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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Domenica 30 Dicembre 2001

Il primo cittadino Roberto Carlà potrebbe ritirare la delega al suo vice Oronzo Sabato

Maggioranza, crisi di fine anno
Tutto sarebbe nato da divergenze nella coalizione

 

VEGLIE - Aria di crisi nella maggioranza di centrodestra. Il sindaco Roberto Carlà avrebbe intenzione di revocare la delega a Oronzo Sabato, esponente politico di primo piano del Cdl cittadino e componente della giunta municipale in qualità di vice sindaco e assessore al bilancio.
La notizia si è diffusa nelle ultime ore e sarebbe la conseguenza di contrasti scaturiti da vicende interne alla coalizione. Carlà non avrebbe più «stima politica» nei confronti di Sabato.
«Ritengo l'atteggiamento del primo cittadino - sostiene il vice sindaco - molto grave e strumentale. Non riesco a comprendere la vera motivazione che lo ha spinto verso questa posizione. Gli screzi che sono avvenuti sono di natura politica. Le divergenze, cioè, sono sempre rimaste nel limite della normale dialettica e hanno riguardato scelte amministrative da adottare per il bene della collettività. E' incomprensibile, quindi, questo atteggiamento radicale nei confronti della mia persona».
«Il sindaco Carlà - continua Sabato - parla di «mancanza di stima politica», ma deve spiegare esattamente il significato di questa espressione.
Per quanto mi riguarda, ritengo di avere il diritto di esercitare il mio mandato liberamente e nell'esclusivo interesse del paese e degli oltre mille elettori che hanno riposto fiducia negli uomini del mio partito. Ho il sospetto che il sindaco voglia liberarsi di una figura scomoda».
Lo «scontro» politico è, quindi, aperto e potrebbe riservare, nei prossimi giorni, sviluppi clamorosi. Già nella giornata di ieri il direttivo del Cdl vegliese ha espresso «piena solidarietà e fiducia nella capacità amministrativa di Oronzo Sabato» ed ha poi inviato una nota, sottoscritta dallo stesso Oronzo Sabato e dai consiglieri comunali Maurizio Spagnolo e Salvatore Vetrano, a tutti i partiti della coalizione. Nel documento, precisando «che si continuerà a far parte della maggioranza soltanto se l'attuale esecutivo resterà invariato per la componente del Cdl», viene richiesta la posizione ufficiale delle altre forze politiche della coalizione.
«Il mio partito è unito - precisa Maurizio Spagnolo, assessore ai servizi sociali - pertanto siamo disponibili al dialogo, ma solo se questo avviene fra i partiti. Qualcuno mi ha proposto di assumere posizioni personali intorno alla vicenda. Chiarisco subito che io non sono disponibile su questo campo. Sono solidale con Sabato - conclude - con il quale ho condiviso ogni scelta amministrativa ed ogni atteggiamento consequenziale».

di Rosario Faggiano

 

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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 2 Gennaio 2002

Lo Sdi, con una lettera, spiega la sua posizione sulla crisi amministrativa

«Saranno rispettati i patti»

Lo Sdi, però, continuerà a sostenere il sindaco

 

VEGLIE - Momenti decisivi per il futuro assetto della maggioranza di centrodestra. La locale sezione dello Sdi ha già preso ufficialmente posizione rispetto alla vicenda, esplosa nei giorni scorsi, riguardante la possibilità che il sindaco Roberto Carlà revochi, per «mancanza di stima politica», la delega di vice sindaco e assessore al Bilancio a Oronzo Sabato. In una nota firmata dal segretario sezionale Salvatore Frisenda, lo Sdi precisa «di non aver mai messo in discussione gli accordi presi in sede di formazione della lista per la costituzione dell'organigramma della giunta» e che pertanto «vi è la ferma intenzione di portare a termine gli impegni assunti con l'attuale coalizione fino alla naturale scadenza del mandato elettorale, senza modificazione alcuna».
Vale la pena ricordare che lo Sdi, a Veglie, appoggia una maggioranza della quale fanno parte anche Forza Italia, Cdl, Alleanza nazionale, Ccd e Gruppo indipendente. Dispone di un consigliere comunale, Antonio Cascione, che ricopre la carica di assessore allo sviluppo economico.
Con questo documento, in pratica, lo Sdi risponde alla lettera che il Cdl vegliese, dopo aver fatto quadrato intorno a Sabato chiarendo di essere determinato a «tirarsi fuori dalla maggioranza» nel caso fosse attuata l'intenzione del sindaco, ha inviato a tutti i partiti della coalizione per conoscere le singole posizioni intorno alla questione.
Nella stessa nota, Frisenda, precisando che «viene auspicata fortemente una ricomposizione della vicenda nel migliore dei modi e senza perdere di vista l'impegno assunto con gli elettori», aggiunge, però, che «nel caso non si riuscisse a risolvere il problema, lo Sdi non potrebbe far altro che rispettare le decisioni del sindaco, al quale la legge assegna pieni poteri in merito alla costituzione e modifica della giunta».
Da ciò che si conosce, al momento Carlà non ha ancora adottato nessuna determinazione e pertanto ogni ulteriore sviluppo della difficile crisi potrebbe aversi proprio in queste ore. Il Cdl, che a Veglie non è confluito in Forza Italia, attualmente dispone di tre consiglieri comunali (Oronzo Sabato, Maurizio Spagnolo e Salvatore Vetrano). La maggioranza, dunque, senza l'appoggio di quest'ultimo partito, si ridurrebbe a undici consiglieri (compreso il sindaco), mentre l'opposizione salirebbe a dieci (sette dell'opposizione di centrosinistra più i tre del Cdl).

