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				cd "Dedicato 
				a Fausto Papetti" - Adriano Patera 
				
				 
				articolo da:
				
				www.ilmenante.it  
				
				Serata Papettiana alla Pro Selva in compagnia di Adriano Patera 
				Una nostalgia non 
				proprio "maledetta"quella che ha caratterizzato la serata di "remember" 
				tenutasi presso Villa Ciccolella a Selva di Fasano il 17 agosto 
				2006. 
				Onorare Fausto 
				Papetti e  la sua inconfondibile musica è stato il pretesto 
				per leggere in maniera leggera ed intelligente un passato che 
				possa permettere di investire nel futuro, l'atmosfera dei 
				"mitici anni sessanta" alla Casina Municipale è stata 
				ricostruita, senza indulgenze ai rimpianti e alle malinconie, da 
				brillanti conversazioni condotte dal nostro direttore Franco 
				Lisi, con la solita verve e ritmo stringato. La colonna sonora 
				della serata è stata affidata a due musicisti di talento:  
				Il tastierista fasanese Armando De Luca e il sassofonista 
				salentino Adriano Patera.  
				Il M° De Luca, 
				musicista di lungo corso, fu soggiogato dalla personalità 
				artistica di Fausto Papetti del quale divenne amico e profondo 
				estimatore rimanendone notevolmente influenzato sul piano 
				professionale. A Villa Ciccolella Armando De luca ha 
				interpretato ad una tastiera nuova di zecca vecchie e nuove 
				storie d'amore raccontate in musica, in perfetto stile 
				papettiano.  
				Bravo da far 
				venire la pelle d'oca, il giovane Adriano Patera, un 
				sassofonista talentuoso che ha già inciso un primo CD mentre ne 
				ha in preparazione uno proprio su Fausto Papetti. Adriano Patera 
				(che alla Selva si è fatto accompagnare, alla tastiera, dal 
				fratello Giuseppe) vive a Veglie e sta completando gli 
				studi al conservatorio di Monopoli; di recente ha vinto il 
				festival degli Sconosciuti (organizzato da Teddy Reno); è un 
				artista che certo farà parlare di sé e c'è già chi lo vede come 
				l'erede di Papetti per la pastosità della voce e per la fantasia 
				impaginativa negli arrangiamenti ricchi di sfumature e 
				virtuosismi. 
				Tanta musica 
				quindi, e anche tante belle storielle della Selva mondana di 
				quegli anni, caratterizzati appunto dal compianto sassofonista ( 
				è scomparso nel 1999) raccontati con sapida levità da Achille 
				Colucci (presidente, all'epoca, dell'Azienda autonoma di cura 
				soggiorno e turismo di Fasano), da Sandro Liuzzi, da Mimi Mlieto 
				e dallo stesso Armando De Luca. 
				La serata è stata 
				promossa dall'Associazione Pro Selva presieduta da Rosanna 
				Petruzzi Lozupone che ha fatto gli onori di casa. Eccellente il 
				lavoro multimediale di Vito Lozupone che ha saputo recuperare 
				immagini e suoni del periodo papettiano, per una emozione in 
				più. Pubblico numeroso e soddisfatto. 
				di Mary 
				Valenti 
				
				Serata per Fausto Papetti 
				cd "Dedicato 
				a Fausto Papetti" - Adriano Patera 
				
				 Ricordi 
				e aneddoti pubblici e personali di quanti hanno conosciuto 
				Fausto Papetti sono stati ripercorsi in una serata organizzata 
				il 17 agosto a Villa Ciccolella dall'Associazione Pro Selva. Il 
				grande sassofonista (nato a Viggiù nel 1923 e morto a Sanremo 
				nel 1999) ha segnato un'epoca della mondanità silvana. Le sue 
				serate alla Casina sono passate alla storia. E si è voluto 
				ricordarlo dedicandogli un incontro intitolato "Maledetta 
				nostalgia". Con fotografie proiettate su maxi-schermo mentre in 
				sottofondo riecheggiavano le note del magico sax papettiano, a 
				intervistare i vari ospiti ci ha pensato Franco Lisi, che, con 
				la solita arguzia, ha ripercorso la storia di Papetti legata a 
				Fasano. Sono intervenuti Achille Colucci (ex presidente 
				dell'Azienda di Soggiorno negli anni '70), il quale ha comunque 
				dato merito all'avv. Marzio Rosato che riusì a portare nel '62 
				per la prima volta Papetti da noi; Armando De Luca, che diventò 
				amico personale del musicista e che ha deliziato la platea con 
				alcuni brani alle tastiere, tra cui anche il primo successo in 
				assoluto di Papetti; e Sandrino Liuzzi, anch'egli testimone 
				oculare dell'epoca. 
				Per l'occasione è 
				stato ospite il giovane vegliese Adriano Patera, bravo 
				sassofonista che sta per pubblicare un disco dal titolo 
				"Dedicato a Papetti". Quando le note del suo sax si sono levate 
				nella calda serata estiva, gli occhi lucidi erano davvero tanti. 
				di a.s. |