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Lettera agli Amministratori (di Sanghez De Luna Ugo) Rete Fognaria di Veglie
Oggetto: Lettera agli Amministratori
In questi giorni è stato affisso un manifesto, riguardante l’allacciamento per la fognatura nera non molto chiaro e comprensibile. Credo bisognerebbe farne un altro più chiaro e accessibile a tutti. Ma non è questo il problema. Il motivo per cui mi accingo a scrivere queste righe rivolte sia alla maggioranza che all’ opposizione è innanzitutto quel termine “obbligatorio” con cui inizia il manifesto in oggetto. Che lo debba essere, nessuno lo mette in dubbio ma che vi siano solo 120 giorni di tempo, è tutta un’altra questione!! Non so quale sia stato il motivo. Sicuramente vi saranno dei termini Regionali, Nazionali o Europei da rispettare ma è altrettanto vero che il Primo cittadino a fronte di situazione di crisi, credo possa certamente impugnare e chiedere proroghe o spostamenti o qualcos’altro. E’ da un po’ di tempo che ci troviamo in recessione. Il 2012 è stato già di per sé pieno di tasse, dall’ ICI o IMU ai tanti balzelli di aumenti luce, gas, acqua, irpef sia locali che nazionali ecc. Adesso il comune si mette a tassare i passi carrabili, le insegne luminose- pubblicitarie, che ora i vari commercianti e artigiani stanno facendo divellere per i costi insostenibili. E come se ciò non bastasse, arriva la stangata dell’allacciamento alla rete fognaria. Avete pensato ciò che comporta per un cittadino che vive nell’entroterra del Comune? Sono l’80% circa della popolazione. Quasi la totalità di esse sprovvista di collegamento fognario ma di pozzo a tenuta stagna. Solo le case ristrutturate di recente sono provviste di collegamento fognario. L’allacciamento alla rete fognaria in queste abitazioni, che come detto , sono circa l’80% circa delle case del Paese, significa fare un traforo che va dai 12 ai 20 metri. Significa un costo dai 2.000 ai 3.000 euro e passa . Significa quindi che CHI NON LAVORA NON POTRA’ FARLA! Significa che coloro che percepiscono una misera pensione non potranno permetterselo! Significa che un lavoratore dipendente con un nucleo famigliare di 4/5 persone ed uno stipendio medio di 1200/1300 riuscirà difficilmente a realizzarlo. Quindi, farà l’allacciamento solo il 30%circa dei cittadini. E il Comune cosa sta a fare!? A guardare?! Per esempio: si e’ cercato un accordo con l’acquedotto, per verificare se l’allaccio possa essere fatto con uno sconto almeno del 20, considerando che la mancanza di tempi morti, dovuti ai tanti impianti da realizzare, produrrebbero dei costi minori? Si e’ cercato di trattare con i gruppi bancari, affinchè, possano garantire per chi potrebbe farne richiesta di pacchetti finanziari a tasso zero, con garante il Comune? ( Qualche anno fa tra la Provincia di Lecce ed il M.P.S lo ha realizzato per famiglie che rispondevano a determinati requisiti, dei pacchetti finanziari fino a 10.000 euro con rate piccolissime e a tasso zero, con garante stessa la Provincia).
Si sono cercate una o piu’ ditte, anche
esterne al territorio, che garantendo un certo numero di impianti
potessero riservare alcune agevolazioni di natura economica? Cari signori, se non avete fatto nulla di tutto cio’, credo sia arrivato il tempo di prendere delle decisioni anche gravi. Non si può pensare di amministrare un Comune , se non ci si identifica con i bisogni e le esigenze della cittadinanza. Cari amministratori, queste considerazioni non appartengono solo al mio pensiero. Credo, di aver interpreto i malumori di parecchi miei compaesani. Spero, di riuscire a scuotere le coscienze di tutti Voi, che invece di cercare soluzioni che consentano di essere d’ aiuto alle famiglie e ai nostri giovani, spendete il vostro tempo dietro inutile diatribe personali.
Mi scuso per eventuali errori o imprecisioni. Saluto e ringrazio cordialmente
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