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da "Autodidatta" - Lettera firmata - 24 marzo 2006

 

Chiarimenti sul primo intervento

Intervengo nella discussione che si è aperta con il prof. Greco solo per rispetto ai lettori del sito e soprattutto a "quel gruppo di vegliesi (più di 20), prevalentemente giovani" che mi sembra siano diventati il nodo del problema.

Tralascio tutta la storia della lettera anonima o non anonima che non mi sembra possa interessare tanto ai lettori.

Chiarisco invece in questa occasione il senso del mio intervento precedente affinché non venga frainteso e poi mi asterrò dal replicare ad altre discussioni sull'argomento.

In merito alle nuove modalità di designazione degli scrutatori credo di aver precisato  che non mi sembra un metodo "democratico" e che non è certo il migliore per uscire fuori dalla logica dei favoritismi. Ho cercato comunque di vedere un possibile risvolto positivo dato che ormai con i vecchi sistemi i favoritismi e le "designazioni" camuffate da sorteggio erano diventate una regola almeno nel 50% dei casi. In questo modo invece visto che le designazioni saranno o meglio sono state alla luce del sole da una parte e dall'altra, gli amministratori tutti non potranno avere la sfacciataggine  di ripetersi ad ogni elezione proponendo gli stessi nomi. Ma non è detto che non riescano a stupirci anche in questo senso.

Veniamo al dunque. So benissimo che "il gruppo di vegliesi" non sono delle persone anonime. Sono anche convinto che l'istanza presentata al sindaco è stata firmata in calce da persone serie. So anche da quello che ho letto sul sito, come lo sanno tutti, che l'istanza è stata presentata dal gruppo di giovani della scuola politica "Renata Fonte" della quale anche il prof. Greco fa parte. Nel mio intervento, se si rilegge attentamente, ho scritto:  "...prendendo lezioni da un solo maestro per il quale poi si diventa semplicemente un anonimo gruppo..." . Questo per sottolineare che i ragazzi della scuola politica "Renata Fonte"  firmatari dell'istanza, dal prof. Greco sono citati nel suo resoconto della seduta della commissione elettorale semplicemente come "un gruppo di vegliesi" ben sapendo l'origine di quell'istanza della quale penso sia anche un pò artefice. Istanza poi usata come "testa d'ariete" per approntare una delle sue solite ed inutili battaglie personali.

In quanto poi a  "schizzi di fango" non mi sembra che nel suo intervento il prof. Greco non ne abbia sollevati quando, citando la poesia di Brecht, inserisce una sua postilla personale e completa i versi della poesia:

"che è il politico disonesto,
ingannatore e corrotto,
leccapiedi delle imprese
nazionali e multinazionali."

con un suo personale verso:

"Locali e vegliesi"

 

Chiudo qui i miei interventi sperando che quanto scritto nel primo non venga ulteriormente frainteso.

 

Autodidatta

(Lettera firmata)