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								OIKOS 
								
								"Puglia in 
								movimento lento" 
								A 
								piedi dalla Nona Luna Solare 
								alla 
								Dodicesima Luna di Cristallo 
								
								nelle 6 
								Province Pugliesi 
								
								dal 3 aprile al 16 
								giugno   
								
								 Dal 
								3 aprile al 16 giugno parte un nuovo viaggio a 
								piedi per i viandanti del movimento lento. Dopo 
								aver camminato a
								
								giugno 2010 per undici giorni lungo la costa 
								ionica Salentina, da Veglie a Santa Maria di 
								Leuca, raccogliendo storie di contadini e vecchi 
								pescatori, questa volta i piedi dei camminatori 
								lenti toccheranno le sei province pugliesi con 
								l’obiettivo di conoscere, sperimentare e 
								diffondere buone pratiche di sostenibilità. 
								Salento in movimento lento, cresce e si 
								trasforma in Puglia in Movimento Lento. 
								Il progetto di
								Katia Manca 
								con la consulenza scientifica
								Ezio Del Gottardo, 
								Salvatore Patera, in collaborazione 
								con Elisabetta 
								Tramacere, Marta Valiani, con la 
								partecipazione di 
								Sudestudio, 18GRADI a est, Coolclub.it, 
								è promosso da Oikos all’interno del programma 
								“Crea-Attiva-Mente”, sostenuto dell’assessorato 
								alle Infrastrutture strategiche e Mobilità della 
								Regione Puglia.  
								Il viaggio lento mira a 
								promuovere la cultura dell’accoglienza, la 
								mobilità sostenibile ed il turismo a bassa 
								velocità. Dal bosco di Calimera sino al Parco 
								Nazionale del Gargano, attraverso Brindisi, 
								Cisternino, Locorotondo, Crispiano, respirando 
								le diverse culture pugliesi. Sei piccoli viaggi 
								lenti per dar vita ad un percorso comune tra le 
								realtà sostenibili, le stesse che 
								quotidianamente si impegnano per la salvaguardia 
								e valorizzazione del proprio territorio 
								d’appartenenza. La finalità del progetto è 
								quella di far emergere le specificità, i saperi 
								locali, le tipicità che caratterizzano la Puglia 
								attivando relazioni e sinergie tra differenti 
								attori del territorio, inteso come spazio 
								intenso di significati, luogo di 
								attraversamenti, di paesaggi e di passaggi.  
								“Partiamo da qui per 
								riprenderci la nostra coscienza massificata 
								dalla cultura della velocità e lo facciamo 
								adesso, intensamente”, sottolinea Katia 
								Manca. “Lasciandoci immergere dalla totalità 
								della lentezza, respirando piano e gustando 
								passo dopo passo i piaceri che il viaggio vorrà 
								offrirci, dimenticando ogni altra cosa”. 
								Il progetto è basato sulla 
								lentezza dell’osservazione, sulla conoscenza del 
								territorio come pratica di ascolto, 
								nell’esperienza di incontro e negoziazione con 
								la comunità, sull’apertura a una pluralità di 
								storie, esperienze, biografie, luoghi vissuti 
								cui dar voce in una polifonia che favorisce 
								spazi di partecipazione, di intercultura, di 
								inclusione sociale, di auto-promozione. Puglia 
								in Movimento Lento intende inoltre 
								differenziarsi dai numerosi tour esotici e dai 
								racconti auto-refenziali basati sulla velocità 
								dello sguardo, sulla mercificazione e 
								folklorizzazione dei luoghi, delle persone. Un 
								viaggio lento che in alcuni giorni sarà aperto a 
								tutti tra racconti, musica, cibo e buon vino.  
								I sei percorsi nelle province 
								Pugliesi sono stati realizzati attraverso 
								l’osservazione del ciclo solare armonizzato con 
								il ciclo lunare. Ciascun percorso è stato 
								individuato e sarà percorso insieme agli 
								abitanti del posto (associazioni, movimenti, 
								aziende, comuni). Giorno dopo giorno, infatti, 
								lungo il viaggio ci saranno musicisti, esperti 
								di turismo e del territorio.  
								Si parte il
								3 e 4 aprile 
								dalla provincia di 
								Lecce con Il Bosco e La Via 
								Francigena, passando da Calimera, Martano fino a 
								Otranto; il 26 e 27
								aprile in 
								provincia di Brindisi 
								il percorso prende il nome di Ficus e 
								artigianato Musicale, tra Brindisi e Cisternino, 
								un viaggio nella musica tradizionale che 
								conserva una vitalità tale da poter essere 
								pienamente recuperata dalle giovani generazioni, 
								seppur in contesti e con modalità profondamente 
								differenti da quelli originari; il
								12 e 13 maggio 
								terzo percorso nella provincia di
								Taranto con 
								Agricoltura a km zero e artigianato, toccando 
								San Giorgio Ionico e Crispiano, il paese delle 
								cento masserie; dal 14 
								al 16 maggio 
								appuntamento a Bari 
								con il percorso Tra terra e Mare, da Locorotondo 
								a Giovinazzo; dal 27 al 
								29 maggio 
								nella Bat, A 
								letto nella Grotta, tra Casal Sabini, Pulo di 
								Altamura e Masseria Martucci, ultimo viaggio 
								nella provincia di 
								Foggia dal 
								14 al 16 giungo con Natura selvaggia.  
								I viandanti di 
								Puglia in Movimento lento saranno dieci (a 
								rotazione): Katia Manca (guida lenta), 
								Elisabetta Patera (comunicazione nomade), Ezio 
								Del Gottardo (raccoglitore di storie), Salvatore 
								Patera (raccoglitore di storie), Marta Valiani 
								(illustratrice), Stefano Manca (tecnico del 
								suono), Matilde De Rubertis (tecnico del suono), 
								Giorgio Doveri (SoundTrack), Demis Lofari (SoundTrack), 
								Stefano Tramacere (video maker), Simone Manfreda 
								(video maker), Marianna Russo (fotografa), 
								Stefano Screech (fotografo) e Fedele Congedo 
								(muro nomade).  
								Sono già numerosi i 
								musicisti che hanno aderito e hanno 
								sposato l'idea del movimento lento: Sud Sound 
								System, Cesare Dell’Anna, Mascaramirì, Davide 
								Arena, Luigi Bruno, Marco Calabrese, Alessandro 
								Dell’Anna, Chiara Dell’Anna, Giancarlo 
								Dell’Anna, Giuseppe Delle Donne, Vito De 
								Lorenzi, Mentaly Doof, Silvia Gallone, Vincenza 
								Magnolo, Sidonio Margotta, Tommaso Massarelli, 
								Cristina Mastria, Massimiliano Morabito, Luigi 
								Panico, Paola Petrosillo e Massimiliano Però.
								
