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da Mariagrazia Simmini  - 7 febbraio 2007  

 

Acqua pubblica, quale futuro?

Carissimi, chiediamo l'attenzione di tutti su una questione di fondamentale importanza di cui nessuno parla a livello ufficiale e per la quale esiste un'urgenza che chiede la nostra collaborazione a livello popolare, esiste una problematica di tipo universale che ci chiama al nostro dovere e alla nostra responsabilità agendo localmente e pensando globalmente, stiamo parlando dell'ACQUA, bene comune a cui tutti dovrebbero accedere, acqua come diritto universale, eppure la comunità internazionale continua a rifiutarlo, trattandola come un bene economico soggetta alle leggi del mercato e accessibile solo a chi può permetterselo.

Nel frattempo, si moltiplicano le iniziative di privatizzazione delle fonti e degli acquedotti, nei paesi impoveriti come in quelli industrializzati: una scelta che un giorno potrebbe costare molto cara.

Questo vale anche per il nostro acquedotto pugliese. Attualmente, l’AQP è una società per azioni che gestisce il servizio idrico con un affidamento cosiddetto in house (il cui capitale è totalmente pubblico, detenuto dalla Regione).

Per noi, cittadini pugliesi, conta indubbiamente l'efficienza nella gestione dei servizi idrici, la riduzione delle perdite, il funzionamento reale del ciclo di depurazione, ma crediamo che tali esigenze non solo non siano in contrasto con una gestione effettuata da un ente di diritto pubblico, ma che questo rimanga l'unico che per sua natura giuridica possa garantire realmente un governo pubblico dell'acqua e dei servizi idrici.

Al contrario una spa a capitale interamente pubblico resta, comunque, una società di diritto privato che, come tale, risponde alle norme a garanzia dell'interesse dei privati e non del rispetto dell'interesse della collettività nel suo insieme. La spa è una società finalizzata per legge al conseguimento del profitto (indipendentemente dalla natura dei suoi azionisti), mentre ai cittadini interessa che l'acqua ed i servizi idrici siano governati da un ente che garantisca gli interessi di tutti e non di pochi.

Una spa può subire variazioni nella proprietà degli azionisti; per questo l'attuale amministrazione Regionale deve rendere definitiva la chiusura ad ogni processo di privatizzazione dell'AQP, al di là del proprio mandato. A questo aggiungiamo che siamo preoccupati per i prestiti finanziari da capitale privato a cui è ricorsa l'AQP, perchè chi finanzia gli investimenti può condizionare la linea politica dell'azienda. A parte la dimensione territoriale, vogliamo ancora una volta ricordare come il principio secondo cui l’acqua è e deve rimanere pubblica nella proprietà e nella gestione, è contenuto nel programma elettorale del Governo nazionale ed ha trovato una conferma anche nel decreto Lanzillotta che ha escluso il servizio idrico dalle liberalizzazioni.

E’ incomprensibile che in Puglia il progetto di fare dell’AQP il primo modello di gestione pubblico e partecipato si è arrestato, mentre a livello nazionale il Governo sta creando un nuovo quadro legislativo (che vieta la gestione privata dei servizi idrici) ed i Movimenti lanciano una legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione,  E' necessario riconoscere l'acqua come un bene comune e non come una merce o una proprietà privata, partecipando direttamente alla sua gestione, con gli strumenti della democrazia e contribuendo alla definizione di regole uguali per tutti, salvaguardando un proprio diritto vitale.

Per questa ed altre ragioni si è costituito in questi anni un comitato mondiale sull'acqua, grazie al quale negli ultimi mesi è stata stilata una proposta di legge d'iniziativa popolare che in questi giorni fino a giugno sarà presente in ogni piazza d'Italia con dei banchetti di raccolta firme, e dal 10 febbraio i moduli saranno presenti presso ogni comune d'Italia.

Cosa dice la legge d'iniziativa popolare in 10 punti:

  1. L'acqua è un bene comune e un diritto umano universale, la disponibilità e l'accesso all'acqua potabile sono diritti inalienabili e inviolabili della persona.

  2. L'acqua è un bene finito, da tutelare e da conservare perchè indispensabile all'esistenza di tutti gli esseri viventi delle presenti e delle future generazioni.

