Leggi la Presentazione di veglie News

 

di Raffaele Caldararo

 

Edizione "Edit Santoro"

 

Presentazione del libro

VENERDI'  15  MAGGIO  2009 ore 10.00

 

presso il

Liceo Ginnasio Statale di Lecce

"GIUSEPPE   PALMIERI"

 

a cura del Prof. Ennio MONASTERO

docente Emerito di Latino e Greco

"Dialogo tra Scienza e Religione"

di Raffaele  Caldararo

 

dalla "Presentazione" del libro (prof. Umberto Mazzotta, dirigente scolastico Liceo G. Palmieri):

 

Non capita spesso di presentare un lavoro di ricerca, elaborato con cura da uno studente e presentato alla Commissione degli Esami di Statosotto forma di tesina interdisciplinare a conclusione del suo Iter formativo di Studi liceali.

La Scuola dell'Autonomia, interessata in questi ultimi anni da Riforme annunciate e poi sospese, la Scuola degli Studenti e dei Docenti che protestano per i tagli dovuti alla recente crisi finanziaria, è in grado di produrre cultura e far emergere le risorse umane che rendono un Paese ricco di energie giovanili e di speranza per il futuro.

La ricerca dello studente Caldararo Raffaele, molto pregevole e ricca di numerosi interventi di personalità di rilievo nel campo filosofico e scientifico, è un esempio di una Scuola Viva, laboriosa e capace di suscitare entusiasmo e spirito critico nelle giovani generazioni.

Per la verità la famiglia Caldararo non è nuova all'elaborazione ed alla riflessione storica e culturale sui grandi temi della religiosità umana e della società contemporanea. Il padre Giovanni, uomo impegnato sul piano professionale con una profonda carica umana e disponibilità verso i bisognosi, ha sostenuto ed incoraggiato le pubblicazioni della figlia Irene  prima ed ora di Raffaele ed Agnese, studenti del Liceo Palmieri particolarmente meritevoli negli studi.

Il lavoro di Raffaele, intitolato "Dialogo tra Scienza e Religione",  merita di essere letto dai Giovani, sia perché è stato scritto da un giovane Studente liceale e sia perché offre l'opportunità di effettuare una riflessione critica sui grandi temi del rapporto tra Scienza e Fede in un particolare momento storico, pieno di contraddizioni, di crisi dell'economia globalizzata e di vera e propria guerra di posizione tra Cristianesimo ed Islam, tra Occidente ed Oriente.

La complessità delle problematiche affrontate, la ricchezza dei contributi di personalità della cultura e della Scienza, la collaborazione dei Docenti del Liceo, autorevoli maestri del giovane studente, rendono il libro ricco di elementi di novità e certamente utili per affrontare con maturità e con senso di responsabilità il difficile cammino della Vita.

La conclusione della ricerca con la biografia del prof. Ennio De Giorgi, grande matematico salentino, uomo di proda fede e già studente del Liceo, rappresenta un significativo segnale di continuità con la grande tradizione storica dell'Istituto.

Sono sicuro che il giovane studente Caldararo Raffaele saprà utilizzare questa esperienza culturale per raggiungere ulteriori traguardi negli Studi e per realizzare le speranze di una vita fondata su valori della Fede e della Scienza.

Umberto MAZZOTTA
Dirigente Scolastico

dalla "Premessa" del libro (di Raffaele Caldararo, autore):

 

Come nasce il libro

Nel 2006 il romanzo "Il Codice Da Vinci" di Dan Brown, divenuto subito un "best seller" in tutto il mondo, ha richiamato l'attenzione dei lettori sull'importante tema del rapporto tra fede e scienza, suscitando un interesse tanto straordinario che ne è nato un film.

Pur trattandosi di un "romanzo", gli argomenti che vi sono trattati toccano molti interrogativi, cui da tempo tento di dare una risposta, circa le ragioni per cui alcuni movimenti religiosi hanno coinvolto uomini di scienza di fede e gente comune su talune verità di fede, o ritenute tali, in modo così radicale e profondo da esserne testimoni con la morte.

