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Dott.ssa  Serena  Saponaro   -   Comitato "Ambiente Sano"   -   13 agosto 2008

Comunicato Stampa del Comitato “Ambiente sano” di Veglie 
 

Il Comitato "Ambiente sano" di Veglie, costituitosi in questi giorni e formato da professionisti, medici, insegnanti, rappresentanti di associazioni di categoria, sindacalisti e semplici cittadini, ha come finalità quella di informare la cittadinanza su tutte le fasi relative al progetto del sansificio presentato dalla Oil Salento e, quale garante della legalità, vigilare sul rispetto delle norme relative alla tutela del territorio e dell’ambiente.

Preme chiarire, anche in considerazione degli articoli di stampa pubblicati in questi giorni, che il suddetto Comitato non si pone quale mero organo di contrasto del progetto del sansificio, bensì tiene a stabilire un dialogo con tutte le parti in causa al fine di maggiormente tutelare la cittadinanza, gli operatori turistici della zona e l’ambiente.

Ciò posto, il Comitato intende fare chiarezza su alcuni punti dichiarati dal Direttore della OIL Salento nell’articolo pubblicato su questo giornale lo scorso 11 agosto.

Ad esempio è stato dichiarato che il sansificio non sarebbe nocivo né dannoso per l’ambiente perché gli impianti sarebbero situati ad una distanza di sicurezza dai centri abitati. Anche qualora questa affermazione fosse vera, la stessa starebbe a dimostrare lo scarso interesse che il progetto riserva alle masserie e a tutto quel movimento di turismo rurale che si è sviluppato nella zona.

Tra l’altro, dal progetto presentato presso il SUAP di Veglie si evince che la potenza dei camini, alti 40 metri, del sansificio è pari a circa 175.000Nmc/h, il che certamente implicherebbe l’arrivo di fumi nocivi anche in quei centri abitati che nelle dichiarazioni della Ditta non dovrebbero essere neanche sfiorati da emissioni nocive. L’enorme portata dall’impianto è facilmente dimostrabile, solo laddove si pensi che i fumi del "famoso" Sansificio del Consorzio Nord di Milano hanno una portata di appena 35.000 Nmc/h.

Ed ancora, è stato dichiarato che solo il 5% della sansa verrà trattata con il n-esano, considerando tale circostanza un pregio, dal punto di vista ambientale, del progetto in questione.

Purtroppo però basta il 5% di prodotto lavorato con solventi, affinché la sansa umida non possa essere più considerata come sottoprodotto agricolo ma si trasformi in un rifiuto avviato al riciclo con tutte le relative conseguenze normative e, nel caso specifico, anche urbanistiche.

Il comitato Ambiente Sano vigilerà costantemente sulla situazione informando senza indugio i cittadini che potrebbero subire conseguenze nocive da un impianto che, per come progettato, si rileverebbe certamente insalubre e dannoso per la comunità e per l’ambiente.

A breve, i coordinatori del Comitato chiederanno un incontro con il Sindaco del Comune di Veglie per chiarire loro che questa Associazione spontanea non è contraria in linea di principio al "sansificio" o ad impianti di produzione di energia alternativa, ma intende unicamente tutelare quegli interessi collettivi di cui è portatore.

Veglie, 13 Agosto 2008
 

La Coordinatrice del Comitato “Ambiante sano”

Dott.ssa Serena Saponaro

 

 

Dott. Lino Rollo   -   Comitato "Ambiente Sano"   -   16 agosto 2008

Esano nel sansificio della Società "Salento Oil": Innocuo?

In relazione a quanto dichiarato dal direttore della "Salento Oil", Sig. Spagnulo e pubblicato sul "Quotidiano" lo scorso 11 agosto, in qualità di chimico tengo a far notare alcune discrepanze e imprecisioni nelle informazioni del Sig. Spagnulo circa l’impiego del solvente chimico n-esano nel processo di estrazione dell’olio di sansa, nel mega-sansificio della "Salento Oil".

