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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 14 novembre 2006

L’opposizione di «Prima di tutto i cittadini» chiede lumi al sindaco Fernando Fai

E la piscina si trasforma in pista

Una delibera di gennaio dettava le regole per l’utilizzo dell’area
Dopo nove mesi inaugurato un circuito destinato all’atletica
 

VEGLIE - «Inaugurata una pista podistica su suolo comunale destinato alla realizzazione di una piscina coperta». Questa la denuncia dei consiglieri di minoranza di centro destra “Prima di tutto i cittadini” (Valerio Armonico, Giovanni Carlà, Claudio Paladini) e di centro sinistra “Città Unita” (Alessandro Aprile, Antonio Greco, Fabrizio Stefanizzi) nell’interpellanza presentata all’amministrazione guidata dal sindaco Fernando Fai.

La superficie a cui la minoranza fa riferimento è un’area di 13 mila metri quadrati sita nei pressi di via Bosco, alle spalle della chiesa Sant'Antonio Abate, destinata alla costruzione di una piscina coperta con annesso campo sportivo su terreno comunale in concessione.

La Giunta, presieduta dal sindaco Fai, con deliberazione del 4 gennaio scorso, aveva dato il via libera ai lavori di costruzione della struttura alla società appaltatrice.

A realizzare l’opera ci avrebbe pensato la “Planet Life” di Carmiano la quale, utilizzando le proprie risorse economiche, avrebbe avuto a disposizione 18 mesi di tempo per completare la struttura. La polisportiva “Planet Life” avrebbe goduto per quarant’anni del diritto di superficie del terreno di proprietà comunale. La società avrebbe investito nel progetto un importo pari ad un milione e 900 mila euro per la realizzazione di una vasca principale semiolimpionica; di una seconda vasca per l’avviamento al nuoto di bambini; una terza vasca destinata all’idroterapia per portatori di handicap; una palestra polifunzionale per l’attività ginnica e un campo di calcetto.

Sempre il 4 gennaio scorso, la Giunta Fai ha anche approvato la bozza di convenzione fra il Comune e la “Planet Life”.  «Ma dopo 9 mesi dalla delibera, alla presenza del sindaco, dell’assessore allo Sport Pompilio Rollo e dell’onorevole Lorenzo Ria, sulla superficie in questione viene inaugurata una pista di atletica - dicono i consiglieri di minoranza. Non si conosce quale sia stata la fine della delibera per l’avvio dei lavori e la conseguente approvazione del progetto definitivo, né quali siano gli atti consiliari di revoca o di modifica del suddetto deliberato. Qual è - domandano i consiglieri di opposizione - il progetto riguardante la pista di corsa campestre?» Poi chiedono «se c'è stato un collaudo per la pista, chi ha autorizzato l’installazione sulla rete di pubblica illuminazione di fari illuminanti l’area e se l’iniziativa è stata affidata ad un responsabile comunale. All’amministrazione Fai chiediamo - conclude la minoranza unita - se i cittadini possano ritenere che le regole per avviare un’attività sportiva sono cambiate e che basta alzarsi la mattina, sognarsi una pista di atletica e subito realizzarla».

di Katia Manca

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da  La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 17 novembre 2006

Nuovo Quotidiano di Puglia 17/11/06

Ira e veleni sulla piscina che non c'è

 

VEGLIE - E' bufera, a Veglie, circa il futuro della piscina comunale. Dopo le polemiche sollevate in questi giorni interviene l'assessore allo sport Pompilio Rollo, a sfatare la tesi secondo cui l'amministrazione comunale avrebbe abbandonato da tempo il progetto di realizzazione della struttura. La zona dove dovrebbe sorgere in realtà «era diventata una discarica a cielo aperto - tuona l'assessore - ed in più la società Planet Life srl aggiudicataria dell'appalto di project financing ha rinunciato al progetto per mancanza di fondi».

Intanto gli amministratori, nell'attesa di una nuova gara d'appalto hanno bonificato il sito liberandolo da rifiuti, calcinacci, sterpaglia, eternit e quant'altro l'avesse nel tempo deturpato.

«Il fatto che giovani sportivi abbiano pensato di segnare il terreno in zona con nastro antinfortunistico - spiega ancora Pompilio Rollo - ricavando un percorso dove qualcuno magari può fare un po' di sano jogging, non credo sia negativo, tutt'altro».

In attesa di riprendere il progetto per la realizzazione della piscina quindi «abbiamo cercato di migliorare la vita in una zona periferica del paese - precisa l'assessore - aspettiamo che qualcuno si faccia presto avanti perchè la piscina diventi realtà. Prova ne è il fatto - conclude l'assessore - di non aver modificato la destinazione della zona».


La Gazzetta del Mezzogiorno 17/11/06

Il sindaco replica alle accuse

«La pista podistica non sostituirà la mega piscina»

 

“L'utilizzo del suolo pubblico è ancora destinato alla realizzazione di una piscina coperta. Non c'è stata alcuna trasformazione della suddetta area in pista podistica e di conseguenza nessuna inaugurazione”.

Immediata la replica del sindaco Fernando Fai alla denuncia dei consiglieri di minoranza di centro destra “Prima di tutto i cittadini”e di centro sinistra “Città Unita” che, nei giorni scorsi, hanno denunciato l’Amministrazione comunale di “aver trasformato in pista podistica, con tanto di inaugurazione alla presenza del sindaco, dell’assessore allo Sport Pompilio Rollo e dell’onorevole Lorenzo Ria, un’area di 13 mila metri quadrati destinata, come da delibera del 4 gennaio scorso, alla costruzione di una piscina coperta”.