L'attuale contrapposizione tra mondo cristiano e mondo islamico, che - dopo l'attacco alle Torri Gemelle del settembre 2001 - in alcune parti del mondo si è trasformato in vera e propria guerra, induce a riflettere sulla forza eccezionale dei movimenti religiosi, con notevoli implicazioni socio-politiche, che impegnano le coscienze dei popoli e mettono in pericolo la pace universale.

Mi sono chiesto se siano state (o lo siano ancora} giustificabili le crociate, le guerre, gli attentati, le mostruosità operate in nome di qualcosa che si configura come "Bene" contro qualcosa (o qualcuno) che si configura come "Male".

Può la contrapposizione religiosa - da sola - render ragione degli attriti che sconvolgono ancora oggi l'umanità?

"L'Islam ha la tendenza a vedere nel capitalismo l'antagonista, il Satana che bisogna distruggere - afferma il filosofo Emanuele Severino -. Se ci si avvicina al fenomeno, allora le cose cambiano aspetto perché l'Islam non può essere considerato un fatto a noi estraneo, non occidentale. Appartiene all'Occidente. La comune matrice vetero-testamentaria è fuori discussione, poi l'Islam adotta anche testi evangelici, sia pure reinterpretandoli... C'è, sia da parte della cultura filosofica occidentale, sia da parte della cultura filosofica dell'Islam, il comune intento di mostrare come la rivelazione religiosa sia in accordo con la sapienza greca, considerata come la suprema forma di razionalità..."

Ciò di cui parla Severino è straordinario: la "sapienza" greca, come base unificante di due visioni religiose tanto (apparentemente) dissimili!

Ma allora, a noi uomini d'oggi, deve essere sfuggito qualcosa di molto importante, di grandioso e decisivo, se ci è detto di tornare indietro di 2500 anni; perché la "sapienza", indispensabile per affrontare e risolvere i problemi del mondo, dobbiamo andarla a cercare rileggendo Plotone ed Aristotele!

Ecco spiegato il perché di questa ricerca, che - ben lungi dall'avere la pretesa di essere esaustiva - vuole porsi come un piccolo salto nel passato, in quegli aspetti storici, letterari, filosofici, scientifici e anche, perché no, tradizionali e popolari, che hanno caratterizzato varie epoche e vari uomini, focalizzando l'attenzione sulle loro credenze ed esperienze religiose, e quindi alla luce della loro fede in più divinità o in un solo Dio.

Questa ricerca è anche il tentativo di dimostrare che i gravi problemi dell'umanità odierna non potranno essere risolti senza perdere di vista il nostro passato, le nostre radici, senza far ricorso alla sapienza degli "antichi", dei fondatori del pensiero umano, dei "padri" della/e civiltà, in quello che hanno lasciato di bello e anche di brutto, in modo da esercitare le capacità di discernimento, mettendoci sulla via del Bene, dell'Utile e del Bello, che danno valore alla nozione di progresso umano, sempre in bilico tra egoismi di vario genere e Bene comune.

Ecco giustificata la "SEZIONE" del mio lavoro dedicata alla biografia e all'opera di Ennio De Giorgi, un personalità della CULTURA tout court, a noi vicina nel tempo e nello spazio, divenuta paradigma, esempio da imitare per avere saputo coniugare senza pregiudizi i "saperi", superando la deleteria contrapposizione tra "sapere scientifico" e "sapere umanistico" inclusa la "visione religiosa del mondo".

Ed ecco giustificata anche la testimonianza di coloro che hanno avuto la fortuna di avere avuto il prof. De Giorgi come maestro di scienza e di vita, i cui insegnamenti hanno mediato con successo.

Ed ecco infine il senso di gratitudine, che ho voluto far trasparire in tutte le fasi di questo lavoro per le persone, verso cui abbiamo un debito impagabile per averci messo al mondo, nutrito fisicamente e intellettualmente e che, nel corso della loro vita e nel loro piccolo grande mondo, hanno saputo conciliare fede e scienza molto più e molto meglio di quanto noi oggi, arroccati su presunte consapevolezze, riusciamo a fare.

Raffaele CALDARARO

Autore