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 Consiglieri dimissionari  -  3 dicembre 2009

 

La sentenza del TAR di Lecce accoglie il ricorso per il mancato scioglimento del Consiglio Comunale di Veglie presentato dagli 11 consiglieri dimissionari

( >Sentenza Tar-2986 .pdf )

Il TAR di Lecce con sentenza pubblicata in data odierna (3 dicembre 2009) (Pres. Aldo Ravalli; Rel ed Est. Massimo Santini) ha accolto il ricorso degli 11 consiglieri dimissionari del Comune di Veglie, difesi dall’Avv. Gianluigi Manelli, proposto avverso il mancato scioglimento del Consiglio Comunale.

La Prima Sezione del TAR Lecce, che già in sede cautelare aveva condiviso le tesi difensive dei ricorrenti, ha delegittimato gli atti che strumentalmente l’Amministrazione Comune di Veglie aveva posto in essere al fine di impedire lo scioglimento dell’Ente dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali, avvenuta il 28 maggio 2009.

In particolare, accogliendo pienamente le tesi difensive dell’Avv. Gianluigi Manelli, il TAR Lecce ha riconosciuto la illegittimità dell’atto di convocazione del consiglio comunale per la surroga del primo dimissionario, Prof. Antonio De Bartolomeo (che, si ricorda, è avvenuta mentre lo sportello del protocollo era chiuso e l’accesso era precluso agli altri consiglieri dimissionari), strumentalmente frapposta alle altre dimissioni per il solo fine di interrompere la consequenzialità delle stesse, affermando che “la formalizzazione dell’avviso di convocazione avvenuta “a sportello chiuso” (ossia attraverso modalità non altrimenti consentite agli altri consiglieri comunali) rappresenta una violazione delle norme che regolano la gestione del protocollo che, dato l’assetto di interessi in giuoco, non rileva quale mera irregolarità procedimentale quanto, piuttosto, alla stregua di vera e propria illegittimità di carattere sostanziale”.

In conseguenza all’enunciato principio, il Tribunale Amministrativo di Lecce ha riconosciuto la idoneità delle dimissioni dei consiglieri ricorrenti a provocare lo scioglimento dell’Ente.

Il Tribunale Amministrativo ha definitivamente chiarito che “quello della contemporaneità è un concetto sì rigoroso ma non al punto da comportare determinati adempimenti e formalità che, in concreto, possano impedire l’operatività dell’istituto e dunque vanificare le finalità perseguite dal legislatore”.

L’Avv. Gianluigi Manelli ha espresso piena soddisfazione dichiarando: “La pronuncia del TAR coglie pienamente il profilo della illegittimità dell’operato dell’Amministrazione, stigmatizzando il tentativo di vanificare la univoca e condivisa volontà espressa dalla maggioranza dei consiglieri comunali di sciogliere il consiglio comunale; essa rappresenta un importante punto di arresto giurisprudenziale giacchè il TAR di Lecce si è fatto carico di superare profili meramente formalistici alla ricerca di una giustizia sostanziale”.

Valide quindi le dimissioni dei consiglieri ai fini dello scioglimento del consiglio comunale di Veglie.

Alla vigilia delle prossime elezioni amministrative del marzo 2010 la sentenza del Tar Lecce produce un effetto dirompente sulla comunità Vegliese, retta da mesi da un’Amministrazione che non era più, da tempo, espressione della volontà popolare.

I consiglieri dimissionari auspicano quindi un immediato intervento del Prefetto di Lecce che, prendendo atto del contenuto della sentenza in questione, non potrà che dichiarare lo scioglimento dell’amministrazione di Veglie.

 

Veglie 3 dicembre 2009

                                                                               

I consiglieri dimissionari
De Bartolomeo, Aprile, Armonico, Capoccia, Carlà,

Greco, Paladini, Rollo, Spagnolo C., Stefanizzi, Vetrano