Testata Veglie News


Dal La Gazzetta del Mezzogiorno di Martedì 18 Marzo 2003


A quasi due anni di distanza nasce una specie di leggenda metropolitana intorno ad una ragazza, morta insieme con la madre, a Costa Morena: Qualcuno avrebbe incontrato Paola

«Era lei la ragazza morta»

In città tutti parlano della leggenda della modella

Una tragedia immensa, di quelle che lasciano il segno non soltanto nei famigliari delle vittime, ma in tutta la comunità. Non è un caso che, a quasi due anni di distanza, nasca addirittura una di quelle che gli appassionati del genere chiamano «leggende metropolitane» e che fondono elementi verosimili a circostanze di pura immaginazione.

Era il 12 settembre del 2001 quando, per un errore di manovra dell'auto, madre e figlia finirono in fondo al mare con la loro vettura. Si chiamavano Matilde Ungaro e Paola Marra e avevano rispettivamente 50 e 20 anni.

Da qualche giorno, in città circola con insistenza - in tutti gli ambienti - una «storia» che mette i brividi addosso e che si richiama a quella tragedia, avvenuta a Costa Morena, dove una madre cercava di rimettersi alla guida di una vettura dopo anni ed anni, aiutata da una figlia sempre disponibile.

Erano da poco passate le 23 di qualche giorno fa quando una coppia di brindisini si sarebbe trovata - in auto - proprio nella zona di Costa Morena dove la «Micra Nissan», guidata dalla signora Ungaro, si inabissò probabilmente per una manovra errata. Per le due donne, che cercarono disperatamente di uscire dall'auto, ogni sforzo si rivelò inutile. Proprio nella zona della tragedia, la coppia di brindisini avrebbe notato una ragazza: alta, bruna, con i capelli lisci e - soprattutto - molto bella. «Sembrava una di quelle modelle che escono in televisione», avrebbero raccontato agli amici increduli, narrando la loro «avventura». I due - marito e moglie - si avvicinano alla ragazza che chiede di essere accompagnata in città. Sale in auto e racconta una scusa per giustificare la sua presenza in quel posto a quell'ora di sera. Dice di essere stata lasciata lì, dal suo fidanzato, dopo un litigio. L'auto della coppia, di lì a poco, arriva in città e l'uomo che si trovava alla guida chiede alla ragazza dove avrebbe dovuto lasciarla. «Vicino al cimitero», sarebbe stata la secca risposta. Arrivati nel piazzale del camposanto la ragazza scende, saluta e si allontana. La coppia, però, segue con lo sguardo la giovane donna per vedere dove si dirige, anche perchè le abitazioni più vicine sono abbastanza lontane dalla zona dove aveva chiesto di scendere. Stando alla voce che circola in città, sarebbe stato proprio questo il momento che ha riportato alla mente della coppia brindisina la tragedia avvenuta nel settembre del 2001. La ragazza infatti, stando al loro racconto, avrebbe in qualche modo varcato la soglia del cimitero, che pure era perfettamente chiuso. A quel punto, marito e moglie hanno subito pensato alla presenza della ragazza a Costa Morena, nel punto esatto in cui avvenne la tragedia.

Così, sarebbe nata la leggenda metropolitana, che a Brindisi è ormai sulla bocca di tutti. C'è chi giura, addirittura, che ogni notte a Costa Morena si aggiri una bella ragazza che compare e scompare all'improvviso. Una storia che mette i brividi e che dimostra come tutti i brindisini siano rimasti colpiti da quella tragedia, che aveva destato grande commozione.

Lei - Paola Marra, morta per aiutare la madre a ritrovare la dimestichezza necessaria a guidare un'auto - avrebbe voluto fare la modella e, di certo, le qualità non le mancavano. Ironia della sorte, proprio il giorno in cui i due cadaveri furono «ripescati», doveva trovarsi a Milano per un provino che aveva tanto atteso e desiderato e che avrebbe certamente determinato il suo futuro. Un «sogno» che, per la sfortunata ragazza, era finito in fondo al mare. 

di Vincenzo Sparviero