Il Sig. Spagnulo minimizza sia sulle quantità utilizzate che sulla pericolosità dell’esano. Ebbene, per quanto riguarda le quantità del solvente chimico in esame, nel Progetto presentato al Comune di Veglie dallo Studio di Progettazione Ing. Giuseppe Coluccia per la realizzazione del mega-sansificio, è prevista l’installazione di 3 serbatoi della capacità di 50 metri cubi ciascuno per un totale di 150.000 litri di esano.
Quest’enorme quantità di solvente dovrebbe servire, secondo quanto dichiarato dal Sig. Spagnulo, per lavorare solo il 5% della sansa nel sansificio.
Figuriamoci che quantità di solvente saranno necessarie per lavorare una quantità di sansa superiore alla così ridotta percentuale (5%) indicata dal Sig. Spagnulo.

Per quanto riguarda poi la pericolosità di questo solvente chimico,un idrocarburo derivato dal petrolio, basta consultare la scheda di sicurezza della Società Chimica SIGMA-ALDRICH , un grosso produttore di questo solvente. In questa scheda di sicurezza, l’esano è classificato come solvente altamente infiammabile ed esplosivo, nocivo per la salute e cancerogeno in seguito ad esposizione continua.

 

Lascio ad altri il compito di replicare alle affermazioni del Sig. Spagnulo circa il fatto che, in generale, il mega sansificio non è nocivo per le persone e per l’ambiente.
 

Lino Rollo

dottore in Chimica Industriale

e socio del  Comitato "Ambiente Sano" di Veglie

 

 

Dott.ssa  Serena  Saponaro   -   Comitato "Ambiente Sano"   -   21 agosto 2008

Il Comitato Ambiente Sano chiede al sindaco l'annullamento dell'autorizzazione rilasciata alla Oil Salento

Il 20 agosto il comitato "Ambiente Sano" ha avanzato istanza di annullamento in via di autotutela al sindaco e al responsabile SUAP del comune di Veglie relativamente al provvedimento n.50 del 11.08.08 di conclusione del procedimento in sanatoria per le opere abusivamente realizzate dalla OIL Salento, nonché di tutti gli atti connessi, consequenziali e presupposti allo stesso.

I presupposti giuridici per la richiesta di annullamento in via di autotutela, nella vicenda "sansificio" sussistono pienamente, da un lato, perché il provvedimento rilasciato appare inficiato da una serie di illegittimità dal punto di vista urbanistico–edilizio e dall’altro, poiché di tutta evidenza appare l’interesse pubblico rappresentato dalla tutela del diritto alla salute e del diritto ad un ambiente salubre.

I punti salienti dell’istanza formulata dal Comitato possono riassumersi nell’insanabilità delle opere abusive realizzate dalla Ditta e dalla errata zonizzazione dell’impianto, che per le sue caratteristiche di tipo industriale, non può certamente collocarsi in una zona agricola.

Inoltre, è stato segnalato il danno all’ambiente e alla salute dei cittadini che potrebbe derivare dall’attivazione di un simile "colosso", oltre al danneggiamento di tutte quelle attività turistico-ricettive sviluppatesi a fatica negli anni proprio in quella zona.

In occasione dell’istanza, è stata richiesta l’attivazione di tutte le procedure necessarie ad ottenere una valutazione di impatto ambientale da parte di un organo terzo (Provincia) che possa giudicare la fattibilità del progetto sotto l’aspetto propriamente ambientale.

Alla luce di queste considerazioni e della sensibilità dell’opinione pubblica sull’argomento il Comitato confida in comportamento che, a questo punto, pare opportuno definire "prudente" da parte dell’Amministrazione che porti all’annullamento di atti comunque illegittimi e potenzialmente pericolosi per la salute dei cittadini.

