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Dal Quotidiano di Lecce di Giovedì 28 marzo e Venerdì 29 marzo 2002 Giovedì 28/03/02 Sorpresa del sindaco per le feste pasquali: 60 secondi al giorno con i brani del tenore, diffusi in piazza da altoparlanti E' mezzogiorno: parola (e voce) di Tito Schipa Nell'uovo di Pasqua del sindaco Adriana Poli Bortone si sarà una grande sorpresa per la città e, soprattutto, per i melomani, mai dimentichi di quel grande tenore leccese che fu Tito Schipa. A mezzogiorno in punto, invece dei 12 rintocchi della campana, in piazza Sant'Oronzo si sentiranno per un minuto le arie più famose di Schipa, adeguate alla circostanza. Così per esempio, pare che domenica di Pasqua, a mezzogiorno in punto, dagli altoparlanti di Palazzo Carafa si sentirà cantare l'"Ave Maria" di Schubert. In altre ricorrenze meno solenni si sentiranno arie più profane ma ugualmente toccanti. Un'idea veramente originale per ricordare un personaggio che ha portato il nome di Lecce nel mondo e che, purtroppo, in questi anno è stato spesso dimenticato. Al sindaco l'idea è venuta da una lettera di un lettore che ha suggerito, appunto, di far ascoltare ai leccesi dei piccoli brani tratti dal repertorio di Tito Schipa. Il sindaco ha investito della questione il figlio del grande tenore, Tito Schipa Junior, il quale ha dato volentieri il suo benestare con un caloroso messaggio ad Adriana Poli Bortone, inviato via e-mail. I dettagli dell'iniziativa, che il sindaco renderà noti oggi, sono tutta farina del sacco dell'Adriana. «Sono veramente grato all'amministrazione comunale che si è dimostrata così attenta, creando un appuntamento con la musica di Tito Schipa molto commovente, gentile e appropriato», dice Schipa, raggiunto telefonicamente a Roma. «Personalmente sono felice, deliziato per questa iniziativa, per questa specie di segnale orario contrassegnato dalla musica di mio padre che si ascolterà per un minuto in piazza Sant'Oronzo». L'iniziativa del sindaco fa dimenticare a Schipa Junior tutte le amarezze per una città che finora non ha fatto molto per ricordare suo padre. di A. A. Venerdì 29/03/02
La Poli presenta il "mezzogiorno con Schipa" «Core miu», è già ora di pranzo
Si comincerà domenica a mezzogiorno in punto, con l'"Ave Maria" di Schubert e poi l'iniziativa proseguirà tutti i giorni. Dagli altoparlanti di Palazzo Carafa la voce dell'Usignolo, come veniva chiamato il grande tenore Tito Schipa, darà ai leccesi il segnale che è mezzogiorno. L'iniziativa è stata presentata alla stampa ieri dal sindaco Adriana Poli Bortone. Ogni giorno, dal lunedì alla domenica, alle 12 e per un minuto si ascolteranno dei brani cantati da Tito Schipa. Nel repertorio è previsto per il lunedì "Beddha e trista"; per il martedì "Core Miu"; mercoledì "Quannu te llai la facce"; il giovedì "Lecce mia"; venerdì "Vivere"; il sabato "Werther";la domenica ed i giorni festivi l'"Ave Maria". Il sindaco ha anche letto la lettera che Tito Schipa Junior le ha inviato. «Gentile sindaco, illustri consiglieri comunali e cittadini di Lecce, lasciatemi esprimere la più grande riconoscenza, l'emozione e se permettete anche il divertimento all'idea che la voce del grande Tito Schipa sia diventata da voi un appuntamento giornaliero per la memoria e per il cuore. La semplice intuizione di un lettore di un vostro quotidiano, che avete saputo accogliere da veri e attenti amministratori contribuirà a fare delle vostre strade un luogo ancora più incantato e darà una ragione in più agli amanti del bel canto di tutto il mondo per venire a conoscere una perla di civiltà e arte come la vostra incantevole città. Ringrazio infinitamente, spero di essere in grado di venire quanto prima a godere di persona questo splendido segnale orario che no ha nulla da invidiare al cannone del Gianicolo e Roma e al Big-Ben di Londra». Il sindaco ha corretto Schipa, ricordando che l'idea era venuta due o tre mesi fa durante un incontro all'Hotel Risorgimento cui erano presenti lo stesso Tito Schipa Junior e Gianni Carluccio. Un'idea che a lei era subito piaciuta ed ora è riuscita a realizzare. La Poli Bortone ha ricordato di aver conosciuto di persona la famiglia e lo stesso Tito Schipa del quale era affascinata non solo per la voce e le doti canore, ma anche per la sua storia di faticosa ascesa nel mondo dell'arte e con i riconoscimenti che gli arrivarono soprattutto dall'estero. Nel 1990, dai banchi di Montecitorio, fu lei a lanciare l'idea, divenuta poi realtà, di una lotteria nazionale intitolata a Tito Schipa. Ora questa iniziativa che farà ricordare a tutti i leccesi questo grande personaggio. E il mezzogiorno. di A. A. |