  3. Ogni territorio deve definire un bilancio idrico che preservi la risorsa e la sua qualità.

  4. Il servizio idrico integrato è un servizio pubblico privo di rilevanza economica, sottratto alle leggi del mercato e della concorrenza e finalizzato ad obiettivi di carattere sociale e ambientale.

  5. Il servizio idrico integrato deve essere gestito esclusivamente attraverso enti di diritto pubblico.

  6. Entro tempi certi devono terminare tutte le gestioni affidate a privati, a società miste pubblico-privato e a società a totale capitale pubblico.

  7. 50 litri per persona è il quantitativo minimo vitale giornaliero garantito e gratuito.

  8. I lavoratori del servizio idrico e gli abitanti del territorio partecipano attivamente alle decisioni sugli atti fondamentali di gestione del servizio idrico integrato.

  9. Il servizio idrico è finanziato con la riduzione delle spese militari, con la lotta all'evasione fiscale, con tasse ambientali di scopo.

  10. Un fondo nazionale finanzia progetti per l'accesso all'acqua potabile nel sud del mondo.

Non possiamo e non dobbiamo rimanere fermi di fronte a questo problema che riguarda tutti.

A presto per un incontro allargato a tutte le realtà associative del territorio per le quali vi chiedo di inviarmi gli indirizzi mail che conoscete, e vi prego di diffondere.

MariaGrazia Simmini

www.acquabenecomune.org

CALENDARIO DEI BANCHETTI PER LA RACCOLTA DELLE FIRME A LECCE

Di seguito vi riporto le date dei banchetti di raccolta firme che si
terranno a Lecce con preghiera di partecipazione popolare.

  • Lecce via Trinchese angolo via Cavallotti:

    • SABATO 17 FEBBRAIO ore  18/21

    • SABATO 24 FEBBRAIO ORE 18/21

    • SABATO 3  MARZO
      ORE 18/21

    • SABATO 10 MARZO
      ORE 18/21

    • SABATO 17 MARZO
      ORE 18/21

    • SABATO 31 MARZO       ORE 18/21

  • Lecce Piazza S. Oronzo:

    • SABATO 24 MARZO
      ORE 18/23

Per Sabato 24 marzo, come si può vedere da questo  calendario di iniziative, il banchetto si farà in Piazza S. Oronzo perché si pensa di allestire lì un gazebo, di far musica e di proiettare video e interviste sul problema dell’acqua.

Tutti gli altri appuntamenti, invece, sono sempre di sabato  in Via Trinchese angolo Via Cavallotti, in prossimità della scuola elementare ‘Cesare Battisti’.

Vi preghiamo di dare diffusione a questo calendario tra tutti coloro che desiderano firmare la proposta di Legge e di non mancare ai banchetti.   Inoltre si rende necessaria una prima tappa di verifica del lavoro fatto e delle firme raccolte. Si è pensata come data più opportuna quella del 22 marzo alle ore 19,00 sempre in Via Tasselli 10 (presso Migrantes-Associazione Culture e popoli), nella quale fare un primo bilancio dei moduli e delle firme raccolte.  

Inoltre, MERCOLEDI’ 21 MARZO  è la giornata mondiale dell’acqua e invitiamo tutte le realtà associative e locali che hanno aderito al Forum di Lecce di attivarsi per organizzare iniziative e manifestazioni  (con il relativo banchetto per le firme) al fine di sensibilizzare la popolazione su questa tematica.

Preghiamo, inoltre, che laddove vi sono iniziative già programmate, queste vengano tempestivamente comunicate al fine di inviarle al sito nazionale per la pubblicazione.
 

www.acquabenecomune.org

 


Lettera di Alex Zanotelli inviata da Mariagrazia Simmini di Salice Salentino

 

EDITORIALE RIVISTA DI PAX CHRISTI: MOSAICO DI PACE

 

2007 un appello a tutta la società civile: uniamoci sul tema dell'acqua

(Alex Zanotelli)


Pesa più un litro di acqua che un litro di petrolio: così recita una strana pubblicità sulla stampa italiana. Una strana pubblicità che dimostra che le banche hanno ben capito che l'acqua rappresenta il futuro.