 

La Coordinatrice del Comitato “Ambiante sano”

Dott.ssa Serena Saponaro

 

 

Dott.ssa  Serena  Saponaro   -   Comitato "Ambiente Sano"   -   15 ottobre 2008

L’Amministrazione tace sulla iniziativa popolare di Consiglio Comunale aperto chiesto dai cittadini

L’incontro organizzato ieri dal Comitato Ambente Sano, partecipato dai cittadini aderenti allo stesso, nonché dalle Associazioni che appoggiano la linea del “no” al sansificio, tra le quali spiccano la Lega Tumori di Veglie, l’Associazone Grande Salento di Avetrana, l’Associazione Tyche di Veglie ed altre, ha posto l’attenzione su possibili iniziative da intraprendere per continuare a manifestare il dissenso all’attivazione dell’impianto.

Durante l’incontro si è ampiamente discusso, inoltre, dell’ampia mobilitazione dei cittadini durante la manifestazione del 28 settembre nonché anche delle amministrazioni dei comuni limitrofi che tutte hanno espresso formalmente il loro dissenso all’impianto mediante consiglio comunale aperto ai cittadini.

Sulla scorta di questo “movimento”, e, soprattutto, sulla richiesta dei cittadini di essere informati anche sul pensiero dell’amministrazione di Veglie, rimasta ormai l’unica a non essersi formalmente espressa sul “sansificio”, il Comitato ha formulato con congruo anticipo, una istanza di iniziativa popolare per la convocazione di un consiglio comunale aperto per il giorno 15 ottobre.

Tuttavia a tale richiesta non è seguita alcuna risposta, pertanto l’Amministrazione ha ritenuto di non dover convocare il consiglio e di tacere sull’argomento tenendo all’oscuro tutti i cittadini che sono preoccupati per le ripercussioni che l’impianto potrebbe avere.

Continua dunque la linea del mancato confronto sull’argomento tra gli organi politici e la popolazione, la quale è oggetto principale della critica da parte dei cittadini.

Inoltre il consiglio comunale richiesto per il giorno antecedente alla conferenza, avrebbe rafforzato la richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale auspicata dal Sindaco, in quanto l’Amministrazione avrebbe potuto, anche qualora non avesse voluto pronunciarsi in maniera decisa direttamente sull’impianto, quantomeno ritenere opportuna la VIA.

Ebbene, il silenzio ha certamente portato sconforto e smarrimento nei cittadini che, quanto meno, si aspettavano una risposta alla richiesta formulata, posto che tale iniziativa è una prerogativa del cittadino prevista dal regolamento comunale.

A conclusione dell’incontro, il comitato ha deciso di organizzare per il giorno 16 p.v., anche con l’appoggio delle Associazioni intervenute, un sit-in a Lecce nei pressi degli uffici provinciali in via Salomi (ex vito Fazi), dove è stata convocata conferenza di servizi avente ad oggetto l’autorizzazione all’emissione dei fumi dell’impianto; a detta conferenza il comitato stesso aveva chiesto di partecipare ma, anche in questo caso, la Provincia non ha ancora risposto alla richiesta***.

In quell’occasione verrà nuovamente manifestato il dissenso all’impianto auspicando, quantomeno, un rinvio della conferenza a dopo la pronuncia in camera di Consiglio sui ricorsi presentati innanzi al Tar.

A questo punto, non resta che sperare che durante la conferenza il sindaco Voglia fermamente opporsi al rilascio delle autorizzazione almeno sino all’espletamento della procedura di VIA.

La Coordinatrice del Comitato “Ambiante sano”

Dott.ssa Serena Saponaro

***Nella mattinata del 15 ottobre è giunto l'invito ufficiale da parte della Provincia al Comitato Ambiente Sano per la partecipazione alla conferenza di servizi.

 

 

Comitato "Ambiente Sano"   -   16 ottobre 2008

Conferenza dei servizi rinviata

Il Comitato continua a manifestare il suo dissenso all'impianto

La conferenza di Servizi prevista in Provincia per oggi alle ore 10.00 viene rinviata a data da destinarsi poiché il Presidente della Provincia e l’Assessore all’Ambiente hanno formulato richiesta di attivare per il progetto della OIL Salento la procedura di verifica preliminare di assoggettabilità a VIA.

In altri termini detta procedura servirà a verificare se l’Impianto, già autorizzato dal Comune può essere o meno sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale.