di Rosario Faggiano

 

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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 3 Gennaio 2002

Non c'è ancora la soluzione alla crisi
Maggioranza in bilico

«Ribadiamo la fiducia al sindaco»

VEGLIE - Ancora un incontro tra il Cdl e i gruppi della maggioranza di centrodestra per cercare una soluzione alla crisi della maggioranza. Ieri si è svolta una riunione con il gruppo indipendente a cui aderisce il consigliere Cosimo Mangia, nel corso della quale si è discusso della volontà del sindaco Roberto Carlà di rimuovere il suo vice Oronzo Sabato. «Prendiamo atto dell'attuale situazione politica - Antonio Cucurachi segretario del Movimento indipendente - e pur confermando la nostra volontà di supportare la maggioranza, auspichiamo che al più presto siano superate le attuali incomprensioni politiche. Tuttavia - precisa Cucurachi - qualora dovesse persistere l'attuale situazione politica, il nostro Movimento ritiene doveroso dichiarare apertamente la propria fiducia al sindaco ed alla stessa coalizione». Una posizione che sostanzialmente lascia tutto invariato rimettendo la soluzione della crisi ad un eventuale accordo tra Carlà e Sabato. Il primo cittadino, lo ricordiamo, nel corso di un incontro ha sfiduciato l'esponente del Cdl, suo vice, lasciando chiaramente intendere che gli avrebbe tolto la delega. I cidiellini, dopo la riunione di ieri sera, hanno preso ancora tempo prima di decidere definitivamente se rimanere nella maggioranza comunque o passare all'opposizione mettendo così in seria difficoltà la coalizione. Il sindaco però non ha ancora ritirato la delega a Sabato, anche se ormai sembra essere solo una questione di tempo.
Alleanza nazionale, l'altro partito di cui è composta la maggioranza, sta alla finestra a guardare. «Per quanto ci riguarda - dice Lorenzo Catamo esponente di An e assessore ai Lavori pubblici - riteniamo che il Cdl sia una corrente di Forza Italia, quindi pensiamo di non doverci intromettere nel dibattito interno agli "azzurri". Noi abbiamo solo chiesto al sindaco di assegnarci, come previsto dagli accordi, il settimo assessore e il primo cittadino ci ha chiesto una rosa di nomi tra cui scegliere, cosa che stiamo facendo».

 

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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 5 Gennaio 2002

Sulla crisi amministrativa interviene Aprile, capogruppo dell'opposizione
«Il sindaco deve dimettersi»
Ma la maggioranza potrebbe trovare altri alleati

