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Dal Quotidiano di Lecce di Mercoledì 27 Novembre 2002 Oggi a Conversano omaggio a Ligonzo, mito delle bande Omaggio a Gioacchino Ligonzo, un mito delle bande. «Dopo di me il diluvio»: così amava ripetere il maestro esprimendo tutto il suo dispiacere per il futuro che attendeva le bande destinate ad essere scalzate dai complessi. Oggi, a dieci anni dalla morte, torna quel monito pronunciato da lui che, direttore di bande, era stato per 40 anni il principe delle piazze e delle cassarmoniche con le sue leggendarie interpretazioni pucciniane fino alla morte che lo colse, all'età di 82 anni, il 27 novembre '92. Ad organizzare le celebrazioni è Conversano dove il maestro Ligonzo lavorò per molti anni dirigendo la celebre banda cittadina legata ad una tradizione di oltre 200 anni. Il primo appuntamento è per questa sera: in un hotel di Conversano si terrà un concerto della "Grande orchestra di fiati - Città di Conversano" che sarà diretta da Angelo Schirinzi, il maestro che da dieci anni ha raccolto l'eredità artistica di Ligonzo. Nella stessa serata sarà presentato anche un cd intitolato "Ligonzo, il mito della banda" e contenente romanze, intermezzi, sinfonie e finali d'opera tratti dal melodramma italiano (da "Norma" a "Turandot", da ''Traviata" a ''Tosca") nelle trascrizioni bandistiche originali del maestro. Si comincia con "Lingonziana", una delle marce sinfoniche più celebri del circuito bandistico, scritta dal maestro ultrasettantenne di Squinzano (provincia di Lecce), Nino Ippolito. Si prosegue con una fantasia deI "Boris" di Mussorgskji e con un sunto della Norma di Bellini. Prima del concerto Ligonzo sarà ricordato in piazza con l'Orchestra che eseguirà alcune marce. |