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 dott. Fabio Coppola   - Lunedì  Dicembre 2013

 

 

LA VIGILANZA INFORMALE

 

Nelle ultime settimane lo smaltimento illecito di rifiuti è un tema di grande attualità nel Salento. Prima le dichiarazioni del pentito della camorra Carmine Schiavone, poi le rivelazioni del collaboratore di giustizia della Scu Silvano Galati relative ai rifiuti interrati a Supersano. Infine l’elenco del 2001 della Regione Puglia sulle circa 200 discariche di rifiuti speciali e pericolosi censite in provincia di Lecce. E i comitati di cittadini allarmati e associazioni che chiedono informazione, sicurezza e salute. Con una spesa pubblica di centinaia di migliaia di euro necessari per le bonifiche, a riparare i danni causati dagli interessi privati.

Una considerazione personale: le forze dell’ordine, pur prestando il loro servizio con impegno e professionalità, non sempre riescono a contrastare il fenomeno, che prima di essere di carattere giudiziario, è soprattutto un fenomeno culturale.

Anche nel feudo vegliese vengono commessi reati ambientali. Ogni cittadino può essere custode del territorio. Innanzitutto educando i propri figli al rispetto dell’ambiente. E poi mettendo in atto la vigilanza informale. Quasi tutti ci muoviamo portandoci appresso il telefonino. Può essere utile salvare in rubrica i numeri telefonici di emergenza per segnalare tempestivamente eventuali abusi:

Polizia municipale di Veglie 0832/967349;  Carabinieri di Veglie 0832/966004. Inoltre Corpo Forestale dello Stato 0832/097211; Nucleo ecologico dei Carabinieri 0832/391923, 800/253608; Capitaneria di porto di Porto Cesareo 0833/560485; Vigili del Fuoco 115; Polizia Provinciale 0832/683964, 0832/683968.

Quasi tutti i telefonini scattano foto e filmati, validi mezzi di prova in caso di infrazione. Il parco naturale “Lupomonaco” può essere facilmente controllato percorrendo la circonvallazione vegliese. Ricordo che il parco viene spesso danneggiato da abbandono di rifiuti, pascolo abusivo, taglio di arbusti, raccolta di lampascioni, ecc.

Tenere in auto un vecchio paio di jeans potrebbe essere utile per spegnere un principio di incendio; allo stesso scopo, il Comune di Veglie potrebbe depositare nel centro visite del parco alcuni battifiamma.

Anche la semplice presenza di visitatori nel parco rappresenta un deterrente per chi volesse compiere azioni nocive all’ambiente. Un insegnante che accompagna la scolaresca nel parco potrebbe effettuare vigilanza informale, come un ciclista amante dello sterrato che attraversa la macchia utilizzando i sentieri esistenti.

Solo con la gelosa difesa del parco da parte di tutti, si eserciterà una efficace salvaguardia che ci consentirà di consegnarlo alle generazioni future.

Veglie, 09/12/2013

Dott. Fabio Coppola

 

Veglie, Parco naturale comunale “Lupomonaco”.

Distruzione del manto erboso causato dalla raccolta di lampascioni (foto F. Coppola, aprile 2013).