VEGLIE - L'opposizione di centrosinistra chiede le dimissioni immediate del sindaco Roberto Carlà. «Insieme per Veglie» ha diffuso ieri un documento con il quale, a proposito della crisi del centrodestra, vengono lanciati duri attacchi alla maggioranza. «Se un vice sindaco (Oronzo Sabato, ndr.) sente l'esigenza di manifestare pubblicamente il proprio dissenso dal suo sindaco - sostiene Alessandro Aprile capogruppo dell'opposizione - evidentemente ci saranno ragioni serie e profonde. Incompatibilità di carattere o una diversa visione della politica? Obiettivi programmatici diversi e inconciliabili, o altro?» «Davanti a questi fatti - continua l'esponente del centrosinistra - l'opposizione è fortemente preoccupata, in quanto, anche a causa di queste guerre interne, la vita amministrativa è ridotta allo sfascio: l'amministrazione Carlà sarà ricordata per la sua inefficienza. L'opposizione - precisa - conferma intatto il suo impegno fermo e deciso di controllo sull'attuale maggioranza, smentendo categoricamente voci strumentali di sostegno, anche indiretto, al sindaco Carlà».
Il documento anticipato da Aprile si conclude, poi, con la richiesta di dimissioni del primo cittadino. Quest'ultimo, secondo Insieme per Veglie, guiderebbe una coalizione «divisa su tutto e senza futuro» che «arreca danni irreparabili alla comunità».
Lo «scontro» fra gli schieramenti politici è, dunque, esploso, e non si presenta per niente «morbido».
L'altra sera, peraltro, è stata convocata una «Giunta comunale» alla quale hanno partecipato tutti gli assessori in carica, compreso i due del Cdl, cioè Oronzo Sabato e Maurizio Spagnolo. Il fatto è sembrato sorprendente. Carlà, infatti, avrebbe intenzione di revocare la delega proprio al vice sindaco e assessore al bilancio Oronzo Sabato.
«Abbiamo partecipato alla giunta - spiega Sabato - per senso di responsabilità. La situazione, però, non è stata chiarita e noi aspettiamo ancora la risposta alla nostra lettera da parte di Fi, An e Ccd. Peraltro - aggiunge - nei giorni scorsi abbiamo richiesto al sindaco la convocazione di una maggioranza per discutere dei problemi che hanno portato a questa situazione. Successivamente, e al più presto, prenderemo le nostre decisioni politiche».
Secondo voci non confermate, sempre l'altra sera, dopo la riunione della Giunta, si sarebbe tenuto un incontro fra i segretari dei partiti della maggioranza (ma quello del Cdl non era fra gli invitati). E' probabile che si stia valutando la possibilità di estendere la maggioranza ad esponenti dell'opposizione per sostituire i cidiellini e poter così continuare ad amministrare.


di Rosario Faggiano

 

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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Martedì 8 Gennaio 2002

Fernando Fai spiega la posizione dei Popolari sulla crisi amministrativa
«Per ora noi restiamo all'opposizione»

«Non abbiamo avuto alcun incontro con la maggioranza»

 

VEGLIE - «I Popolari non fanno più parte del gruppo "Insieme per Veglie", ma continuano a rimanere all'opposizione». L'affermazione è del consigliere comunale e provinciale Fernando Fai, il quale interviene per smentire alcune «voci» secondo le quali il Ppi sarebbe pronto ad appoggiare la maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Roberto Carlà. Quest'ultima, interessata da una forte crisi interna, potrebbe molto presto perdere il sostegno dei tre consiglieri comunali del Cdl, il partito fondato dal presidente della Puglia Raffaele Fitto.
Tutto dipenderebbe dalle decisioni del primo cittadino riguardanti l'eventuale revoca della delega di vice sindaco a Oronzo Sabato.
«Recentemente - spiega Fai - abbiamo ufficialmente comunicato al sindaco e al presidente del Consiglio comunale la nostra decisione di staccarci dallo schieramento elettorale «Insieme per Veglie». Vogliamo fare opposizione autonomamente. E' una nostra scelta, indipendente dai fatti della maggioranza».
«Purtroppo - continua il consigliere provinciale - c'è una coincidenza di eventi. La nostra decisione, però, non ha nulla a che fare con la crisi dell'amministrazione Carlà. Le supposizioni di qualcuno si basano, appunto, su questo equivoco. Noi abbiamo costituito il gruppo consiliare dei popolari ma non per offrire sostegno all'attuale coalizione. Il Ppi, peraltro, non ha avuto alcun incontro con i partiti della maggioranza. D'altra parte - conclude - tranne le dichiarazioni alla stampa, non esiste nessun atto ufficiale. A quanto risulta, il sindaco, per il momento, non ha revocato nemmeno una delega agli assessori e il Cdl non si è ancora dichiarato fuori dallo schieramento di centrodestra. Per questi motivi pare prematuro parlare già dei futuri sviluppi della crisi».
Il nuovo gruppo consiliare del Ppi è formato dallo stesso Fernando Fai e da Mario Aprile. «Insieme per Veglie», pertanto, da oggi può disporre soltanto dei cinque consiglieri comunali diessini.


