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"Comunicato Stampa del Sindaco Fernando Fai"  - 11 gennaio 2006  

Chiarimenti dall'ufficio del Sindaco in merito alle aree soggette

a tassazione TARSU e alle cartelle di riscossione

Nella seduta dell'ultimo Consiglio Comunale, convocato dai consiglieri di opposizione, si è cercato di far passare come dovuta e legittima l'esclusione di alcune pertinenze (cantine) dal novero delle aree soggette a tassazione TARSU. La minoranza, con una mozione e un ordine del giorno decisamente imprecisi, ha cercato di generare confusione. Semplicemente una brutta manovra di bassa speculazione politica tesa a riparare errori passati. L'amministrazione presieduta dal sindaco Fernando Fai, ha ritenuto doveroso equilibrare gli scompensi creati fra i cittadini negli ultimi anni in materia di TARSU.

A questo proposito il sindaco Fai dichiara che:

«Molti cittadini, da sempre pagano le tasse sulle cantine e altri cittadini, invece, pur avendo le medesime proprietà, non hanno mai provveduto a pagare. Ritengo non sia giusto dividere la comunità in due parti: I paganti e gli incolpevoli evasori quando le caratteristiche di ambedue sono le stesse. Per questo motivo, l'amministrazione ha ritenuto doveroso agire. Inoltre, in riferimento agli anni '90 tengo a precisare che, a differenza delle passate amministrazioni, abbiamo tolto al cittadino sia le sanzioni, sia gli interessi laddove tali imposizioni erano state causate dall’ente. Bisogna, inoltre, tener presente che le proposte generiche ed imprecise, proposte dalle opposizioni, avrebbero causato estrema difficoltà di applicazione e procurato ingiusti vantaggi a qualcuno a scapito di chi, invece, correttamente versa il dovuto.»

I consiglieri dell'opposizione hanno avanzato proposte che vanno in contrasto con la legge:

1. Sentenza 27 Novembre 2002 n. 16785 della Cassazione Civile, sez. tributaria: "Non sono soggette solo quelle aree che risultino in obbiettive condizioni di non utilizzabilità e non già quelli lasciati in concreto inutilizzati dai titolari della relativa disponibilità"

2. Normativa. D.Lgvo 507/2003 la presunzione di tassazione concerne tutti i locali e quindi anche tutte le cantine. Sta eventualmente al singolo contribuente vincere, nel caso specifico della presunzione, dimostrando il non uso delle pertinenze così come previsto dal citato D.L. gvo.

 

L'Ente è impegnato in un faticoso e impopolare lavoro di recupero di somme non versate. E' di questi giorni, infatti, l'approvazione di una convenzione aggiuntiva per il recupero coattivo del tributo ICI risalente agli anni 1998/2004.

Da qui la polemica tesa unicamente a creare bagarre e ingenerare facile condivisione. Quello che è certo è che occorre, per un giudizio di equità, far pagare a chi per errore o per dimenticanza o per altro motivo non ha preceduto a regolarizzare la sua posizione.

Per far ciò si è addivenuti alla sottoscrizione di un atto aggiuntivo con la SO.BA.RIT: per la riscossione coattiva tramite ruolo.

«Pertanto - dichiara il sindaco - Non ci sono state cartelle pazze, ma normale attività di controllo sui tributi comunali come, da sempre, qualunque amministrazione svolge.

Tra l’altro la tradizionale procedura di riscossione coattiva non è esclusa dal regolamento comunale laddove non precisa i contenuti e le modalità della riscossione tramite ingiunzione fiscale.

Si continua a creare confusione e costringere l'Ente ad intervenire in fatti ed atti pregressi al fine di evitare in un settore delicato ogni potenziale conflitto.

- «Questa opposizione - conclude il sindaco -  mira non alla crescita di giustizia del paese, ma alla destabilizzazione della maggioranza che, invece, si ritrova sempre più compatta e forte.»


Veglie, lì 11.01.2006