Oggi l'acqua è il cuore di tutto. Dell'economia come della politica. Per questo motivo cittadine e cittadini devono vigilare attentamente su questo bene comune.

"Mosaico di pace" annuncia di aderire e di non tralasciare alcuno sforzo per sostenere la campagna di raccolta delle firme per una legge di iniziativa popolare dal titolo: Principi per la tutela, il governo, la gestione pubblica delle acque e disposizione della ripubblicizzazione del servizio idrico. Una legge fondamentale che costringerà il Parlamento a dichiarare l'acqua bene pubblico. Occorre mezzo milione di firme! Non mancate dunque, e non esitate a diffondere la notizia chiedendo informazioni ai locali comitati cittadini!

Perché proprio in questo momento la lotta per l'acqua? Perché senza acqua non si può vivere, senza petrolio sì: l'essere umano è vissuto per quarantamila anni senza petrolio e tra trenta-quarant'anni forse ne potrà fare a meno. Solo il 3% di tutta l'acqua del mondo è potabile. Di questa percentuale, il 2% dell'acqua è racchiusa nei ghiacciai, quindi in serio pericolo di fronte al surriscaldamento della terra. Di questo stesso 3%, il 2,70% è usato per l'agricoltura industriale governata dai ricchi del mondo mentre 1 miliardo e 400 milioni di persone non hanno accesso all'acqua. Secondo l'ONU diverranno 3 miliardi in trent'anni.

Per accaparrarsi la percentuale residua corrono le multinazionali consapevoli che l'effetto serra sarà devastante. Le prime 8 multinazionali sono europee e stanno premendo sul Parlamento Europeo, sulla Commissione Europea perché l'acqua diventi merce. Faranno la stessa cosa nei confronti del WTO perché venga inclusa nella lista dei servizi. L'acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per farne illecito profitto. Pertanto si chiede che rimanga gestita esclusivamente dai Comuni, che hanno da sempre il dovere di garantire la distribuzione per tutti al costo più basso possibile: così afferma in una bella lettera il vescovo di Messina, che unisce la propria voce a quella di mons. Nogaro, vescovo di Caserta e a tante cittadine e cittadini ora in movimento per difendere la nostra Santa Acqua.

Una lotta importante e necessaria che prosegue il percorso di democrazia dal basso messo in moto e che ha condotto il popolo della pace a vittorie e talvolta a sconfitte. Anche laddove governa il centrosinistra non è affatto scontato far passare l'idea e le scelte conseguenti dell'acqua come bene comune: la Regione Toscana ha venduto la propria acqua all'azienda municipalizzata di Roma; in Emilia Romagna il 49% dell'acqua è stato ceduto a multinazionali e gestito dai privati. Dopo una lunga lotta, a Napoli invece siamo riusciti a far ritirare la delibera di 136 Comuni limitrofi nei quali ora l'acqua è pubblica; a Ragusa, gli studenti hanno fatto sì che il Presidente della provincia sospendesse la gara d'appalto. Sono vittorie piccole, ma significative.

Ricordiamo con amarezza, in questo contesto, le dimissioni di Riccardo Petrella, presidente dell'Acquedotto Pugliese, a cui va tutto il nostro affetto e la nostra stima, sperando in una risoluzione della situazione attuale. Quella dell'acqua, pertanto, è una questione cruciale che riguarda tutti.

Di qui la proposta a tutte le associazioni, alle reti della cooperazione internazionale, ai sindacati, alle organizzazioni di base, alle chiese: pur conservando ciascuno la propria agenda ricca di impegni e di obiettivi preziosi, scelgano tutte il tema dell'acqua come momento comune di mobilitazione per questo 2007. Concentriamo le nostre forze su un obiettivo, concreto, vitale, e politicamente perseguibile. D'altra parte per l'acqua si fanno le guerre (e sempre di più sarà così anche in futuro); sull'acqua si specula con ingiustizie macroscopiche; sempre più la preservazione dell'acqua diventa l'unità di misura della civiltà dei popoli. Che la società civile - una volta tanto unita - possa chiedere e ottenere che sia preservata e garantita la vita nostra e delle generazioni future.

www.acquabenecomune.org

 

da Mariagrazia Simmini  - 27 febbraio 2007  

 

BRUXELLES, 18-20 MARZO: PRIMA ASSEMBLEA MONDIALE DEI CITTADINI E DEGLI ELETTI PER L’ACQUA (AMECE)

INVITO A PARTECIPARE ALLA LOTTA CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI IDRICI E LA MERCIFICAZIONE DELL’ACQUA

LE ISCRIZIONI SCADONO IL 7 MARZO: AFFRETTATEVI!