di Rosario Faggiano

 

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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 9 Gennaio 2002

Il capogruppo del Cdl Vetrano interviene sulla crisi e chiama in causa il sindaco
«Carlà deve fare chiarezza»
«Ora esprima la sua posizione sul caso Sabato»

 

VEGLIE - «Il silenzio del sindaco Roberto Carlà ci stupisce molto».
Così si esprime il capogruppo consiliare del Cdl Salvatore Vetrano il quale, a proposito della crisi della coalizione di centrodestra esplosa in questi giorni, interviene per spiegare la posizione del suo partito. «Si è determinata - sostiene Vetrano - una situazione molto grave. Siamo dinanzi ad una vera e propria crisi della maggioranza ma il sindaco non sente ancora l'obbligo di manifestare pubblicamente la sua posizione. E' un comportamento strano, incomprensibile. Ancora oggi il Cdl non conosce i veri motivi che hanno spinto Carlà ad assumere un atteggiamento di chiusura personale nei confronti del vice sindaco Oronzo Sabato».
«Noi ci teniamo a ribadire - continua il capogruppo - che siamo convinti sostenitori dell'attuale maggioranza di centrodestra e che in essa ci identifichiamo pienamente, senza aver mai messo in discussione la guida del sindaco Carlà. Quest'ultimo, viceversa, con atteggiamenti, e nei fatti, ha dimostrato ostilità politica nei confronti di Oronzo Sabato. L'ulteriore prova di tutto ciò è proprio questo suo silenzio intorno ad una vicenda ormai pubblica».
«Il primo cittadino - aggiunge Vetrano - deve chiarire al più presto tutta la situazione e, soprattutto, deve convocare la riunione della maggioranza che da tempo il Cdl ha richiesto per far piena luce sulla questione. Solo dopo questi passaggi noi prenderemo le nostre decisioni politiche. Ci risulta che gli altri partiti della maggioranza si siano consultati fra loro. Riteniamo anche questo molto scorretto nei nostri confronti.
Noi chiediamo - conclude - di rispettare gli accordi che furono alla base della costituzione dell'attuale coalizione e che non venga apportata alcuna modifica all'organigramma della giunta per la parte che riguarda il nostro partito».
Questa mattina, intanto, dovrebbe tenersi una riunione della giunta comunale alla quale sono stati invitati anche Oronzo Sabato e Maurizio Spagnolo, i due assessori del Cdl.
E proprio in questi giorni si è riunita Alleanza nazionale per indicare al primo cittadino il settimo assessore. Com'è noto, secondo gli accordi presi nella maggioranza, il nuovo amministratore dovrebbe essere proprio di An, che peraltro lo ha rivendicato in più occasioni. Nonostante la crisi aperta dal contrasto tra Carlà e Sabato, quindi, gli altri partiti della coalizione continuano a fare finta di niente e proseguono la normale attività. A questo punto bisognerà vedere quali saranno gli sviluppi della vicenda nei prossimi giorni. Se ci sarà il chiarimento auspicato dal Cdl o se, invece, il sindaco ritirerà la delega al suo vice e cercherà l'appoggio di altri partiti.

di Rosario Faggiano

 

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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 10 Gennaio 2002