Pertanto, la minoranza ha chiesto alla Giunta Fai chiarimenti in merito alla vicenda “considerato il fatto che non vi sono atti consiliari che dimostrano la revoca o la modifica della delibera che dettava le regole per l’utilizzo dell’area”.

Da parte sua, il sindaco Fai spiega in cosa è consistito l’intervento di bonifica dell’area. “La scorsa estate, - dice il sindaco - in più occasioni, molti residenti dell’area in questione, vale a dire il comparto C1 -21, hanno denunciato lo stato di assoluto abbandono della zona, divenuta ormai discarica di rifiuti ed un habitat ideale per topi e serpenti”. Pertanto, riscontrata la gravità della situazione, continua Fai “si è ritenuto doveroso ed urgente impegnarsi per risolvere il problema e, con una spesa pari a mille euro, il terreno di proprietà comunale è stato ripulito. Contestualmente si è provveduto ad illuminare il comparto, quasi completamente edificato”. Tutto qui. “Dov'è lo scandalo? - domanda Fai - L’opposizione, ancora una volta, ha sollevato un caso inesistente per il solo gusto di tentare di screditare l’operato dell’Amministrazione. Siamo ormai abituati - continua il sindaco - agli attacchi a testa bassa dell’opposizione, e non meravigliano più le sue numerose cantonate. La presunta inaugurazione della pista podistica era solo un momento di festa a conclusione dei suddetti lavori. Infatti, un residente della zona ha voluto improvvisare, nella propria abitazione, una piccola festa stappando una bottiglia di spumante alla presenza degli abitanti della zona e del sottoscritto visto che proprio quella sera, ero in compagnia dell’amico Lorenzo Ria. Inoltre - conclude il sindaco - voglio assicurare che in rispetto alla prevista costruzione di una piscina coperta nel comparto C1 -21, nulla è cambiato. Purtroppo, non potremo contare sulla collaborazione della polisportiva Planet Life di Carmiano la quale ha rinunciato all’investimento per proprie scelte aziendali. Ma, l’Amministrazione sta avviando una nuova procedura per realizzare l’opera con apposito “project financing”, inserendola nel programma delle opere pubbliche dell’anno 2007”.

La Planet Life, secondo il progetto della delibera, avrebbe dovuto investire un milione e 900mila euro per completare la struttura sportiva ed avrebbe potuto usufruire del diritto di superficie per 40 anni. Un progetto però che al momento è sfumato.

di Katia Manca

Da  La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 1 dicembre 2006

L’opposizione unita stigmatizza lo strumento finanziario che ha avuto il nullaosta dell’assise

«Passaggi illegali pur di far quadrare i conti»

«Imbarazzante il silenzio della maggioranza. Ed è ancora mistero sulla piscina»

VEGLIE - "Un consiglio comunale disastroso per gli effetti sulla vita amministrativa”. Questo il commento dei consiglieri di minoranza di centro destra (Valerio Armonico, Giovanni Carlà, Claudio Paladini) e di centro sinistra (Alessandro Aprile, Antonio Greco, Fabrizio Stefanizzi) in merito al Consiglio di martedì scorso.

“Nell’imbarazzo di tutta la maggioranza - dice la minoranza unita - l’assestamento di bilancio è stato approvato con soli 12 voti, tra errori di numeri, che la maggioranza ha riconosciuto e definito materiali, corretti all’ultimo momento. Errori ai quali né politici né tecnici hanno saputo dare una risposta”. E’ stata definita invece “chiassosa” la reazione che in Consiglio ha suscitato la discussione dell’interpellanza sulla realizzazione della pista podistica al posto, come da delibera del 4 gennaio, della costruzione della piscina su proprietà comunale.

“Il sindaco Fernando Fai - denuncia la minoranza unita - non ha risposto a nessuna domanda degli interpellanti: non ha detto se la ditta che doveva realizzare la piscina ha rinunciato e per quale motivo, mentre sulla stampa esponenti della maggioranza hanno dichiarato che la rinuncia della polisportiva Planet life è dovuta a mancanza di fondi della stessa. Il sindaco - continua la minoranza - non ha detto con quale atto è stata autorizzata la pulizia dell’area, con quale impegno di spesa è stata autorizzata l’illuminazione della stessa, dove e da chi sono stati smaltiti i rifiuti, compreso l’eternit che un esponente della stessa maggioranza ha dichiarato esservi presente”.

“Inoltre, qualcuno della Giunta Fai - continuano ancora i consiglieri di minoranza - risentito per il dovere di controllo che l’opposizione esercita, ha rivendicato la validità dell’iniziativa con reazioni scomposte, per nascondere la superficialità dell’agire. Dimenticano volutamente di riconoscere che la minoranza non discute sulla validità dell’iniziativa, che anzi incoraggia, ma sul fatto che, pur potendo essere realizzata in modo legittimo, oggi essa risulta illegittima e abusiva. Comunque ciò non sorprende. Dopo 19 mesi la Giunta Fai - aggiunge la minoranza - continua a caratterizzarsi per il suo stare sul crinale della illegittimità e della illegalità e va avanti con il motto: comandiamo noi e facciamo quello che vogliamo!”.

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