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"Giuseppe Landolfo"  -  8 giugno 2008

 

Le ragioni della mia non candidatura

La Cantina sprofonda nei debiti

e nei bilanci pieni di…???

 

Sento il dovere di informare i soci e la cittadinanza tutta sulle ragioni della mia non riproposizione a Consigliere di Amministrazione delle “Cantine Associate” di Veglie.

Un’attenta riflessione su tanti inspiegabili debiti e sulle perplessità del collegio sindacale del bilancio della “Viticultori Associati” (via Salice), che non lasciano intravedere nulla di buono ma hanno odore di indagini giudiziarie, mi hanno indotto, insieme ad altri onesti amministratori e soci, a tenermi per il momento fuori dallo SCHIFO che è emerso dalle passate amministrazioni e che oggi potrebbero ingiustamente coinvolgere persone, come me, che non meritano per onestà di intenti, di buoni propositi e sani programmi futuri, di essere infangati in una situazione melmosa.

Mi auguro che presto le Autorità competenti tra cui la stessa Magistratura, scoperchino le ragioni dei tanti debiti delle cantine. In questo modo si ristabilirà chiarezza sui fatti e legalità, permettendo alle persone di buona volontà di Veglie di guidare saggiamente la Cooperativa che è uno strumento vitale ed economico della nostra cittadina.

 

L’ex Consigliere di Amministrazione
GIUSEPPE  LANDOLFO

 

Messaggi dalla rubrica "Commenti e Opinioni"  -  9 e 10 giugno 2008

 

223. fuorisede - 2008-06-09 21:24:18
Caro Giuseppe, due domande;
non è possibile che l’attuale situazione della nostra Cantina dipenda proprio dagli "onesti amministratori e soci" di cui parli tu? Fino a prova contraria chi, se non loro, ha in mano ogni "sorte", cattiva o buona che sia, di questa nostra struttura?
E poi, la precedente amministrazione di cui parli, quella da cui, tu dici, sia "emerso lo SCHIFO", qual è??? Penso di non essere l’unico a cui piacerebbe saperlo!
Comunque buon lavoro!

 

224. Lucia - 2008-06-10 20:54:17
Gentili bloggers,
è la prima volta che partecipo a questo spazio.
Non sono più a Veglie da tanti anni e ,forse per curiosità, forse per nostalgia, spesso mi soffermo sui vostri dibattiti.
Si tratta di scambi di opinioni più o meno condivisibili, ma ahimè spesso sterili e per nulla costruttivi, anche sul mero piano argomentativo.
Siete sempre pronti ad attaccarvi l’un l’altro ed a demolire ogni initiativa senza mai fare proposte alternative, concrete e costruttive.
Potreste legittimamente chiedervi come mai, avendo questa opinione, abbia deciso di intervenire.
Lo faccio perchè voglio difendere l’iniziativa di Giuseppe Landolfo che, per inciso, non conosco e del quale non condivido le scelte politiche o ideologiche, ma al quale riconosco un indiscutibile coraggio. Coraggio per aver finalmente detto quello che tutti sappiamo e pensiamo ma che nessuno osa affermare con forza e convinzione. Coraggio per aver detto che la situazione in cui da anni tergiversa la "Cantina Viticoltori Associati" di Veglie è uno SCHIFO. Coraggio per averci "messo la faccia".
Probabilmente questa iniziativa sarà solo una goccia nell’oceano e di certo non modificherà lo stato delle cose, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare.
Tutti siamo pronti a lamentarci per quello che succede ma nessuno interviene concretamente, e quando qualcuno ci prova, ecco che si scatenano i commenti negativi...
Sarebbe bello vedere tante altre facce coraggiose, pronte a dire quel che pensano proprio come ha fatto questo giovane ragazzo.
E sarebbe anche bello se questo spazio comunicativo, che Veglie ha a disposizione, diventasse un luogo di costruzione di idee, di scambio di iniziative e proposte, un luogo di crescita. Criticare in maniera sterile ogni cosa, senza proporre alternative, è cosa sin troppo semplice. Demolire è più facile che costruire.
Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni a riguardo.
 
Lettera di risposta di Giuseppe Landolfo  -  11 giugno 2008

 

Ad una domanda, una risposta…
In merito ai fatti delle Cantine di Veglie
 

Gentile Signore, che esordisce con “una domanda”, senza apporre nome e cognome, si risponde con una sola e unica risposta. Le preciso, visto che è ignaro dei fatti che sono accaduti nelle rispettive Cantine di Veglie che per quanto concerne il bilancio della Cantina di Veglie “via Fratelli Bandiera”, lo stesso, pur essendo tecnicamente fatto bene, e dico “tecnicamente”, tantè che il Collegio sindacale non ha eccepito nessuna irregolarità sotto il profilo “tecnico”, la bocciatura è avvenuta solo nei contenuti ovvero in tutti quei punti, se pur negativi, che si sono accumulati nel corso delle passate gestioni. Ovvero i soci non hanno digerito bene le ragioni di tutte quelle passività e di tutte quelle non appropriate scelte, dimostratesi poi molto negative, che le amministrazioni precedenti hanno fatto. Non bastava certamente un anno circa di gestione del nuovo Consiglio di amministrazione, a sanare anni e anni di malamministrazione della Cantina. Noi, ultimi arrivati, almeno io personalmente, ho messo tutta la buona volontà per contribuire a creare una svolta di cambiamento ma la scelta della fusione, che inizialmente poteva sembrare positiva, è stata da alcuni manipolata per fare più danno che utilità a quel processo di rinnovamento e miglioramento a cui si mirava.

Riguardo alla Cantina “Viticultori Associati” di Veglie di via Salice, i fatti sono tutt’altro diversi. Uno sparuto numero di soci, praticamente una esigua minoranza, ha votato positivamente un bilancio pieno di dubbi e punti interrogativi e per dirla più semplice, è sufficiente riportare testualmente le parole del Collegio sindacale che così recita: “ritiene che il bilancio, chiuso alla data del 31/08/2007, non sia conforme alle norme civilistiche e pertanto non rappresenta del tutto in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della cooperativa”.

A ciò si aggiunge l’onestà professionale e morale del Collegio sindacale che in conclusione del verbale, lancia un appello fatto in questo modo :”invita tutti i soci della cooperativa, prima di esprimersi sull’approvazione del bilancio, a valutare tutti i rilievi mossi nella presente relazione”.

Ciò nonostante il premuroso appello del Collegio sindacale, quei pochi soci hanno votato per il si al bilancio.

In merito al fatto che la mia reazione, fatta di comunicati stampa, manifesti ecc sia scaturita, come ingenuamente e forse con un pizzico di invidia, Lei o qualcun’ altro possa dire, sia dovuta alla non riconferma a Consigliere di amministrazione, Le dico francamente che non conosce lo stile personale di fare politica ed informazione già consolidatosi del mio modo di fare ed agire, già palesato nell’ attività politica. Aggiungo inoltre, ad onor del vero che era già pronta la lista da presentare alle elezioni per il rinnovo delle cariche sociali della Cantina, svoltasi Domenica 8 Giugno 2008 e solo dopo il consulto con un gruppo di legali e commercialisti, si è ritenuto di tirarsi fuori dalla competizione dato l’emergere degli inquietanti, pericolosi fatti che coinvolgono il bilancio della Viticultori Associati di Veglie, per i quali si prevedono preoccupanti risvolti.
 

Giuseppe Landolfo