Roma, 26 febbraio 2007 - Prenderà il via presso il Parlamento europeo di Bruxelles dal 18 al 20 marzo la 1^ Assemblea Mondiale dei cittadini e degli eletti per l’acqua (AMECE). Per la prima volta una sede istituzionale, quella del Parlamento europeo, ospiterà una assemblea composta da rappresentanti di quelle componenti della società civile che in questi anni hanno contestato le politiche promosse dalle istituzioni e si sono maggiormente mobilitati per promuovere una nuova cultura dell’acqua come bene comune, come diritto umano da sottrarre ai processi di privatizzazione e di mercificazione proposti dal mercato e molto spesso sostenute dalle stesse istituzioni internazionali.

L’obiettivo di questa prima Assemblea (AMECE) è quello di stabilire un collegamento tra cittadini ed Istituzioni al fine di prendere degli impegni concreti per garantire un accesso all’acqua per tutti. Questo evento è promosso da un Comitato internazionale AMECE, composto da oltre quaranta rappresentanti di movimenti e associazioni impegnati a difesa dell’acqua nei vari continenti, che può contare sul sostegno organizzativo di un comitato belga composto da oltre trenta associazioni.

In Italia oltre al Comitato Italiano del Contratto Mondiale sull’acqua, ne sono promotori il Cipsi – coordinamento di 37 associazioni di solidarietà internazionale-, il CEVI, il Cospe, il Cric e Legambiente.

 

L’assemblea mondiale vuole essere uno “spazio pubblico aperto” di incontro per rilanciare l’impegno delle istituzioni e della comunità internazionale tra quegli attori che in questi anni si sono maggiormente impegnati a difesa dell’acqua : rappresentanti eletti dai cittadini nelle istituzioni locali, nazionali e continentali, comunità locali, sindacati, imprese pubbliche e rappresentanti della società civile, persone, movimenti e comitati.

 

Si prevede la partecipazione di circa 800 persone provenienti da tutti paesi del mondo: tra questi ci saranno parlamentari, eletti ed amministratori di comuni ed enti locali, rappresentanti di imprese pubbliche di gestione dell’acqua, sindacati e singoli cittadini della società civile.

 

“Acqua e democrazia; il diritto all’acqua; il finanziamento dell’Acqua; l’acqua come bene comune” sono i quattro temi che saranno affrontati all’interno del vari sessioni della Assemblea AMECE, il cui obiettivo è quello di porre fine alla mercificazione dell’acqua e di ottenere il riconoscimento dell’acqua come “diritto umano per tutti”.

 

L’idea di realizzare una Assemblea Mondiale dei Cittadini ed Eletti per l’Acqua è nata durante il primo Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua (FAME) a Firenze nel 2003 ed è stata presentata in occasione del FAME 2 a Ginevra nel 2005. Successivamente questa proposta è stata accolta dai vari Movimenti ed inserita nelle risoluzioni adottate durante i Forum sociali mondiali di Bamako, Caracas e nel Forum di Nairobi (2007), ed è contenuta nella risoluzione approvata dal Parlamento Europeo il 16 marzo 2006.

 

In questi anni il tema dell’acqua si è imposto all’attenzione mondiale non solo per effetto degli sconvolgimenti climatici ma soprattutto per la crescente mobilitazione contro i processi d privatizzazione e di mercificazione che puntano a delegare la gestione delle risorse idriche al mercato ed alle imprese multinazionali.

 

L’iscrizione, che è obbligatoria, è possibile fino al 7 marzo, e va fatta tramite apposita scheda da inviare via fax alla segreteria belga AMECE. La scheda è scaricabile dai seguenti siti : dal Comitato italiano: www.contrattoacqua.it  o da quello dell’AMECE : www.amece.net ).

