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 Maurilio Nicolaci, Consigliere di minoranza, Veglie nel Cuore - Mercoledì 17 Aprile 2013

 

 

Maurilio Nicolaci, capogruppo Veglie nel Cuore:

«L’amministrazione che vende “FUMO”»

Lettera di risposta al Consigliere Antonio Greco

 

 

Da diversi giorni, circola in rete, (uno stralcio è stato anche pubblicato su un quotidiano), una lettera aperta che l’ex assessore Antonio Greco si è premurato di inviare al Presidente del Consiglio e al Sindaco del Comune di Veglie.

L’ex assessore “dimissionato” dal sindaco Aprile, insieme all’assessore Armonico, il 22/11/2012, ha, da sempre, avuto un peso specifico nella maggioranza, titolare tra l’altro di una serie di deleghe di assoluto rilievo. Come si dice in gergo, era lui che “conduceva le danze”, era lui che in Consiglio comunale presentava, discuteva con l’opposizione e difendeva le delibere. Con questo documento, già preceduto da altre lettere in cui manifestava tutto il suo malessere, prende le distanze da quell’amministrazione che tanto aveva voluto, per “vincere” la campagna elettorale.

A leggere attentamente quanto da lui asserito, sembra, però, che stesse all’opposizione.

Lui, sovraccarico di lavoro, in quanto, a suo dire “ha dovuto supplire al disimpegno di altri“, si trova “solo” e messo in un angolo.

L’ex assessore, oggi e solo oggi, parla pubblicamente di “maggioranza che non si è mai amalgamata”, “di palese violazione dell’accordo pre–elettorale”, a quanto sembra per colpa dell’UDC e del PD che, ad un certo punto, hanno deciso di abbandonare l’idea di una “politica unitaria” e rappresentare, con i propri simboli di partito, gli elettori. Parla ancora di “squadra inadeguata ad affrontare la situazione” .

Continua ancora l’ex assessore che, la crisi nata in seno a questa maggioranza sia stata gestita in maniera inadeguata dal Sindaco Aprile che, in balia delle parti, era disposto a tutto, pur di portare a termine il mandato; il sindaco avrebbe affermato: “datemi voi la soluzione, faccio quello che mi dite”.

Queste frasi riportate dal più fedele sostenitore del Sindaco, sino all’altro ieri, devono far riflettere attentamente i cittadini.

Questa è stata, ad oggi, l’Amministrazione di Sandro Aprile: una compagine unita solo per occupare poltrone, che discute ininterrottamente per il numero degli assessori, ma che è lontana dai problemi della nostra cittadina.

Questo atteggiamento da “inadeguati” ha portato questa maggioranza allo stallo più assoluto, alla perdita, ad oggi, di due finanziamenti importanti per Veglie (CPT e Recapito finale acque reflue bacino sud).

Più che amministrare, Aprile e tutta la sua maggioranza hanno sopravvissuto agli eventi, non li hanno affrontati e se lo hanno fatto, i risultati sono sotto agli occhi di tutti: strade dissestate, illuminazione inadeguata, assenza di controllo del territorio, assenza del servizio di polizia urbana nei giorni festivi, perdita di finanziamenti, sostenimento di spese inutili per dividere lo stabile di Parco delle Rimembranze, mancato coinvolgimento della cittadinanza ed altro ancora.

Oggi, sarebbe fin troppo facile dire: “noi dell’opposizione ve lo avevamo detto”! Tanta rabbia ci attanaglia per la consapevolezza che Veglie sia sprofondata dal punto di vista amministrativo e non solo: siamo indietro rispetto ad altre realtà che sono riuscite a vedere la politica come “ volano” per lo sviluppo del territorio e non come giardino personale.

Quanto affermato dall’ex assessore Greco era già noto a tutta l’opposizione che, più volte, sui quotidiani, sui siti e con manifesti ha “invitato” il sindaco Aprile a “togliere il disturbo”, anche perché la squadra che lo aveva sostenuto di fatto si era dissolta come neve al sole.

Naturalmente, il sindaco, dal canto suo, preferisce andare avanti, continuando a vivacchiare, ben conscio, oggi, di poterlo fare con maggiore difficoltà rispetto al passato.

I cittadini di Veglie dovrebbero sapere che, il “fumo“ prodotto da questa maggioranza ha la paternità di tutti coloro che la compongono: sono responsabili dello scempio amministrativo, in cui Veglie si trova, sia gli assessori disimpegnati, sia quelli che, nonostante l’impegno, non sono riusciti a risolvere i problemi della gente; lo stesso vale anche per tutti gli altri consiglieri comunali di maggioranza che hanno sempre approvato tutti gli atti solo per spirito di appartenenza e senza spirito critico.

Oggi, caro consigliere Greco, è facile denunciare! Tuttavia, sarebbe stato meglio, far conoscere prima ai vegliesi le inefficienze e “l’analfabetismo amministrativo” che hanno caratterizzato, da sempre, la sua forse “ex“ compagine”.

Non basta una semplice dichiarazione di scontento a farla uscire a testa alta dall’imbarazzo! Lei crede che dopo tre anni, la cosa più semplice è lavarsi le mani come fece Ponzio Pilato?

Maurilio Nicolaci