Nonostante il rinvio, il sit-in organizzato dal Comitato si è tenuto comunque ed ha visto la partecipazione, oltre che dei cittadini, anche di alcuni esponenti delle Associazioni che hanno già detto No all’Impianto: la Pro Loco di Veglie, l’associazione Grande Salento, la Lega Tumori di Veglie, Gli Amici di Beppe Grillo, Forum Ambiente e Salute ecc.

Il Comitato, da un lato, ha ottenuto il rinvio della Conferenza, anche se la richiesta di rinvio che aveva formulato era finalizzata ad uno spostamento dell’incontro a dopo la pronuncia del TAR, ma, d’altro, si è posto una serie di interrogativi di difficile soluzione.

Ci si chiede: se la Provincia è competente in materia di emissione dei fumi e, soprattutto, se la procedura di verifica preliminare di assoggettabilità è stata affidata al settore scarichi ed emissioni della Provincia, la VIA cui l’Ente provinciale si riferisce, ai fini della verifica attivata, riguarda il progetto nel suo complesso o solo la valutazione degli aspetti inerenti all’emissione dei fumi?

Ebbene, le preoccupazioni sollevate, ancora una volta, dai cittadini attengono alla necessità di ottenere, comunque, una Valutazione di Impatto Ambientale complessiva sul progetto che tenga conto anche degli aspetti urbanistici e, soprattutto, alla necessità di conoscere come, in questo contesto, si stanno muovendo realmente le istituzioni.

Al cittadino non interessa individuare un responsabile, ma semplicemente capire cosa sta succedendo e qual è il modo migliore per tutelare il territorio, l’ambiente e la persona.

Vi è da dire, inoltre, che quand’anche la procedura di verifica di assoggettabilità dovesse accertare la non necessarietà della VIA, comunque, l’Amministrazione di Veglie potrebbe richiederla su tutto il progetto ed in virtù del fatto che oltre ad essere stata invocata dai cittadini è stata più volte richiesta dai comuni limitrofi.

Ed allora, questa richiesta va rinnovata nuovamente all’Amministrazione, ed insieme a questo il Comitato si impegnerà a vigilare sulla procedura di verifica attivata dalla Provincia presentando osservazioni sulla necessità di assoggettare l’impianto alla valutazione di impatto ambientale.
 

 Comitato “Ambiante sano”

 

 

Comitato "Ambiente Sano"   -   5 novembre 2008

MEGA SANSIFICIO: IL TAR DECIDERA’ NEL MERITO

La causa sarà trattata nel merito nel mese di Gennaio

Si è tenuta oggi l’udienza in camera di Consiglio innanzi al Tar Lecce per la trattazione dei tre ricorsi avanzati avverso il provvedimento di autorizzazione rilasciato dal Comune di Veglie in favore della Oil Salento per la realizzazione del Mega sansificio in contrada la Casa.

Il Comune di Veglie non si costituisce in giudizio, confermando ancora una volta la linea “attendista” tenuta durante a tutto il corso della questione che ormai da mesi interessa i cittadini non solo di Veglie ma anche dei comuni limitrofi.

I ricorrenti hanno chiesto ed ottenuto un rinvio della causa affinché quest’ultima possa essere decisa nel merito nel più breve tempo possibile, non essendo ormai in questo momento più opportuna una mera sospensione del provvedimento.

Ed infatti, vista l’attivazione della procedura di assoggettabilità a VIA predisposta dalla Provincia, e, pertanto, vista l’assenza di autorizzazione per l’emissione dei fumi in atmosfera, l’impianto non può essere ancora attivato prima del compimento della procedura stessa e della eventuale successiva autorizzazione provinciale.

Alla luce delle richieste formulate dai Ricorrenti in ordine alla necessità di una sentenza che definisca la vicenda quanto prima, il Presidente del TAR ha rassicurato i difensori sulla circostanza che la causa sarà trattata nel merito nel mese di Gennaio.
 

 Comitato “Ambiante sano”