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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 29 Novembre 2012 (di Rosario Faggiano)

L'UDC diserta i banchi e il consiglio comunale salta per mancanza del  numero legale. Oggi nuova seduta

Giunta azzerata la crisi è servita

I dissensi sul rimpasto mettono a rischio la maggioranza del Sindaco Sandro Aprile

 

VEGLIE - Aria di crisi a palazzo. L’Amministrazione guidata dal sindaco Sandro Aprile potrebbe aver perso i numeri per continuare a governare. A sorpresa (ma non tanto), dopo un lungo periodo di rapporti non facili all’interno della  coalizione, l’Udc ha deciso di dare una stoccata alla maggioranza disertando il Consiglio convocato per ieri, alle 11,30. La riunione è saltata per mancanza del numero legale conseguente all’inevitabile decisione dell’opposizione di abbandonare l’aula. L’Assemblea tornerà a riunirsi oggi, in seconda convocazione. La situazione, a questo punto, per Aprile potrebbe essersi complicata non poco. Stando ai bene informati, il nocciolo della questione sarebbe sempre lo stesso, ovveroil rimpasto in Giunta richiesto dal primo cittadino all’inizio di ottobre. Tutti sarebbero d’accordo sull’opportunità di rimescolare le cariche nell’esecutivo per dare nuovo slancio aJl’azione amministrativa. L’Udc, però, fin dall’inizio ha richiesto mi rimpasto totale con le dimissioni di tutti gli attuali assessori; il resto della maggioranza, invece, avrebbe voluto la staffetta solo all’interno del partito di Casini. Per cercare di arrivare ad una soluzione, Aprile all’inizio della settimana, acquisite le dimissioni degli assessori Maria Rosaria De Bartolomeo, Valerio Armonico e Antonio Greco (i due assessori dell’Udc Roberto Carlà e Pompilio Rollo si sono dimessi da tempo) ha provveduto ad azzerare la giunta. A quanto pare, però, l’atto non avrebbe dato le garanzie richieste dall’Udc e per questo il Consiglio sarebbe saltato.

Preso atto della situazione, il consigliere di minoranza Elio Spagnolo, anche a nome dei colleghi Claudio Paladini, Stefania Capoccia, Marco Buccarella, Maurilio Nicolaci, Maurizio Spagnolo e Giuseppe Landolfo, dopo aver annunciato la presentazione, a giorni, di una mozione di sfiducia contro Aprile, in apertura di seduta ha precisato che l'opposizione avrebbe lasciato l’Aula «per ribadire la sua neutralità rispetto alle due fazioni contrapposte della maggioranza». La minoranza, comunque, parteciperà alla seduta di oggi per consentire l’approvazione di alcuni importanti punti all’ordine del giorno.
 

Rosario Faggiano

 

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di  Martedì 4 Dicembre 2012 (di Rosario Faggiano)

L’Udc dà segnali di apertura in Consiglio

Prove di dialogo dopo l’azzeramento

 

VEGLIE - Prove di dialogo all’interno della maggioranza. Dopo un lungo periodo di incomprensioni, sfociato con la significativa assenza dell’Udc dalla seduta del Consiglio di mercoledì scorso, in queste ore il sindaco Sandro Aprile sta tentando di ricucire lo strappo con il gruppo consiliare guidato da Roberto Carlà.

L’Udc, dopo la decisione di Aprile di rimodulare la Giunta, avrebbe voluto un esecutivo completamente nuovo; l’altra parte della maggioranza, invece, era orientata a sostituire soltanto alcuni assessori (quelli, appunto, del partito di Casini).

Stando ad indiscrezioni, si starebbe lavorando su nuove ipotesi di Giunta, nel tentativo di trovare una soluzione, anche innovativa, che permetta di realizzare gli obiettivi programmatici dell’Amministrazione mantenendo intatta l’attuale maggioranza.

Le bocche degli interessati al momento sono cucite. E’ ancora presto, in ogni caso, per affermare che la crisi amministrativa possa risolversi positivamente. Qualche tenue segnale in questa direzione, tuttavia, c’è già stato. L’Udc, infatti, al Consiglio di giovedì, riunito in seconda convocazione dopo quello saltato per mancanza del numero legale, si è regolarmente presentato votando a favore di quasi tutti i punti all’ordine del giorno (si è astenuto soltanto – e non è poco - sull’approvazione dell’assestamento di bilancio).

