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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 14 febbraio 2006

dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 14/02/06

Presentato il sistema di telecontrollo che sorveglia le zone nevralgiche in alcuni comuni del Nord Salento

Ci sono "occhi sicuri" a guardia delle città

MONTERONI - Telecamere no stop puntate sulle zone nevralgiche di sei comuni del Nord Salento: Arnesano, Carmiano, Monteroni, Novoli, San Pietro in Lama e Veglie. Una sorta di "Grande fratello" che riprende scene urbane di vita quotidiana 24 ore su 24 ma con il compito di scoraggiare e prevenire atti vandalici e fenomeni di illegalità. Si tratta del sistema di telecontrollo denominato "Occhi sicuri" - finanziato per 240mila euro dal ministero degli Interni con fondi della Comunità europea - che rientra nel progetto pilota "Grottella", il cui scopo è contrastare, attraverso il supporto di altri interventi contro il disagio giovanile, le zone d'Italia a rischio criminalità.

Così, ieri mattina, trenta "Occhi sicuri" (cinque telecamere per ogni paese) sono stati attivati per sorvegliare in contemporanea piazze, strade e angoli di quartieri di sei comuni salentini e il sistema di telecontrollo è stato presentato presso la sede del comando di polizia municipale di Monteroni (comune capofila del progetto). A presenziare la cerimonia c'erano il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, il prefetto di Lecce Gianfranco Casilli, il questore di Lecce Manari, il comandante della compagnia dei carabinieri Cosimo Robusto e del comandante della guardia di finanza Mauro Serrano. Presenti inoltre i sindaci dei comuni aderenti al "Grottella" (il cui nome riporta la memoria al 6 dicembre di cinque anni fa, quando sulla Copertino-San Donato un gruppo di banditi fece fuoco su due furgoni della Velialpol uccidendo tre vigilantes e ferendone altri tre).

Di risposte concrete sulla sicurezza e di cooperazione tra i comuni, ha parlato il sottosegretario all'Interno Mantovano: «Il modulo operativo è di estremo interesse, perché consorzia i municipi affinchè superino insieme le difficoltà dettate dalle piccole dimensioni. Convogliando energie e potenzialità - ha spiegato - i comuni ricevono un appoggio consistente da parte degli organi centrali dello Stato come, nel caso specifico, il ministero dell'Interno, che a sua volta utilizza fondi comunitari. E un'applicazione del principio di sussidarietà con una incidenza  diretta sul territorio e con un aumento del livello di sicurezza. In provincia di Lecce siamo di fronte al primo esperimento al quale si sta lavorando da più di due anni, e sottolineo "primo" perché c'è l'intenzione che non sia l'unico».

Il sindaco di Monteroni Marcello Manca, ha affermato che «la strada intrapresa rappresenta un importante contributo alla legalità di un territorio che da tempo cerca risposte concrete in tema di sicurezza e di opportunità di lavoro e sviluppo».

Qualche polemica giunge dall'opposizione al Comune di Monteroni, la quale non si spiega perché solo oggi si è dato il via al progetto, mentre l'iniziativa sarebbe potuta partire già mesi addietro. Contrari alle telecamere l'associazione "La città che vogliamo": «II Telecontrollo non è certo un vanto per Monteroni e poi - si chiedono - perché il servizio non coinvolge tutti gli altri paesi salentini?».

di Vincenzo De Filippi


da La Gazzetta del Mezzogiorno del 14/02/06

Inaugurata una delle iniziative del progetto «Grottella»

«Occhi sicuri» vigilerà sulla sicurezza di sei Comuni

VEGLIE - L'occhio dello Stato darà più sicurezza ai cittadini di Monteroni, Arnesano, Carmiano, Novoli, Veglie e San Pietro in Lama. E' stato inaugurato ieri il sistema di telecontrollo per la prevenzione dei fenomeni criminosi, di illegalità e atti vandalici, realizzato dai Comuni, sei appunto, che hanno dato vita all'associazione «Grottella».

Il servizio «Occhi Sicuri» conta cinque postazioni di sorveglianza video per ogni Comune ed è nato con l'obiettivo di rafforzare il sistema locale di controllo del territorio creando condizioni fisiologiche di sicurezza per favorire la diffusione della legalità e creare nuove opportunità di lavoro.

