Fig. 11 - Reperti ritrovati in località "Schiavoni"

reperti località Schiavoni

Alcuni frammenti di cretaglie repertati nella località "Schiavoni" nelle vicinanze di Veglie, in una zona ben delimitata e ristretta, posta in altura, nella quale in superficie vi è una grande quantità di reperti ceramici (frammenti di vasi, tegole) e pezzi d'opera in pietra (architravi, pilastri).

Nella foto il primo frammento a sinistra appartiene a un grosso Pithoi e in particolare al collo superiore modellato a mano; sono evidenti all'interno le impronte affiancate dell'indice e del medio contrapposte all'esterno all'impronta del pollice, la cui datazione risale al II sec. d.C. (datazione eseguita con il metodo della "termoluminescenza" dalla Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienza dei Materiali il 25.9.2000).

Il secondo e terzo frammento appartengono ad una ciotola e in particolare il terzo al bordo superiore, la cui datazione risale al XXVII sec. a.C. (datazione eseguita con il metodo della "termoluminescenza" dalla Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienza dei Materiali il 25.9.2000).

La presenza di questi reperti nella località "Schiavoni" - in una zona ristretta, posta in alto in posizione strategica da cui si domina il territorio sottostante - la cui datazione va dal XXVII sec. a.C. al
II sec. d.C., fa ipotizzare una presenza umana fin dai tempi più antichi in questa località.

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