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 dr Pietro CALCAGNILE - 8 gennaio 2009

Il piano dei rifiuti costerà lacrime e sangue ai pugliesi

Ci sono 3 modi per risolvere il problema dei rifiuti:

 

1) la discarica controllata

2) l'inceneritore (o termovalorizzatore)

3) lo smaltitore.

 

Il 1° metodo è il più economico e il meno inquinante per l'ambiente se la discarica viene realizzata secondo le norme previste dalla legge e se viene gestita da imprenditori onesti che rispettano le regole non inquinando la discarica con rifiuti speciali proveniente soprattutto da aziende del Nord.

 

Il 2° metodo costa il doppio della discarica, però i governanti hanno permesso ai gestori di tali termovalorizzatori di usufruire dei finanziamenti, incamerati dall'Enel sulle bollette , che dovrebbero essere utilizzati per lo sviluppo delle energie alternative. Perciò gli impianti del Nord costano di meno ai cittadini settentrionali proprio grazie ai finanziamenti statali. Il governo Prodi ha inoltre vietato ai nuovi gestori dei termovalorizzatori di utilizzare i fondi statali penalizzando in questo modo soprattutto i contribuenti meridionali. I parlamentari meridionali dovrebbero fare una battaglia bipartisan al fine di ottenere le stesse regole che valgono per i cittadini del Nord: non ci possono essere 2 pesi e 2 misure. Tralascio il discorso che i termovalorizzatori emettono nell'atmosfera sostanze inquinanti come la diossina: saranno le Asl competenti del territorio a fare i controlli.

 

Il 3° metodo è il più costoso di tutti e non ha mai dato risulati soddisfacenti sin dagli anni 80. La Regione Campania è stata una delle prime regioni a sfruttare i finanziamenti comunitari e statali però i risultati sono sotto gli occhi di tutti; per risolvere il problema della Campania i grandi politici del Nord sono stati costretti a sfruttare le vecchie discariche senza però prevederne delle altre. Anche i politici della Regione Puglia, sia di destra che di sinistra, fanno a gara per distinguersi dal cosiddetto partito delle discariche, però senza di esse i rifiuti resterebbero nelle strade. Per quale motivo i cittadini pugliesi che hanno la fortuna di poter sfruttare tutte le cave presenti sul nostro territorio devono utilizzare dei metodi così costosi si può facilmente intuire.

 

Il piano dei rifiuti approvato dall'ex governatore Fitto e fatto proprio dall'attuale governatore Vendola è fallito e quando sarà attuato costerà lacrime e sangue ai Pugliesi.

Costringere i cittadini di Ugento a sopraelevare la discarica già esaurita è una violenza a quel territorio!

 

Veglie, 6 gennaio 2009
 

dr Pietro CALCAGNILE
via Mazzini 50 -73010 VEGLIE (LECCE )
E-MAIL: calcpietro@tiscalinet.it
sito Internet: http://pietro.calcagnile.it