 Oltre al gruppo dei viandanti Oikos, saranno 
								attivati percorsi differenti e gruppi paralleli 
								denominati "Le tribù di Oikos" in tutto il 
								territorio pugliese, curati a differenti livelli 
								da alcuni facilitatori locali. Questa modalità 
								permetterà spontaneamente l’attivazione di 
								percorsi di gruppi locali, di comunità facendo 
								leva sull’interesse e la motivazione 
								dell’associazionismo locale, delle istituzioni o 
								semplicemente dei gruppi informali.
 
								Lo strumento di misurazione 
								del tempo a cui faranno riferimento i Viandanti 
								è il Calendario 
								Sincronico delle 13 Lune di 28 giorni 
								cura di Rajan Enrico Alfonsi. Perché l’uso di 
								questo calendario al posto del Gregoriano 
								attualmente in uso in tutto il pianeta? Il 
								Calendario delle Tredici Lune rappresenta il 
								flusso del tempo avvalendosi del riferimento sia 
								del Sole che della Luna. I due principi della 
								Vita, maschile del Sole e femminile della Luna, 
								sono entrambi accolti ed armonicamente 
								integrati. Inoltre, il perfetto scorrere delle 
								13 Lune di 28 giorni per ciascun anno viene da 
								noi riconosciuto come qualcosa di antico. 
								Qualcosa che, nelle diverse formulazioni secondo 
								le varie culture, ha accompagnato l’uomo fin 
								dalla notte dei tempi.  
								Risveglia in noi l’antico 
								senso del tempo che era dei nostri avi, allorché 
								usavano dire: “il mese delle mandorle aspre o 
								dei venti gelidi”, “delle gemme rigonfie o del 
								grano maturo”. Pensare al tempo in questo modo 
								ci reintegra con Madre Terra, con le Stelle. 
								Sentendoci, così, una parte del Tutto, torniamo 
								a vivere in pace e gioiosa serenità. Presso gli 
								antichi le varie influenze della Luna erano 
								ritenute indiscutibili, tanto è vero che il 
								nostro satellite veniva considerato come l'unico 
								canale del cielo, ovvero l'imbuto della natura, 
								come lo chiamavano gli alchimisti, attraverso il 
								quale ogni virtù dal cielo affluisce sulla 
								Terra. E tale lo ritengono ancora parecchi 
								contadini, i quali seminano, piantano, potano, 
								innestano, travasano il vino, tagliano le 
								piante, sulle fasi lunari. 
								Segui e partecipa al viaggio su:
								
								www.oikosostenibile.it
 
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