Verso le elezioni?
Il sindaco Carlà «licenzia» Sabato

La crisi è aperta


VEGLIE - Strappo nel centrodestra e crisi amministrativa formalmente aperta. Ieri mattina il sindaco Roberto Carlà ha revocato la delega di vice sindaco e assessore al bilancio a Oronzo Sabato. La maggioranza, di conseguenza, perde il sostegno di un intero partito. L'atto del primo cittadino, che era nell'aria già da diversi giorni, giunge dopo un periodo di forti tensioni all'interno della coalizione. La «rottura», ormai insanabile, coinvolge automaticamente l'intero Cdl locale. Quest'ultimo, infatti, a proposito della vicenda, si è sempre dichiarato compatto e determinato ad uscire dalla maggioranza nel caso fosse stata revocata la delega a Sabato. La decisione del sindaco è motivata dalla «mancata condivisione, da parte di Sabato, di scelte programmatiche individuate dal resto dell'Amministrazione che lo hanno portato perfino ad esprimere, anche in forma pubblica, in assise consiliare, voto contrario a quello della maggioranza». Il decreto di revoca di Carlà evidenzia anche «l'abbandono ingiustificato e repentino, in diverse occasioni, da parte di detto assessore-vice sindaco, delle sedute di Giunta comunale; le numerose contrapposizioni con il resto della maggioranza; il dissenso, più volte manifestato al sottoscritto (a Carlà, ndr.) dai vari assessori, sulle modalità di svolgimento del mandato, da parte di Sabato, in sostituzione del sindaco; la grave difficoltà comunicativa esistente e rilevata tra il vice sindaco e l'organo esecutivo, causa di incomprensioni e ritardi nell'attività di governo dell'Ente». Come detto, pronta è stata la reazione del Cdl, il quale già ieri sera ha diffuso un documento in cui dichiara, fra l'altro, che «si dissocia dall'attuale maggioranza, assicurando dai banchi dell'opposizione il proprio impegno politico nell'interesse dei suoi oltre mille elettori e dell'intera collettività vegliese». Secondo il Cdl, il sindaco «ha cacciato dalla Giunta comunale il vice sindaco Sabato con motivazioni assurde, pretestuose e di scarso spessore politico ed amministrativo, mai confrontate e discusse con il partito». Il documento, che è sottoscritto da tutto il gruppo consiliare del Cdl, si conclude poi con la frase «la storia si ripete». Maurizio Spagnolo, che è stato sempre solidale con Sabato, come conseguenza della nuova posizione del suo partito, questa mattina rassegnerà le dimissioni da assessore alle politiche sociali.

di Rosario Faggiano

 

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Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 11 Gennaio 2002

La crisi della maggioranza di centrodestra entra nel vivo dopo il «licenziamento» di Oronzo Sabato

Spagnolo si dimette dalla Giunta
Ora senza il Cdl la coalizione ha i «numeri contati»


VEGLIE - Il centrodestra accusa un nuovo «colpo». E' quello definitivo che sancisce l'uscita del Cdl dalla maggioranza. Ieri sera il consigliere comunale Maurizio Spagnolo si è dimesso da assessore alle Politiche sociali. L'atto è la conseguenza del passaggio all'opposizione del Cdl, dopo la decisione del sindaco Roberto Carlà di revocare la delega di vice sindaco a Oronzo Sabato.
Nella lunga ed articolata lettera di dimissioni consegnata al primo cittadino, Spagnolo, che in più occasioni ha espresso piena solidarietà a Sabato, oltre a confermare le ragioni politiche che hanno spinto il suo partito a prendere le distanze dalla coalizione, esprime anche riflessioni personali.
«Le motivazioni della mia scelta - spiega Spagnolo - sono troppe e troppo profonde. Mi dimetto dalla carica di assessore ai Servizi sociali perché sono indignato del mancato rispetto di un'alleanza e dei principi su cui essa era stata originariamente fondata».
«Mi delude profondamente - scrive Spagnolo - il fatto che la stessa alleanza sia stata meschinamente violata per volere e arbitrio di interessi ambigui e sentimenti anomali». Questi, secondo Spagnolo, sarebbero stati «spesso covati in gran segreto» e poi emersi «col passare del tempo».
L'ex assessore, rilevando poi «l'egoismo, l'arroganza» e il mancato rispetto della sua «posizione politica», afferma che «una parola data è una promessa: se non la si mantiene, viene meno ogni credibilità e ritegno».
«La politica - precisa - per me non è un gioco e soprattutto nessuno può stabilire, sin dall'inizio, quali siano le pedine scomode e quindi da eliminare».
Spagnolo ribadisce, infine, di non aver «accettato proposte politiche insane, né compromessi».
A questo punto c'è da chiedersi quali potrebbero essere i possibili sviluppi della crisi. Bisogna dire subito che la maggioranza, senza l'appoggio dei tre consiglieri del Cdl, ha comunque i numeri (molto ristretti) per poter continuare ad amministrare. La rimanente coalizione, formata da Forza Italia, An, Ccd, Sdi e Gruppo indipendente, può ancora contare, infatti, su undici consiglieri (compreso il sindaco) contro i dieci dell'opposizione. La crisi, pertanto, si potrebbe risolvere all'interno della maggioranza, assegnando gli assessorati attualmente scoperti a consiglieri comunali sprovvisti di delega. L'altra ipotesi, forse meno probabile, è che venga ricercato il sostegno dei Popolari.

di Rosario Faggiano

 

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