 

L’AMECE si propone che le conclusioni di questo incontro portino alla redazione di un “piano di azione e disimpegni concreti per il prossimo triennio (2007-2010) al fine di garantire l’accesso all’acqua e la liberalizzazione dell’acqua come bene comune.

 

Anche se ancor oggi non esiste un “diritto all’acqua” formalmente riconosciuto ed applicato, l’obbligo di assistere le persone che sono in pericolo perché minacciate esiste ed dunque è necessario che la Comunità internazionale si assuma le su responsabilità di fronte al problema dell’accessibilità all’acqua . E’ questo al motivazione ala base della richiesta avanzata degli organizzatori dell’AMEE ma anche di tutti i soggetti sensibili al tema che prenderanno parte a lavori e che sperano di trasformare il diritto all’acqua in un Diritto dell’Uomo universalmente riconosciuto. L’Assemblea è in continuità con la campagna www.portatoridacqua.it .

Attualmente infatti, più di 1,1 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua e 2,6 miliardi mancano di servizi sanitari il che determina conseguenze disastrose sulle condizioni igieniche e sanitarie di queste popolazioni. Bisogna evitare che anche dopo i lavori dell’AMECE ci siano ancora nel mondo 4.500 bambini che muoiano ogni giorno per le conseguenze legate al mancato accesso all’acqua potabile.

 

da Mariagrazia Simmini  - 8 marzo 2007  

 

CERCHIAMO ARTISTI PER L’ACQUA
 

Appello a tutti gli artisti salentini e non per contribuire alla realizzazione di una


FESTA IN PIAZZA PER L'ACQUA

 

programmata dal Forum per l’Acqua di Lecce per Sabato 24 marzo in Piazza S.Oronzo.

 

Una festa di colori, canti, danze e proiezioni per la raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare per la ripublicizzazione dell’Acqua.

 

La formula è quella del Teatro di Strada.

 

Per aderire inviate una mail a adrianadem@alice.it indicando anche i vostri recapiti telefonici.

 

Partecipiamo numerosi per far sentire la nostra voce quella della gente comune che vuole il bene comune.

 

MariaGrazia Simmini
 

 

www.acquabenecomune.org

 

da Mariagrazia Simmini  - 15 marzo 2007  

   Acqua Bene Comune: Impariamo a non sprecarla  

13 Consigli utili per un buon uso dell'Acqua

 

CHIUDIAMO IL RUBINETTO DELLO SPRECO

L’acqua dolce del pianeta rappresenta solo il 2.5% del volume totale… oltre 2/3 si trovano in ghiacciai… solo meno dell’1% è facilmente accessibile. Ecco alcuni piccoli gesti quotidiani per iniziare a un pò d'acqua… e perché no, qualche centesimo:

  1. Il rubinetto: meraviglioso strumento della modernità! Ma se guasto ci può rubare 4000 litri d'acqua all'anno al ritmo di 90 gocce al minuto. Un forellino di un millimetro in una tubatura? Sono 2.328 litri al giorno di acqua potabile che si perdono. L'imperativo? Riparare rubinetti e impianti.

  2. Chiudi il rubinetto dell’acqua quando non ti serve (p. es. quando ti lavi i denti, tagli la barba o ti insaponi sotto la doccia), cosi eviterai un inutile spreco;

  3. Bevi l’acqua di rubinetto, ricicla una bottiglietta e riempila con l’acqua del tuo rubinetto, produrrai meno rifiuti…e ci guadagni! (una famiglia italiana di 4 persone consuma mediamente da 250 a 500 euro all'anno per acquistare l'acqua in bottiglia). Se l’acqua del tuo rubinetto sa di cloro lasciala 2 ore in una brocca e il cloro (gas volatile) se ne va. Per produrre 1Kg di PET (la plastica delle bottiglie) servono 17,5 Kg di acqua: da 1 kg di PET si ottengono circa 30 bottiglie da 1,5 litri. Quindi per contenere 45 litri di acqua ne hai sprecata quasi la metà per produrre l’imballaggio. A questo aggiungi i consumi di petrolio: 2kg di petrolio per ogni Kg di plastica prodotta, altro gasolio si consuma per trasportarla ai negozi, poi a casa, poi ancora per trasportare la bottiglia-rifiuto al cassonetto della plastica... 

