il presidente del "Boys center basket" di Veglie.

Parlava con molto rammarico di tutto ciò che è accaduto, il suo era un tono stanco di chi si è reso conto che lottare è inutile se il  nemico è più potente di te. Per potenza intendo senza dubbio grande appoggio politico e sicurezza nel compiere azioni ingiuste.

 

Lui ha dato davvero tutto per la realizzazione del basket a Veglie, e ora si ritrova messo da parte, eliminato, senza nessuno che gli dimostri appoggio.

Mi parlava di 60 iscritti, dove sono ora questi ragazzi? Dove finirà la loro voglia di diventare bravi, di vincere e fare canestro?

 

Quello che personalmente non ho accettato è il silenzio!

 

Rimanere in casa a piangere per ciò che è stato strappato ai nostri giovani, vuol dire accettare e assecondare un comportamento scorretto che non ha nessuna giustificazione.

 

Ragazzi!! Vi è stato negato un vostro fondamentale diritto, quello di fare sport e di decidere che tipo di sport praticare, gridate con tutta la vostra forza i vostri bisogni e i vostri desideri!!

 

Fino ad oggi  nessuno si è affacciato alla questione e ha chiesto spiegazioni ragionevoli, tutti hanno accettato in silenzio mentre strappavano a questi giovani un grande sogno.

Ma spero che dopo la lettera della signora Stefania si muovi qualcun'altro. Ogni vostro passo servirà a far capire che ci siete e che non siete daccordo su quanto è stato deciso per voi.

Non e' mai troppo tardi per rivendicare i propri diritti!

Se per voi ha valore tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi per il basket dovete dimostrarlo e dovete farlo ad alta voce!!!

Chiara

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Dal "Quotidiano di Lecce" di Mercoledì 29 Maggio 2002

Il Palazzetto ai privati ed è protesta

 

   Una petizione popolare è stata presentata nella mattinata di ieri all'amministrazione comunale di Veglie, guidata dal sindaco forzista Roberto Carlà, dal comitato "Il palazzetto ai cittadini", costituito per «vigilare sull'affidamento della gestione del locale palazzetto dello sport».

 Una imponente struttura situata in località Lupo Monaco, fiore all'occhiello della passata amministrazione e utilizzato  al meglio da quella attuale che però «ha scelto la forma della gestione - spiegano dal comitato - indicendo una gara per l'affidamento della durata di un triennio».

L'appalto, stando alle ragioni dei firmatari della petizione, già in 259, è stato vinto dalla squadra che ha partecipato al campionato maschile di pallavolo in B/1, e che già aveva gestito la struttura per un anno».

   Ad ogni modo, all'inizio del 2002, l'affidamento, «è passato a privati e il malumore per questo è sentito - spiegano gli insorti - poiché si ledono gravemente le aspettative di giovani e non solo che soprattutto d'inverno vorrebbero praticare sport al coperto e fruire liberamente di una così importante struttura pubblica».

   Scopo del comitato, dunque, «è sensibilizzare l'amministrazione affinché riveda la delibera consiliare con cui ha deciso di affidare a terzi la struttura sportiva auspicando che sappia valorizzare la partecipazione e l'interesse dei cittadini vegliesi».

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Dalla "Gazzetta del Mezzogiorno" di Giovedì 13 Giugno 2002

Palazzetto dello sport: «Si cambi gestione»

Una petizione popolare con 259 firme - «L'impianto è usato solo da una società»

VEGLIE - «Il palazzetto dello sport deve essere restituito ai cittadini».
Abbondanza Caroppo, rappresentante di un apposito comitato, protesta contro le modalità di «gestione privatistica» della struttura sportiva e invita l'Amministrazione comunale ad intervenire.
«Per quasi un anno - afferma Caroppo - il palazzetto dello sport è stato gestito di fatto dal gruppo dei «Marpions» il quale ha partecipato al campionato di pallavolo maschile di serie B1. A Veglie, però, da dieci anni esiste anche la «Boys Basket Center» che svolge un importante ruolo per lo sport locale avendo come iscritti e praticanti decine e decine di giovani. Purtroppo, dallo scorso febbraio, quest'ultimo gruppo ha dovuto sospendere ogni attività sportiva e ritirarsi dai campionati provinciali di Basket di categoria. Per la Boys Basket Center - spiega - era impossibile pagare le somme che venivano richieste per utilizzare la struttura, sia per gli allenamenti che per le gare».
«Noi chiediamo all'Amministrazione comunale - continua Caroppo - che venga rifatta la gara per la gestione dell'impianto».
Il comitato «Il palazzetto ai cittadini» ha già raccolto 259 firme per la presentazione di una petizione popolare.
«Il malumore per la gestione privatistica della struttura - si legge in una nota diffusa dal comitato - è enorme, non solo tra i giovani, ma anche tra coloro che, soprattutto d'inverno, vorrebbero praticare sport al coperto. I nostri obiettivi sono di vigilare per il rispetto di tutti i punti della convenzione attualmente in vigore (tra gestore e comune di Veglie, ndr.) e di sensibilizzare i consiglieri comunali e l'Amministrazione affinché sia rivista la delibera con la quale è stato deciso di affidare a terzi la struttura sportiva».
Sulla questione, durante lo scorso mese di maggio, il gruppo consiliare d'opposizione «Insieme per Veglie» ha presentato al sindaco Roberto Carlà un'interrogazione con risposta orale.

 

di Rosario Faggiano

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