Ogni Comune ha progettato e realizzato anche centri per l'educazione alla legalità. Ad Arnesano una mediateca per l' arte, a Carmiano un centro per la riqualificazione dei disoccupati, a Monteroni, Comune capofila del progetto Grottella, un centro per la valorizzazione dell'artigianato e un osservatorio per le problematiche del disagio giovanile; a Novoli una biblioteca di glottologia e una pinacoteca, a San Pietro in Lama un centro per la valorizzazione della terracotta e a Veglie una biblioteca per la valorizzazione dei prodotti agricoli.

Presso il comando di Polizia urbana in piazza della Repubblica sono state svolte alcune dimostrazioni di telecontrollo, alla presenza del Sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano, del Prefetto di Lecce Gianfranco Casilli e del Questore Giorgio Manari. Presenti pure sindaci e comandanti la polizia municipale dei Comuni che hanno aderito al progetto finanziato dal Ministero degli Interni per 2 milioni di euro, il comandante della compagnia Carabinieri Colonnello Luigi Robusto e quello della Guardia di Finanza Capitano Mauro Serrano.

Il sindaco di Monteroni Marcello Manca ha salutato gli intervenuti nell'aula consiliare della sede municipale di piazza Falconieri. «E' un importante contributo alla legalità - ha detto il primo cittadino di Monteroni - in un territorio che da tempo cerca risposte concrete in tema di sicurezza e opportunità di lavoro. Il progetto produrrà benefici estesi su tutto il territorio dei Comuni impegnati e la presenza dello Stato ci incoraggia a operare maggiormente per lo sviluppo dei nostri territori». «Grottella - ha detto il sottosegretario Alfredo Mantovano - perchè si ricordi il sacrificio delle guardie giurate del 6 dicembre '99. Il progetto vuol essere un contributo a far uscire dall'isolamento ciascun Comune moltiplicandone le forze. Esso è anche una risposta concreta dello Stato al territorio che chiede più sicurezza e legalità».

di Fabrizio Carcagni

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 16 febbraio 2006

PROGETTO «OCCHI SICURI»

Video sorveglianza in arrivo 250mila euro per la formazione

MONTERONI - Da martedì la centrale operativa del servizio di videocontrollo del territorio è in funzione a tutti gli effetti. La struttura è stata inaugurata lunedì presso la sede dei vigili urbani, in piazza della Repubblica ed è al servizio dei centri abitati di Monteroni, Arnesano, Carmiano, Novoli, Veglie e San Pietro In Lama. L'occhio del «grande fratello», che in questo caso è lo Stato, ha iniziato a monitorare il territorio dei comuni che hanno aderito al progetto finanziato dal Ministero per gli Interni per garantire legalità e sviluppo sociale. La centrale del sistema che, come detto, è stata installata a Monteroni, comune capofila nel progetto «Occhi Sicuri» messo in cantiere dall'associazione dei Comuni «Grottella», è stata realizzata dalla Getronics, gruppo olandese con presenza mondiale ed una consociata italiana, che ha realizzato tutte le sale operative delle questure italiane, quelle della guardia di Finanza e della Guardia Costiera. Getronics, inoltre, in Puglia ha una presenza di circa duecento addetti. L'azienda opera nel settore elettronico-informatico con 28mila dipendenti, 2mila sono in Italia, e un fatturato di tre miliardi di euro. «La centrale di videocontrollo del territorio che è stata realizzata a Monteroni - sottolinea Federica Andreoli, che cura relazioni esterne e comunicazione della Getronics - deve essere considerata il primo frutto di una nostra positiva integrazione con il territorio pugliese». Il progetto-sicurezza godrà di un intervento del fondo sociale europeo per 250mila euro, relativo alla formazione del personale dei sei Comuni salentini, destinato a operare in altrettanti «sportelli sicurezza». Un sostegno formativo sarà pure rivolto ai giovani a rischio di devianza. «C'è stato un ritardo per l'entrata in funzione del sistema - sottolinea, infine, a nome del gruppo di opposizione al Comune di Monteroni il consigliere Mario Manca - dovuto a un non chiaro cambio del responsabile direzionale del progetto».

di f.c.

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