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Lettera Aperta  - 4 novembre 2007  

Lettera aperta del Comitato per lo Sviluppo Sostenibile della Strada Provinciale da Veglie alla San Pancrazio-Boncore

Lavori di adeguamento della strada provinciale Veglie - S.Pancrazio Boncore

 

(Inviata a: PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LECCE - Consiglieri dell’Amministrazione Provinciale di Lecce - Segreterie dei Partiti Componenti l’Amministrazione Provinciale - Sindaco del Comune di Veglie - Consiglieri dell’Amministrazione del Comune di Veglie - Lega Ambiente Provincia di Lecce)
 

OGGETTO: “Lavori di adeguamento della strada provinciale Veglie alla S.Pancrazio Boncore”

LETTERA APERTA

Il comitato con la presente intende rendere pubbliche ed evidenti alcune “inesattezze” relative a tutta la vicenda dello sviluppo del progetto definitivo dell’adeguamento di Via Bosco a Veglie, coinvolgendo di fatto tutte le parti.

Gli amministratori comunali di Veglie, per sollecitarli ad una maggiore attenzione sui compiti e decisioni a cui sono destinati, con l’intento di colmare il divario esistente tra il fare politica e le esigenze della comunità (e non sviluppare gli interessi di pochi).

A tutti gli amministratori provinciali e in particolare al Presidente della Provincia che forse è totalmente ignaro dello sperpero di denaro pubblico e dello scempio ambientale che si intende realizzare a Veglie. In un periodo in cui è adottata ogni forma di economia, dovremmo assistere alla realizzazione di un’opera faraonica e monca, totalmente inutile e assolutamente non giustificata da alcuna norma.

Sorgono, naturalmente, alcuni dubbi:

  • L’insistenza con cui da circa cinque anni l’amministrazione comunale di Veglie non intende adeguare a norma di legge la strada in questione, ma intende realizzare sostanzialmente le complanari, e quindi un’opera il cui impegno economico è molto elevato. Inoltre è possibile rilevare un filo conduttore di alcuni consiglieri comunali e le ultime amministrazioni…

  • E’ inspiegabile che la componente dei Verdi in seno alla maggioranza del comune di Veglie non evidenzi in sede istituzionale e pubblica il danno ambientale dell’opera, inoltre, nel progetto non si prevede assolutamente alcuna risorsa economica per il reimpianto degli oltre 400 alberi secolari di ulivo, (nel progetto viene fatta una stima molto inferiore, solo 200, sintomatico di un celato intento a volersi disfare degli alberi senza rispettare la legge).

  • Un progetto, per niente funzionale rispetto all’intero tratto Veglie-S. Pancrazio Torre Lapillo, con una incompleta copertura economica, che non rispecchia la legge; nell’insieme è spaventosamente approssimativo e dilettantistico, offrendolo dal 14.11.07, se non si dovesse intervenire a correggere il tiro, ad una serie di azioni legali e politiche, per mettere a nudo tutte le aderenze che hanno sostenuto il progetto e chiarirne tutto l’iter nebuloso.

Approvando il progetto avvierete sul patibolo degli interessi di pochi, le teste della sicurezza, dell’economia, della progettazione, dell’ambiente.

Un rapporto più puntuale e rigoroso viene di seguito esposto:

  1. Nella Delibera di Consiglio Comunale n. 12 del 06.06.2005, quale atto di indirizzo per l’amministrazione provinciale di Lecce per il progetto di adeguamento di Via Bosco, viene affermato che le indicazioni fornite dall’Amministrazione Comunale tenevano conto delle richieste e delle osservazioni fornite dai cittadini e frontisti ai progetti precedenti, ma questo è assolutamente falso in quanto i diretti interessati non sono mai stati interpellati preliminarmente alla stesura della delibera, (dal Giugno 2005 noi cittadini, e soprattutto i diretti interessati dalla realizzazione del progetto, veniamo informati solo nel tardo settembre 2007!), nonostante alcuni componenti nell’amministrazione Fai erano amministratori già nella precedente e che quindi ben conoscevano le problematiche, le esigenze e le aspettative dei cittadini e dei frontisti, peraltro addirittura ufficializzate in verbali di riunione presso la sede comunale, depositati agli atti;

  2. Nella delibera di cui sopra l’amministrazione comunale fa, giustamente, riferimento a delle aspettative di sicurezza della circolazione pubblica, ma questa non deve essere la scusa per giustificare delle proposte progettuali incomplete e che nulla hanno a che fare con il garantire la pubblica incolumità;

  3. Il progetto così come è stato sviluppato non rispetta la Delibera di Consiglio Comunale n. 12 del 06.06.2005, ma il progetto ad oggi:

    • riguarda solo un tratto di appena 2 Km rispetto ai 12 Km necessari per raggiungere Torre Lapillo;

    • non prevede la realizzazione del tappetino di usura sul tratto di strada interessato, (pericolosissimo!);

    • non prevede l’asfalto sulle previste complanari;

    • non realizza, per mancanza di fondi, il previsto impianto semaforico (intelligente?) per regolare il flusso di traffico sulle complanari, (pericolosissimo!);

    • non prevede la rotatoria all’incrocio con la circonvallazione, (pericolosissimo!);

    • prevede la chiusura degli accessi sulla carreggiata principale, nonostante la tipologia C2 di strada prevista dal D.M. 05.11.2001 li consente;

    • non prevede i fondi per il reimpianto di alberi di ulivo secolari che saranno espiantati per la realizzazione delle opere;

    • prevede un incrocio a raso per lo sbocco delle complanari a metà percorso dell’asse stradale interessato, concentrando in un solo punto tutti gli accessi che su Via Bosco si affacciano, (pericolosissimo!);

pertanto celandosi dietro il termine “sicurezza” viene proposto/imposto alla cittadinanza un progetto parziale ed assurdo i cui risultati saranno solo lo scempio ambientale di una zona interessata da alberi di ulivo secolari, lo spreco e lo sperpero di denaro pubblico e per giunta la realizzazione di un’opera che evidentemente aggrava le condizioni di sicurezza.

Il Comitato, per lo sviluppo sostenibile di Via Bosco è favorevole alla necessità di adeguamento alle norme del tratto stradale, si affida (per il momento) al buon senso e cultura civica dei nostri Amministratori e

CHIEDE

all’Amministrazione Comunale e Provinciale che il Progetto “LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLA S.P. VEGLIE ALLA S.PANCRAZIO-BONCORE”:

  1. venga ritirato;

  2. venga ripresentato un progetto di intervento unitario di adeguamento di tutto l’asse stradale sino all’abitato di Porto Cesareo e Torre Lapillo coerente al D.M. 05.11.2001 e che nello sviluppo vengano coinvolte tutte le realtà pubbliche e/o private che possano essere interessate dall’intervento e che possano contribuire con proposte e suggerimenti ad un effettivo sviluppo del territorio;

  3. che vengano sistemati, realizzando delle rotatorie, gli incroci presenti sulla circonvallazione dell’abitato di Veglie.

 

Veglie, lì 05 novembre 2007

IL COMITATO PER

LO SVILUPPO SOSTENIBILE DI VIA BOSCO