“Il sindaco – dice il consigliere di opposizione Maurilio Nicolaci – si trova in grosse difficoltà in quanto dovrà nominare una nuova Giunta cercando di mantenere l’equilibrio che purtroppo sembra non esserci più. I cittadini dopo l’ultimo Consiglio si pongono un nuovo problema: è una questione di ricatti, come asserito dal consigliere Antonio Greco durante il dibattito in Aula, oppure è un problema di sofferenza amministrativa come ha chiarito Roberto Carlà? Personalmente non ho mai creduto a questa ammucchiata che aveva come obiettivo solo di vincere le elezioni”.
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Rosario Faggiano

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 8 Dicembre 2012 (di Rosario Faggiano)

Nuovo scossone nella coalizione guidata dal sindaco Sandro Aprile

La maggioranza rischia la crisi

«Noi non faremo da stampella»

«La Svolta» prende le distanze e chiede il voto anticipato

 

VEGLIE - «Se la maggioranza non ha i numeri per governare, noi non faremo da stampella; perciò, dopo un apposito dibattito in aula, riteniamo necessario sciogliere il Consiglio per dare la possibilità ai cittadini di scegliersi una nuova Amministrazione».

Il gruppo consiliare di minoranza "La svolta per Veglie", formato da Claudio Paladini, Marco Buccarella e Stefania Capoccia, attacca la coalizione guidata dal sindaco Sandro Aprile alle prese, nelle ultime settimane, con il problema della rimodulazione della Giunta.

Secondo l’opposizi0ne l’attuale crisi amministrativa, formalmente aperta con l’azzeramento dell’esecutivo, sarebbe conseguenza della difficile convivenza fra le due diverse anime della maggioranza (Udc da una parte, resto della coalizione dall’altra), fin dall’inizio contrapposte ed espressione di un «coacervo di varie sensibilità provenienti da quasi tutte le forze politiche e parte della società civile».

«Nell'u1timo consiglio - affermano gli esponenti dell’opposizione —l’Udc, ambiguamente, non ha spiegato la sua posizione e l’assenza alla prima convocazione». Poi si chiedono: «Ma l’Udc fa ancora parte della maggioranza?».

Paladini, Buccarella e Capoccia sono convinti che l’Amministrazione, dilaniata da conflitti interni, si sia caratterizzata per «immobilismo assoluto». Gli esempi che attesterebbero «incapacità» e «assenza di obiettivi»sarebbero la mancata adesione al "Patto dei sindaci", la perdita dei finanziamenti per la realizzazione di alcune opere pubbliche e la mancata soluzione all’annoso problema della carenza di loculi cimiteriali. «Siamo convinti — aggiungono - che questa situazione ha radici nel passato. «l due maggiori contendenti, gli ex sindaci Antonio Greco e Roberto Carlà, sono stati entrambi defenestrati da dimissioni volute dal compagno avversario di oggi. Riteniamo che le beghe del passato e i tatticismi puerili non possono che nuocere alla nostra comunità. L’Amministrazione è bloccata da veti reciproci e da improvvisazioni».
 

Rosario Faggiano

 

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Lunedì 17 Dicembre 2012 (di Rosario Faggiano)

Salvatore Vetrano e Nicola Gennachi entrano nell’esecutivo. A giorni le altre designazioni in Giunta

Aprile nomina i nuovi assessori

 

VEGLIE - Nominati due nuovi assessori per scongiurare il rischio di blocco dell’attività amministrativa. Il sindaco Sandro Aprile, da tempo alle prese con una crisi “strisciante” della maggioranza, culminata con l’azzeramento dell’esecutivo, ha dovuto accelerare i tempi della designazione di una parte della Giunta.

Con apposito decreto, il primo cittadino, “al fine di garantire il pieno funzionamento della macchina amministrativa” e in attesa di indicazioni da parte dei partiti, ha nominato assessori Salvatore Vetrano e Nicola Gennachi. Il primo è dell’Udc, il secondo del gruppo che fa capo al sindaco.

A giorni, secondo l’intento di Aprile, dovrebbe essere nominata anche l’altra parte della Giunta (due assessori esterni). A quanto è dato sapere, per risolvere la crisi, il primo cittadino avrebbe proposto il varo di un nuovo esecutivo formato da due esterni (di cui una donna), scelti fra una rosa di nomi fornita dai partiti, e da due componenti individuati fra i consiglieri in carica (non assessori uscenti). I due assessori “politici” sarebbero, appunto, Vetrano e Nicolaci, adesso Aprile dovrebbe nominare gli altri due.

Il percorso così avviato, stando ad indiscrezioni, presenterebbe “anomalie” procedurali non gradite dall’Udc e, probabilmente, anche dal Pd. Il gruppo guidato dal centrista Roberto Carlà, in particolare, avrebbe già fatto sapere al sindaco di poter garantire, in futuro, solo una sorta di appoggio esterno e il voto favorevole “condizionato” in Consiglio (esclusivamente per delibere che portano vantaggi alla comunità). Il partito di Bersani, da parte sua, prendendo atto della nomina dei due nuovi assessori non del Pd e dello scenario che si sta sviluppando, avrebbe già richiesto “parità di trattamento”, ovvero la designazione di un assessore “politico” del proprio gruppo consiliare. La situazione, insomma, sembra ancora non facile.

 

Rosario Faggiano

 

 

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