  4. Piccola grande tecnologia. Si chiamano frangiflutto o fragigetto, si trovano a prezzi economici nelle ferramente, nei casalinghi e nei supermercati, e sono piccole retine che applicate ai rubinetti di casa arricchiscono il getto d'acqua con dell'aria. Il risultato è che si possono risparmiare fino a 6.000 litri di acqua all'anno.

  5. Immergersi in una vasca d'acqua calda dopo una giornata di lavoro può sembrare il modo più semplice per rilassarsi. Lo diventa un po' meno se si pensa che per un bagno si consumano circa 150 litri d'acqua, mentre per una doccia ne bastano dai 20 ai 50. Preferire la doccia al bagno vuol dire risparmiare circa 1.200 litri di acqua potabile all'anno.

  6. Una vettura scintillante è l'orgoglio di ogni automobilista? Preferire il secchio all'acqua corrente per i lavaggi dell'automobile (e limitarne la frequenza) una scelta responsabile che permette di risparmiare 130 litri di acqua potabile a ogni lavaggio.

  7. Per un giardino fiorito e piante in salute non servono necessariamente cascate d'acqua, ma solo qualche accorgimento intelligente: raccogliere l'acqua piovana per annaffiare il giardino, e l'acqua usata per lavare le verdure per le piante. Si salvano 6000 litri d'acqua all'anno e qualche minerale in più per le vostre piante... un ultima cosa: evitate di annaffiare giardini e terrazze nelle ore più calde della giornata, eviterete di vedere svanire buona parte dell'acqua in una nuvola di vapore.

  8. Lavatrice e lavastoviglie usano la stessa quantità di acqua sia per un lavaggio a pieno carico sia per uno metà carico. Dunque: basta aspettare di poter utilizzare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico per ottenere un risparmio di 8.000/11.000 litri d'acqua potabile all'anno per famiglia.

  9. Lo sciacquone: il vero nemico del risparmio idrico. Oltre il 30% dei consumi idrici domestici sono infatti imputabili allo sciacquone (che ad ogni scarico utilizza circa 10 litri d'acqua). Utilizzare WC con sistema di scarico a rubinetto o a manovella (o in generale WC con scarico regolabile a seconda delle esigenze) permette di risparmiare circa 26.000 litri di acqua all'anno;  Un’alternativa è di inserire nella cassetta dello scarico un mattone, o una bottiglia piena d’acqua; Essenziale è poi la manutenzione: un WC che perde può arrivare a consumare fino a 100 litri di acqua al giorno.

  10. Il rumore rilassante dell'acqua corrente mentre accuratamente ci  laviamo i denti o ci facciamo labarba è un piacere costoso in termini di spreco idrico. Aprire il rubinetto solo quando è necessario evitando di lasciarlo scorrere inutilmente permette un risparmio annuo di 7.500 litri d'acqua per una famiglia di tre persone.

  11. Lo facevano le nostre nonne e sarebbe meglio lo facessimo anche noi: utilizzare
    l'acqua di cottura della pasta per lavare piatti e stoviglie ci farà risparmiare acqua (non si dovrà farla scorre dal rubinetto in attesa che esca sufficientemente calda) e detersivi (l'acqua di cottura ha infatti un alto potere sgrassante). E’ importante inquinare poco l’acqua che si usa: privilegia i detersivi biodegradabili o prodotti naturali (aceto, bicarbonato, ..provare per credere!)

  12. Si può lavare accuratamente la frutta e la verdura anche lasciandola a bagno in una bacinella (magari con un pizzico di bicarbonato) invece di utilizzare acqua corrente.

  13. Infine possiamo cercare di stare attenti alle cose che sporchiamo: non sempre infatti è necessario utilizzare tutte le stoviglie di cui disponiamo (come spesso accade) per preparare cene e pranzetti. Condire la pasta nel tegame di cottura, evitare di sporcare inutilmente pentole, mestoli e terrine, permette infatti un importante risparmio di acqua, detersivi… e di fatica… non ci ritroveremo infatti con montagne di piatti da lavare a fine pasto.

MariaGrazia Simmini

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