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"Comunicato dei Consiglieri di minoranza"  - 15 giugno 2006  

Costruire in zone agricole: delibera con numerose lacune

La maggioranza di Fernando Fai ha deliberato che chiunque, anche chi non è coltivatore diretto, da ieri potrà costruire in zona agricola. Basta avere 5000 mq e pagare circa € 75,91 al mq di oneri di urbanizzazione e circa € 10,00 di oneri di costruzione al mq (cioè una sciocchezza!) per costruire una casa in campagna.

Tutto questo è stato deliberato

  • senza stabilire che, considerata la forte vocazione agricola del Comune di Veglie, gli interventi onerosi in zona agricola dovranno essere finalizzati sia alle attività produttive che alle forme integrative di tale attività in maniera articolata ed armonica;

  • senza stabilire che gli interventi onerosi in zona agricola dovranno tenere conto della tutela delle aree in cui il paesaggio agrario e l’ambiente sono ancora integri e in cui il patrimonio arboreo è quanto mai significativo,

  • senza prevedere la difesa e la qualificazione delle aree a forte vocazione agricola che identificano il feudo vegliese,

  • senza disciplinare se i 5000 mq per l’unità minima aziendale possano essere accorpati o debbano necessariamente essere unitari,

  • senza modificare le Norme Tecniche di Attuazione, che escludono il tipo di concessioni onerose in zona agricola volute dall’amministrazione Fai, con la procedura di una Variante da sottoporre all’approvazione della Regione Puglia.

Dietro l’alibi di portare l’unità minima aziendale dagli attuali 3000 mq deliberati nel 1989 a 5000 mq, il Sindaco Fai ha infilato un provvedimento che non consentirà più una tutela del territorio agricolo, anche ai fini di una programmazione futura, non sbloccherà i comparti e renderà gli interventi in zona agricola un perfetto manuale del Far West urbanistico, senza regole certe e con il massimo di discrezionalità clientelare.

La minoranza ha prima cercato di mettere in risalto gli aspetti problematici della delibera per migliorarli, poi, dopo le palesi contraddizioni della stessa maggioranza che sulle motivazioni del perché del provvedimento si è espressa in modo diverso e opposto, ha chiesto un rinvio del provvedimento per un approfondimento. Il rinvio è stato respinto ed è stata costretta, una parte ad allontanarsi dall’aula e una parte, perché il provvedimento non passasse con i soli 12 voti unanimi della maggioranza, a votare contro.

Ancora una volta, per la sordità di una maggioranza superficiale e per la mancanza di qualsiasi forma di controllo degli atti amministrativi, la minoranza è costretta a denunciare ai cittadini il possibile scempio del territorio che l’attende e porre in essere tutti gli strumenti legali per vanificare un provvedimento dannoso, non appena sarà rilasciata la prima concessione onerosa in zona agricola.

I vegliesi, ieri 13 giugno, da S. Antonio si attendevano “grazie”, dal Sindaco Fai hanno ricevuto disgrazie.

 

Veglie 14.06.2006

I Gruppi consiliari di minoranza

per Città Unita
Alessandro Aprile - Antonio Greco -Fabio Stefanizzi

per Prima di tutto i cittadini
Vanni Carlà - Valerio Armonico - Claudio Paladini - Salvatore Vetrano

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