Indice Generale                                           Lettere Indice Lettere

 Comitato Ambiente Sano   -   Comunicato stampa 9 settembre 2009

Comitato Ambiente Sano - Comunicato Stampa

Resoconto Conferenza di Servizi del 7 settembre 2009 presso la Provincia

 

Oggi, 7 settembre 2009, alle ore 10.00 presso la sede della provincia di Lecce in via Salomi si è tenuta la conferenza di Servizi attinente l’Autorizzazione all’emissione dei fumi in atmosfera in favore della Ditta OIL Salento per l’impianto di produzione e commercializzazione del nocciolino, sito in Veglie in Contrada “la casa”.

Erano presenti all’Incontro: il titolare della Ditta Luigi Panarese, il Direttore della Ditta Dott. Mauro Spagnulo, due tecnici della Ditta stessa, il Sindaco del Comune di Veglie, il Responsabile dell’ Ufficio Tecnico del Comune di Veglie Arch. Antonello Anglano, il Consigliere di minoranza del Comune di Veglie Mimmo Saponaro, la Asl Lecce, l’Arpa, l’Avv. Adriano Tolomeo per i Comuni di Sandonaci e di San Pancrazio, il Sindaco del Comune di Sandonaci, il Sindaco del Comune di San Pancrazio, l’Avv. Angelo Vantaggiato per l’Associazione Salento Terra d’Arneo e l’Avv. Serena Saponaro per il Comitato Ambiente Sano.

Apertasi la seduta, il Dirigente del servizio scarichi, emissioni e rifiuti ha dato atto delle ulteriori intervenute richieste di partecipazione al procedimento amministrativo formulate dal Consorzio di tutela del Salice Salentino DOC, in persona del Presidente Angelo Maci ed il WWF, associazioni che a fronte della richiesta formulata sono state invitate a due giorni dalla Conferenza stessa.

Per tali ragioni il WWF ed il Consorzio hanno richiesto un differimento dell’incontro al fine di esaminare la documentazione relativa al progetto della OIL Salento. Tuttavia, il Dirigente ha ritenuto di dover tenere ugualmente la Conferenza indetta, facendo presente che tali Associazioni avrebbero potuto prendere visione di tutti gli atti della procedura e presentare delle memorie nei giorni seguenti.

Inoltre, sempre in apertura della conferenza lo stesso Dirigente ha significato che pur tenendosi tale incontro, comunque, il provvedimento di Autorizzazione all’emissione dei fumi oppure il rigetto della stessa non sarà adottato sino a quando Il Consiglio di Stato non deciderà sull’appello avverso le sentenze del TAR Lecce, presentato dalla Ditta richiedente.

Alla luce di tale dichiarazione il Sindaco del Comune di Veglie non ha espresso alcuna valutazione di merito sull’impianto, ritenendo opportuno attendere il pronunciamento del Consiglio di Stato.

L’associazione Salento Terra d’Arneo ed il Comitato Ambiente Sano hanno dichiarato a verbale l’illegittimità della conferenza, in quanto a fronte delle sentenze TAR Lecce che hanno annullato i titoli urbanistico-edilizi rilasciati in favore della Ditta, non appare idoneo svolgere alcuna attività istruttoria su un impianto che, allo stato, risulta illegittimamente esistente.

Anche i Comuni di San Donaci e di San Pancrazio Salentino hanno sostenuto l’inutilità della Conferenza di Servizi in quanto la continuazione della stessa comporterebbe l’aggravio del procedimento amministrativo, dal momento che per la conclusione di quest’ultimo, comunque, si attenderà la Sentenza del Consiglio di Stato.

La ASL Lecce era presente e già nella conferenza del 14 luglio aveva espresso parere favorevole all’Autorizzazione all’emissione dei fumi.

L’ARPA, seppur presente all’incontro, non ha ancora depositato alcun parere, dichiarando che avrebbe a ciò provveduto nel più breve tempo possibile. Ebbene, pur in assenza di tale parere, la Conferenza si è tenuta ed è stata conclusa.

Dalla discussione è emerso che il Dirigente ha riconvocato la Conferenza di servizi, superando il precedente provvedimento di sospensione, a fronte delle paventate minacce di richiesta di risarcimento danni  che la Ditta starebbe subendo a causa della lungaggine del procedimento.

Ebbene i cittadini si chiedono com’è possibile che il Dirigente abbia considerato preponderante  un richiesta di risarcimento danni chiaramente priva di ogni fondamento giuridico in quanto comunque l’impianto non potrebbe essere attivato stante l’annullamento dei titoli edilizi intervenuto con le note sentenze.

Senza dimenticare che in questa vicenda sono coinvolti diversi interessi economici ed ambientali, contrapposti a quelli della Ditta. Ebbene, come verranno tutelati? I danni che potrebbero derivare dall’attivazione dell’impianto da chi verranno risarciti?

 

Comitato Ambiente Sano